Cultura e spettacolo in crisi. La preoccupazione delle maggiori agenzie, associazioni e cooperative
L'Agis Sardegna (Agenzia Generale dello Spettacolo), il COSASS e Federcultura (Confcooperative Sardegna) esprimono unitariamente viva preoccupazione per lo stato di crisi in cui versa il settore dello Spettacolo dal vivo. Questo comparto, capace di coniugare attività e servizi culturali insieme ad importanti ricadute economiche, professionali e occupazionali, soffre da molti anni per la grave assenza di visione strategica e di programmazione da parte della politica e delle istituzioni.
L’attuale stato di crisi mette a repentaglio non solo un prezioso servizio culturale essenziale per le nostre comunità, ma anche la tenuta economica ed occupazionale degli organismi che finora hanno garantito in Sardegna un lavoro stabile a centinaia di lavoratori tra artisti, tecnici e organizzatori distribuiti tra più di cento tra imprese e associazioni.
La spesa pubblica nella cultura è stata falcidiata dai pesantissimi tagli apportati dalla Regione Sardegna (meno 40% in soli 3 anni) e dalla riduzione degli investimenti da parte degli enti locali. La crisi economica di questi anni ha inoltre ridotto enormemente l’apporto del pubblico pagante e degli sponsor ed investitori privati.
In previsione dell'avvio della discussione della legge Finanziaria e del Bilancio 2016 presentati dalla Giunta regionale, rilevando che ancora una volta non sono presenti gli elementi di svolta attesi e più volte annunciati (né per quanto attiene alle risorse né per l’adeguamento del quadro normativo e di regole), annunciamo la decisone di dare luogo in forma unitaria ad una serie di iniziative volte al superamento dell’attuale stato di crisi. In particolare la nostra azione sarà rivolta presso tutte le opportune sedi istituzionali ma comprende ulteriori iniziative per portare a conoscenza l’opinione pubblica di questa vera e propria emergenza.
Queste le richieste che unitariamente proponiamo ancora una volta per un vero rilancio e riordino del sistema:
Risorse adeguate
- incremento delle risorse ordinarie stanziate in bilancio per il settore rapportate al valore storico consolidato (interventi ex art.56 - almeno 11.000.000,00 euro);
Quadro normativo e regole per il settore
- applicazione della Legge 18 del 2006 con l’avvio del tavolo di confronto con gli operatori per la discussione delle necessarie modifiche;
Programmazione unitaria e coordinamento con le politiche nazionali ed europee
- avvio della discussione per concretizzare e accelerare l'emanazione dei bandi per l’utilizzo dei fondi POR 2014-2020;
- allineamento con la normativa nazionale e con le strategie di sviluppo del settore per il superamento del ritardo accumulato nei confronti del MIBACT (nuovi Decreti in generale e Residenze in particolare);
Su questi temi e con questi obiettivi sollecitiamo il confronto politico e istituzionale a tutti i livelli: con il Presidente della Giunta, gli assessori al Bilancio e Programmazione, alla Pubblica Istruzione e Spettacolo, al Turismo, con il Presidente del Consiglio regionale, e con le competenti Commissioni consiliari al Bilancio e alla Cultura e con i Gruppi politici di maggioranza e opposizione presenti nel Consiglio Regionale della Sardegna.
L’attuale stato di crisi mette a repentaglio non solo un prezioso servizio culturale essenziale per le nostre comunità, ma anche la tenuta economica ed occupazionale degli organismi che finora hanno garantito in Sardegna un lavoro stabile a centinaia di lavoratori tra artisti, tecnici e organizzatori distribuiti tra più di cento tra imprese e associazioni.
La spesa pubblica nella cultura è stata falcidiata dai pesantissimi tagli apportati dalla Regione Sardegna (meno 40% in soli 3 anni) e dalla riduzione degli investimenti da parte degli enti locali. La crisi economica di questi anni ha inoltre ridotto enormemente l’apporto del pubblico pagante e degli sponsor ed investitori privati.
In previsione dell'avvio della discussione della legge Finanziaria e del Bilancio 2016 presentati dalla Giunta regionale, rilevando che ancora una volta non sono presenti gli elementi di svolta attesi e più volte annunciati (né per quanto attiene alle risorse né per l’adeguamento del quadro normativo e di regole), annunciamo la decisone di dare luogo in forma unitaria ad una serie di iniziative volte al superamento dell’attuale stato di crisi. In particolare la nostra azione sarà rivolta presso tutte le opportune sedi istituzionali ma comprende ulteriori iniziative per portare a conoscenza l’opinione pubblica di questa vera e propria emergenza.
Queste le richieste che unitariamente proponiamo ancora una volta per un vero rilancio e riordino del sistema:
Risorse adeguate
- incremento delle risorse ordinarie stanziate in bilancio per il settore rapportate al valore storico consolidato (interventi ex art.56 - almeno 11.000.000,00 euro);
Quadro normativo e regole per il settore
- applicazione della Legge 18 del 2006 con l’avvio del tavolo di confronto con gli operatori per la discussione delle necessarie modifiche;
Programmazione unitaria e coordinamento con le politiche nazionali ed europee
- avvio della discussione per concretizzare e accelerare l'emanazione dei bandi per l’utilizzo dei fondi POR 2014-2020;
- allineamento con la normativa nazionale e con le strategie di sviluppo del settore per il superamento del ritardo accumulato nei confronti del MIBACT (nuovi Decreti in generale e Residenze in particolare);
Su questi temi e con questi obiettivi sollecitiamo il confronto politico e istituzionale a tutti i livelli: con il Presidente della Giunta, gli assessori al Bilancio e Programmazione, alla Pubblica Istruzione e Spettacolo, al Turismo, con il Presidente del Consiglio regionale, e con le competenti Commissioni consiliari al Bilancio e alla Cultura e con i Gruppi politici di maggioranza e opposizione presenti nel Consiglio Regionale della Sardegna.
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