Ritiro raccomandate a Predda Niedda
"Il servizio è irregolare"
Gianfranco Ganau (foto: SassariNotizie.com)
SASSARI. Il servizio di ritiro raccomandate avviato a Predda Niedda da Poste Italiane è irregolare. È quanto emerso dall’indagine che il nucleo di vigilanza edilizia, ha effettuato nelle scorse settimane su sollecitazione del settore sportello unico e attività produttive del comune di Sassari.
Dai sopralluoghi effettuati è stato infatti accertato che i locali di proprietà della società Olearia sassarese, situati a Predda Niedda strada 11 e ceduti in affitto a Poste Italiane sono attualmente utilizzati anche come uffici pubblici per la consegna delle raccomandate agli utenti, nonostante la destinazione d’uso concessa e approvata dai progetti preveda l’utilizzo come semplice deposito di servizio postale.
Già da diversi mesi i cittadini lamentano grossi disagi dettati non solo dalla dislocazione del capannone, già difficilmente raggiungibile, ma anche a causa dei locali poco accoglienti e le attese interminabili per il ritiro di una semplice raccomandata.
Nel mese di febbraio il primo cittadino aveva sollecitato, senza alcun risultato, la Direzione regionale di Poste Italiane e lo stesso direttore della filiale di Sassari, a intervenire da subito per eliminare i disagi riscontrati dagli utenti e a verificare se ci fossero le condizioni per riportare il servizio nei diversi uffici suddivisi per aree di quartiere. Neanche una successiva sollecitazione alla Direzione nazionale di Poste Italiane ha ottenuto risposta.
Dopo aver appurato anche di persona i disagi e le difficoltà dei cittadini, il sindaco ha richiesto una verifica tecnica da parte dello sportello unico che ha accertato un cambio di destinazione d’uso, senza alcuna autorizzazione, di una parte del capannone, la stessa che oggi Poste Italiane utilizza per il servizio pubblico.
La comunicazione di avvio del procedimento di abuso edilizio, notificata nei giorni scorsi dagli uffici dello sportello unico, impone a Poste Italiane una risposta entro dieci giorni dal ricevimento della stessa.
Dai sopralluoghi effettuati è stato infatti accertato che i locali di proprietà della società Olearia sassarese, situati a Predda Niedda strada 11 e ceduti in affitto a Poste Italiane sono attualmente utilizzati anche come uffici pubblici per la consegna delle raccomandate agli utenti, nonostante la destinazione d’uso concessa e approvata dai progetti preveda l’utilizzo come semplice deposito di servizio postale.
Già da diversi mesi i cittadini lamentano grossi disagi dettati non solo dalla dislocazione del capannone, già difficilmente raggiungibile, ma anche a causa dei locali poco accoglienti e le attese interminabili per il ritiro di una semplice raccomandata.
Nel mese di febbraio il primo cittadino aveva sollecitato, senza alcun risultato, la Direzione regionale di Poste Italiane e lo stesso direttore della filiale di Sassari, a intervenire da subito per eliminare i disagi riscontrati dagli utenti e a verificare se ci fossero le condizioni per riportare il servizio nei diversi uffici suddivisi per aree di quartiere. Neanche una successiva sollecitazione alla Direzione nazionale di Poste Italiane ha ottenuto risposta.
Dopo aver appurato anche di persona i disagi e le difficoltà dei cittadini, il sindaco ha richiesto una verifica tecnica da parte dello sportello unico che ha accertato un cambio di destinazione d’uso, senza alcuna autorizzazione, di una parte del capannone, la stessa che oggi Poste Italiane utilizza per il servizio pubblico.
La comunicazione di avvio del procedimento di abuso edilizio, notificata nei giorni scorsi dagli uffici dello sportello unico, impone a Poste Italiane una risposta entro dieci giorni dal ricevimento della stessa.
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