Enti locali, Nicola Sanna risponde al sindaco di Olbia
Nicola Sanna (foto: Ufficio stampa Nicola Sanna)
Pubblichiamo di seguito la lettera aperta che il sindaco di Sassari Nicola Sanna ha deciso di scrivere al primo cittadino di Olbia Gianni Giovannelli, dopo le recenti dichiarazioni di quest'ultimo sulla riforma degli Enti locali, diffuse anche a mezzo stampa.
Collega Gianni Giovannelli, Sindaco di Olbia,
sono davvero sorpreso degli attacchi di cui mi fai oggetto a mezzo stampa e nel corso di pubbliche occasioni di dibattito, attribuendomi comportamenti che non mi si addicono per storia, onesta e impegno profusi in tutta la mia vita politica ed in particolare sulla vicenda del riordino degli enti locali della Sardegna.
Sono stato educato al rispetto, alla coerenza ed al rigore berlingueriano, fatto di serietà e lealtà nei confronti delle istituzioni e di chi le rappresenta, senza pregiudizi o sospetti nei confronti del mio interlocutore, anche quando non condivido con lui le sue appartenenze e scelte politiche.
Non sono aduso a certi linguaggi di una certa politica che si richiamano ad una cultura di matrice maschilista, violenta e sessista. Me ne dispiaccio e ne prendo atto con delusione.
Dal primo momento che ho reso visita alla tua città, nella mia veste di candidato alla carica di Sindaco di Sassari, ho dato ampia prova della mia correttezza e rispetto nei confronti della città di Olbia e della Gallura proponendo una prospettiva di unità tra eguali, senza supremazie, di territori che hanno avuto una storia comune e che, di fronte al dilagare del cosiddetto “cagliaricentrismo”, avrebbero dovuto abbattere le ataviche barriere erette da gruppi politici dirigenti che non perseguivano più l'unità tra i territori del Nord dell'Isola. Si sarebbe invece dovuto comprendere che l'unità del Nord Sardegna in una unica Area metropolitana sarebbe stata, ed io ritengo lo sia ancora, strategica per lo sviluppo dei nostri territori e coerente con il disegno legislativo nazionale.
Così come sono convinto che l'unità del nord-Sardegna è utile anche per il centro ed il sud dell'Isola, disegnando così tre aree omogenee che, guarda caso, anche la legge elettorale nazionale individua ottimale per disegnare i tre collegi necessari a garantire la rappresentanza politica parlamentare degli stessi, oltre che essere idonea ai cambiamenti amministrativi delle autonomie locali.
Ma le ambizioni egemoniche di alcuni gruppi politici della tua città nei confronti del nuorese, ad esempio, hanno di fatto portato al fallimento di un progetto, l'aerea metropolitana del Nord Sardegna, fortemente voluto e condiviso dalle rappresentanze del mondo economico e produttivo, che considera quest'area come quella più adatta alla forza ed alle caratteristiche politiche, economiche e sociali del Nord Sardegna.
Non è certo il Sindaco di Sassari a fare le leggi regionali. Insieme con te abbiamo cercato di dare un contributo al dibattito regionale ma la vostra costante ricerca, seppur legittima ma io ritengo ormai anacronistica, di voler far rivivere una provincia con capoluogo la città di Olbia, ha comportato il prevalere delle spinte centripete e protezionistiche che tu, che sei stato consigliere regionale della Sardegna, ben conosci meglio di me per averle praticate in quel consesso.
Non siamo perciò ne io, ne la mia città, i destinatari delle tue recriminazioni per il risultato da te giudicato deludente in questa vicenda della legge sugli enti locali.
Sono certo che la reciproca schiettezza con la quale ci siamo confrontati sul piano politico non incrinerà i nostri rapporti personali, i quali devono essere posti però a garanzia della correttezza nel confronto politico.
Condividendo con te la fatica e l'impegno che il ruolo di Sindaco comporta, ti auguro buon lavoro.
Collega Gianni Giovannelli, Sindaco di Olbia,
sono davvero sorpreso degli attacchi di cui mi fai oggetto a mezzo stampa e nel corso di pubbliche occasioni di dibattito, attribuendomi comportamenti che non mi si addicono per storia, onesta e impegno profusi in tutta la mia vita politica ed in particolare sulla vicenda del riordino degli enti locali della Sardegna.
Sono stato educato al rispetto, alla coerenza ed al rigore berlingueriano, fatto di serietà e lealtà nei confronti delle istituzioni e di chi le rappresenta, senza pregiudizi o sospetti nei confronti del mio interlocutore, anche quando non condivido con lui le sue appartenenze e scelte politiche.
Non sono aduso a certi linguaggi di una certa politica che si richiamano ad una cultura di matrice maschilista, violenta e sessista. Me ne dispiaccio e ne prendo atto con delusione.
Dal primo momento che ho reso visita alla tua città, nella mia veste di candidato alla carica di Sindaco di Sassari, ho dato ampia prova della mia correttezza e rispetto nei confronti della città di Olbia e della Gallura proponendo una prospettiva di unità tra eguali, senza supremazie, di territori che hanno avuto una storia comune e che, di fronte al dilagare del cosiddetto “cagliaricentrismo”, avrebbero dovuto abbattere le ataviche barriere erette da gruppi politici dirigenti che non perseguivano più l'unità tra i territori del Nord dell'Isola. Si sarebbe invece dovuto comprendere che l'unità del Nord Sardegna in una unica Area metropolitana sarebbe stata, ed io ritengo lo sia ancora, strategica per lo sviluppo dei nostri territori e coerente con il disegno legislativo nazionale.
Così come sono convinto che l'unità del nord-Sardegna è utile anche per il centro ed il sud dell'Isola, disegnando così tre aree omogenee che, guarda caso, anche la legge elettorale nazionale individua ottimale per disegnare i tre collegi necessari a garantire la rappresentanza politica parlamentare degli stessi, oltre che essere idonea ai cambiamenti amministrativi delle autonomie locali.
Ma le ambizioni egemoniche di alcuni gruppi politici della tua città nei confronti del nuorese, ad esempio, hanno di fatto portato al fallimento di un progetto, l'aerea metropolitana del Nord Sardegna, fortemente voluto e condiviso dalle rappresentanze del mondo economico e produttivo, che considera quest'area come quella più adatta alla forza ed alle caratteristiche politiche, economiche e sociali del Nord Sardegna.
Non è certo il Sindaco di Sassari a fare le leggi regionali. Insieme con te abbiamo cercato di dare un contributo al dibattito regionale ma la vostra costante ricerca, seppur legittima ma io ritengo ormai anacronistica, di voler far rivivere una provincia con capoluogo la città di Olbia, ha comportato il prevalere delle spinte centripete e protezionistiche che tu, che sei stato consigliere regionale della Sardegna, ben conosci meglio di me per averle praticate in quel consesso.
Non siamo perciò ne io, ne la mia città, i destinatari delle tue recriminazioni per il risultato da te giudicato deludente in questa vicenda della legge sugli enti locali.
Sono certo che la reciproca schiettezza con la quale ci siamo confrontati sul piano politico non incrinerà i nostri rapporti personali, i quali devono essere posti però a garanzia della correttezza nel confronto politico.
Condividendo con te la fatica e l'impegno che il ruolo di Sindaco comporta, ti auguro buon lavoro.
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