L'albero genealogico del Cane fonnese
non è più bianco. Scelti i capostipiti
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di Grazia Sini
SASSARI. Il Cane fonnese ha fatto ufficialmente il suo debutto in società. In questo fine settimana, infatti, i delegati Enci hanno esaminato 117 esemplari per iniziare finalmente il libro delle genealogie di questa razza sarda (dei 136 iscritti 19 non si sono presentati). Eppure, a guardarli, così sereni vicini ai loro padroni, non sembravano certo emozionati. Gli altri cani gli passavano a fianco e, nonostante la nomea di cani ferocissimi, i Fonnesi li guardavano con quello sguardo di fiera indifferenza che talvolta si incontra anche nei sardi che hanno a che fare coi "Continentali". All'opposto erano invece i delegati dell'Enci (Ente nazionale della cinofilia italiana) che hanno avuto un vero colpo di fulmine travolgente nei confronti di questi animali. Un amore che non hanno nascosto neanche durante la tavola rotonda che è stata organizzata venerdì nel Dipartimento di Medicina veterinaria.
Tra sabato e domenica sono stati esaminati dunque 117 esemplari e soltanto 25 sono stati scartati (di questi quattro avevano meno di 9 mesi per cui non potevano essere esamniati, mentre uno si è rifiutato e invece di mostrare i denti come avrebbe fatto normalmente un cane, si è sdraiato per terra e non c'è stato verso di rialzarlo). Ma ciò che più colpisce è che solo uno è stato squalificato per aggressività. Un dato importante che se da una parte sembra far crollare la leggenda dell'incontrollabile aggressività del Fonnese, dall'altra prova ciò che la dottoressa Raffaella Cocco ha detto da sempre: "Il pastore Fonnese si caratterizza anche per il suo equilibrio: non è un cane cattivo o aggressivo, è una razza da guardia, con un forte senso della proprietà. Fuori da questo contesto è un animale assai più tranquillo di altri". E in effetti, a guardarli, sornioni sdraiati sul pavimento, con il guinzaglio lento, che osservavano da sotto i sopracciglioni folti e lunghi gli animali che gli passavano a fianco, è proprio difficile credere che queste bestie possano essere in grado di disarcionare uomini da cavallo o tenere testa a un cinghiale, come invece si legge nei documenti ufficiali. (A onor del vero c'è da dire che gli stessi padroni hanno evitato di portare gli esemplari più irruenti.) In totale hanno passato la prova 92 Fonnesi, di cui 40 maschi e 52 femmine.
Uno alla volta si presentavano sul tappetto rosso per le misurazioni, i controlli della dentatura e un giretto veloce al passo col padrone per esaminare l'andatura. I delegati Enci, che scherzando dicevano di sperare di tornare a casa con tutte le dita attaccate alle mani, già domenica mattina, dopo una giornata a contatto coi Fonnesi, gli giravano intorno sereni con tutti gli attrezzi necessari per prendere i dati. Quando le star del momento non ne volevano più sapere di righelli, mani in bocca e corsette senza alcuno scopo apparente ai loro occhi, allora si sdraiavano ai loro piedi e non si alzavano più. Inutilmente il padrone gli ordinava "Alzati! Andiamo!", l'unico ordine che i Fonnesi ascoltano è quello detto in sardo e così ecco che quei tappetti tutto pelo, quando il padrone intimava perentorio "Ajò" scattavano in piedi e si avviavano fuori dalla passerella.
Durante l'ultima giornata ci sono state anche alcune contestazioni. Infatti un'intera famiglia di Pastori fonnesi è stata scartata dalla giuria: "Saranno pure dei Fonnesi - ha spiegato ancora la dottoressa Cocco che per anni ha seguito gli studi per l'ufficializzazione della razza - ma purtroppo non rispettano gli standard". I padroni invano hanno portato foto e documenti che attestavano che quei cani fossero Pastori fonnesi da generazioni: gli standard ormai sono stati fissati e chi non li rispetta è fuori. La delegazione, che non ha negato il fatto che fossero dei Pastore fonnesi doc, ha specificato che a breve si individueranno nuovi standard per indicare un altro tipo di Fonnese: "Non è una novità: come esiste il bassotto a pelo duro e a pelo liscio, così esisteranno magari Cani fonnesi e Cani fonnesi di grande mole, ad esempio. Nessuno direbbe mai che un bassotto a pelo duro è meno bassotto di un bassotto a pelo liscio" spiega pragmatica ancora una volta la dottoressa Cocco.
Tra i padroni c'era anche chi, come il suo cane, guardava con superiorità la delegazione, convinto che "non possono certo essere dei continentali a dirci chi di questi cani è o non è un Fonnese". Eppure erano lì, e chi veniva scartato lo digeriva con difficoltà.
Fuori intanto due cuccioli ciccioni, tutto pelo e con gli occhi chiari, che ancora non hanno preso il caratteristico color ambra, si lasciano accarezzare da tutti i passanti. Se non fosse per quel muso dalla forma unica e le striature tigrate, potrebbero essere cuccioli qualsiasi, e invece tra qualche mese perderanno quel pelo morbido, mantenendo solo la carattersitica stellina sotto il muso. Acquisteranno quel pelo ruvido, folto e caprino che li caratterizza, sotto le sopracciglia spinose compariranno due occhi color ambra che ti fisseranno scrutandoti. E decideranno se sei amico o nemico, se dovrai fuggire o potrai essere accettato nel suo territorio, grazie un semplice gesto del padrone.
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