Porto Torres, l'Upc scrive agli elettori
«Scarpa volta le spalle ai giovani»
PORTO TORRES. L’Upc di Porto Torres, come del resto ormai tutti i portotorresi, ha appurato già da tempo il fallimento del Sindaco Scarpa e della coalizione che l’ha sostenuto alle comunali 2010. Ma il totale stravolgimento degli assetti politici in Consiglio Comunale, scaturito dall’intervento in loro soccorso del centro-destra e del partito sardo d’azione, rappresenta un forte schiaffo a tutti coloro i quali, in buona fede, avevano dato fiducia all’attuale Sindaco.
Inoltre, per quanto le nuove forze politiche della maggioranza si sforzino nel rivendicare il loro senso di responsabilità alla base del nuovo accordo politico, ebbene, sappiano che non riusciranno ad abbindolare cosi facilmente i cittadini, i quali hanno ben compreso la strategia del prendere (o perdere) tempo. E’ troppo facile, infatti, giustificare l’accordo extra elettorale come unica alternativa ad un lungo commissariamento, ma è altresì evidente che il dialogo tra Scarpa col PSd’Az e PDL nasca molto prima del 24 febbraio, ovvero molto prima del termine ultimo utile a chiudere questa triste pagine politica ed ritornare subito al voto in primavera.
E’ opportuno, alla luce di questo ribaltone, ricordare i cavalli di battaglia del Sindaco in campagna elettorale: rinnovamento della classe politica cittadina con il coinvolgimento ed il contributo di tutti, affidamento di un ruolo chiave ai giovani che, per davvero, credevano e credono alla buona politica.
Non sappiamo quante scrivanie avrebbero dovuto rovesciare per difendere i cittadini da quella che loro definivano “vecchia politica” o “la politica del malaffare” e che, sempre a detta loro, aveva contraddistinto le precedenti amministrazioni ma che grazie ad essa oggi sopravvivono. Avevano garantito massima trasparenza nei confronti dei cittadini, un secco no ai doppi incarichi e avevano escluso qualsiasi possibilità di ribaltoni e ingressi di altre forze politiche al di fuori del patto sancito in occasione della campagna elettorale. Questi erano i temi che avevano convinto la maggior parte dei cittadini, ma la realtà, come abbiamo visto, è stata ben diversa. Tutto ciò che hanno promesso è stato puntualmente disatteso. Il trattamento subito da alcuni giovani pro Scarpa non è stato certo edificante, e chi subentra ora in maggioranza non ci pare rappresenti una novità nella politica cittadina. Le vicissitudini politiche di questi due anni hanno registrato innumerevoli situazioni assurde, paradossali e ai limiti del ridicolo. Cinque consiglieri eletti tra la maggioranza, in momenti differenti ed al contempo cruciali, hanno tolto il loro appoggio al Sindaco, sancendo di fatto il fallimento di un progetto che sin dall’inizio era chiaro rappresentasse solo uno strumento per vincere le elezioni e non per governare.
Dopodiché, perseguendo la filosofia del tirare a campare, il Sindaco ha ribaltato tutto, stringendo l’accordo con le stesse persone tanto ripudiate in una campagna elettorale dai toni che andavano ben oltre le valutazioni politiche. In questo modo il Sindaco ha deciso di voltare le spalle ai giovani e a tutti quelli che credevano realmente, tutti fuorché lui, ad una nuova stagione politica. Non è affatto gratificante rimarcare il fatto che quanto accaduto sia sempre stato nelle nostre previsioni, per il semplice motivo che chi fa le spese di questo disastro sono i cittadini, i quali nutrivano ben altre aspettative. Restiamo sempre dell’idea che il voto immediato sarebbe stata la soluzione migliore per ridare una amministrazione autorevole alla città, e per la quale siamo pronti a proporci senza inutili fandonie ma con serietà e buon senso. Con lo spirito che ha caratterizzato la nostra azione politica, continueremo la nostra opposizione, pronti a dare il nostro contributo alla causa, consci, però, del fatto che se già due anni fa le premesse non erano delle migliori, oggi la città versa nel buio più totale.
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