la lettera
"Zio Giovanni e la Guardia di Finanza"
La caserma del comando provinciale della Guardia di Finanza (foto: Archivio Guardia di Finanza)
A fine marzo Thiesi ha dedicato una piazza a due finanzieri morti nelle foibe. Oggi una parente di uno dei due eroi invia alla Guardia di Finanza una lettera per ringraziare della toccante cerimonia.
Capitava spesso di chiacchierare in famiglia, davanti a un camino o seduti intorno ad un tavolo, per ripercorrere gli spazi della memoria rievocando scene e situazioni passate. Generalmente era un discorrere in allegria che generava la forte sensazione di sentire ancora vicine le persone care anche se oramai non c’erano più. La stessa cosa non si può dire sia mai stata vissuta per zio Giovanni la cui memoria, in famiglia, è sempre stata avvolta da un sentimento di dolore profondo come uno squarcio nella nostra anima, un dolore silenzioso, discreto, mai raccontato.
Troppo poche le notizie che potevano dipingere i contorni del suo ricordo; troppe erano quelle taciute e che avrebbero potuto almeno in parte restituircelo.
Sapevamo solamente che, durante la guerra, era partito con la divisa della Guardia di Finanza con una bandiera nel cuore e una patria da servire e da difendere. Invece, come unico risultato...”Disperso in Guerra”…mai più tornato e mai più raccontato fino alla storia recentissima culminata con la toccante cerimonia del 27 marzo 2010.
In quella commemorazione la Guardia di Finanza, nel descrivere e ricordare l’estremo sacrificio di quei compagni della caserma di Campo di Marzio di Trieste, ci ha raccontato zio Giovanni e il suo compagno e compaesano Andrea Serra e in parte ha colmato quel vuoto dentro di noi per non aver mai conosciuto la sua voce né toccato il suo viso.
Una giornata vissuta con gli occhi lucidi e un forte senso di gratitudine verso i Finanzieri, per aver rotto per sempre quel lunghissimo silenzio e per aver saputo donare un ricordo di nostro zio insieme alle preziose parole per poterlo finalmente raccontare.
Una manifestazione durante la quale la comunità di Thiesi, dopo aver conosciuto i suoi eroi celati da sempre da quell’assordante silenzio istituzionale, ha voluto dedicare loro una piazza a ricordo dell’immenso debito di tutti verso quei combattenti che ci hanno consegnato una esistenza migliore, senza la barbarie della guerra.
Non dimenticheremo mai l’intensità e la forza con la quale i compagni - riservandoci così un'altra forte emozione - hanno voluto ricordare Giovanni e Andrea urlando al mondo il loro nome e dedicando loro la sede thiesina dell’associazione della Guardia di Finanza. Quella sede ora sarà la loro nuova casa e lì sventolerà quella bandiera che portavano dentro di se, simbolo del loro cuore e delle nostre emozioni, quel tricolore prezioso che noi familiari di zio Giovanni e Andrea abbiamo voluto donare all’associazione in un gesto di eterna gratitudine.
Capitava spesso di chiacchierare in famiglia, davanti a un camino o seduti intorno ad un tavolo, per ripercorrere gli spazi della memoria rievocando scene e situazioni passate. Generalmente era un discorrere in allegria che generava la forte sensazione di sentire ancora vicine le persone care anche se oramai non c’erano più. La stessa cosa non si può dire sia mai stata vissuta per zio Giovanni la cui memoria, in famiglia, è sempre stata avvolta da un sentimento di dolore profondo come uno squarcio nella nostra anima, un dolore silenzioso, discreto, mai raccontato.
Troppo poche le notizie che potevano dipingere i contorni del suo ricordo; troppe erano quelle taciute e che avrebbero potuto almeno in parte restituircelo.
Sapevamo solamente che, durante la guerra, era partito con la divisa della Guardia di Finanza con una bandiera nel cuore e una patria da servire e da difendere. Invece, come unico risultato...”Disperso in Guerra”…mai più tornato e mai più raccontato fino alla storia recentissima culminata con la toccante cerimonia del 27 marzo 2010.
In quella commemorazione la Guardia di Finanza, nel descrivere e ricordare l’estremo sacrificio di quei compagni della caserma di Campo di Marzio di Trieste, ci ha raccontato zio Giovanni e il suo compagno e compaesano Andrea Serra e in parte ha colmato quel vuoto dentro di noi per non aver mai conosciuto la sua voce né toccato il suo viso.
Una giornata vissuta con gli occhi lucidi e un forte senso di gratitudine verso i Finanzieri, per aver rotto per sempre quel lunghissimo silenzio e per aver saputo donare un ricordo di nostro zio insieme alle preziose parole per poterlo finalmente raccontare.
Una manifestazione durante la quale la comunità di Thiesi, dopo aver conosciuto i suoi eroi celati da sempre da quell’assordante silenzio istituzionale, ha voluto dedicare loro una piazza a ricordo dell’immenso debito di tutti verso quei combattenti che ci hanno consegnato una esistenza migliore, senza la barbarie della guerra.
Non dimenticheremo mai l’intensità e la forza con la quale i compagni - riservandoci così un'altra forte emozione - hanno voluto ricordare Giovanni e Andrea urlando al mondo il loro nome e dedicando loro la sede thiesina dell’associazione della Guardia di Finanza. Quella sede ora sarà la loro nuova casa e lì sventolerà quella bandiera che portavano dentro di se, simbolo del loro cuore e delle nostre emozioni, quel tricolore prezioso che noi familiari di zio Giovanni e Andrea abbiamo voluto donare all’associazione in un gesto di eterna gratitudine.
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