Apre a Sassari il primo centro di riuso della Sardegna
246 metri quadri al servizio dell'ambiente e della solidarietà. Apre a Sassari il primo centro di riuso della Sardegna. Una struttura, vicino all'ecocentro, in cui chiunque può portare oggetti in buono stato ma di cui si vuole disfare e dove persone in difficoltà economica possono trovare ciò che occorre loro. «Il centro ha una doppia valenza: ridurre il numero di rifiuti destinati alla discarica e andare incontro a sassaresi bisognosi che possono avere beni a titolo totalmente gratuito e in buone condizioni. Cittadini, imprese ed enti, residenti o con sede a Sassari, possono cedere gratuitamente beni in loro possesso che possono essere riutilizzati, prolungandone così il ciclo di vita» ha spiegato il sindaco Nicola Sanna durante l'inaugurazione di martedì mattina a cui hanno partecipato anche l'assessore alle Politiche agro-ambientali Fabio Pinna, l'assessora alle Politiche sociali Monica Spanedda, Giuseppe Mulas per l'Emporio della Solidarietà e Domenico Cristaldi dell'associazione Chiesa cristiana Solu a Deus sa Gloria che gestiranno la struttura.
Il centro di riuso, separato dall'ecocentro, è un'area coperta pensata e realizzata come punto di raccolta di oggetti, abbigliamento e arredi che possono essere ancora utilizzati. «Abbiamo voluto creare una struttura all'insegna della solidarietà, dove domanda e offerta a titolo gratuito si potessero incontrare. Ma per ottenere questo risultato era necessario costruire un edificio ad hoc, perché per legge i rifiuti non possono essere ceduti o donati nel momento in cui sono conferiti, una volta che hanno fatto il loro ingresso all'ecocentro. La finalità è anche quella di agevolare e fare entrare nelle abitudini dei cittadini la cultura del riutilizzo di oggetti che si buttano ma che in realtà sono ancora funzionanti e utili. Noi siamo andati oltre, prevedendo un immobile con efficientamento energetico, un solaio di tipo “Cobiax”, il primo in Sardegna, e un solare termico per l'acqua calda» ha aggiunto l'assessore alle Politiche agro-ambientali Fabio Pinna.
«Abbiamo dato risposta alla richiesta del territorio e soprattutto delle associazioni che operano a fianco ai Servizi sociali comunali per aiutare le persone in difficoltà – ha commentato l'assessora alle Politiche sociali Monica Spanedda -. Allo stesso tempo agevoliamo i tanti sassaresi che vorrebbero aiutare i propri concittadini, ognuno in base alle proprie possibilità. Uno strumento di solidarietà, un progetto a valenza sociale, che coniuga amore per l'ambiente e per il prossimo».
La gestione è affidata alla parrocchia di san Paolo apostolo tramite l'Emporio della solidarietà, e all'associazione Chiesa cristiana Solu a Deus sa Gloria. Avranno il compito di aprire il centro il sabato mattina, dalle 9 alle 12, di catalogare i beni quando entrano e quando escono, valutandone lo stato. Cosa si può portare e prelevare. Al centro possono essere portati oggetti ingombranti come letti, armadi, cancelli, ma anche biciclette, porte e materassi, culle e seggiolini, o cose più piccole, dai vestiti ai libri, dai soprammobili alle pentole e posate, passando per le lenzuola e i cuscini. Sul sito del Comune è presente un elenco esemplificativo ma la regola generale è che siano in buono stato e possano essere riusati. In una prima fase non saranno ammessi apparecchi elettrici ed elettronici, arredi completi e voluminosi (ad esempio cucine o camere da letto intere).
All'arrivo gli operatori prendono in carico i beni dopo aver verificato le loro condizioni (devono essere immediatamente utilizzabili, o al massimo necessitare di piccoli interventi di sistemazione) e che rientrino nella lista degli oggetti che possano essere accettati. In caso di oggetti troppo ingombranti che non possono essere consegnati al centro, gli addetti creeranno comunque un collegamento tra domanda e offerta. Trascorsi sei mesi dal deposito, se nessuno ha manifestato interesse, l'oggetto sarà conferito dagli operatori all'ecocentro. Il prelievo è totalmente gratuito. I cittadini che intendono usufruirne devono essere residenti a Sassari e avere almeno una di queste caratteristiche: essere in grado dimostrare le proprie condizioni di difficoltà con certificazione Isee; essere inviati, con formale comunicazione, da associazioni o altre istituzioni, purché operanti nell'ambito dei Servizi sociali e riconosciute dall'Amministrazione comunale; essere direttamente segnalati dal Settore Coesione sociale e Pari Opportunità. Per contattare il responsabile del centro del riuso si può chiamare il numero 3290882861 o scrivere a centroriusocomuness@gmail.comedificio
Il centro di riuso, separato dall'ecocentro, è un'area coperta pensata e realizzata come punto di raccolta di oggetti, abbigliamento e arredi che possono essere ancora utilizzati. «Abbiamo voluto creare una struttura all'insegna della solidarietà, dove domanda e offerta a titolo gratuito si potessero incontrare. Ma per ottenere questo risultato era necessario costruire un edificio ad hoc, perché per legge i rifiuti non possono essere ceduti o donati nel momento in cui sono conferiti, una volta che hanno fatto il loro ingresso all'ecocentro. La finalità è anche quella di agevolare e fare entrare nelle abitudini dei cittadini la cultura del riutilizzo di oggetti che si buttano ma che in realtà sono ancora funzionanti e utili. Noi siamo andati oltre, prevedendo un immobile con efficientamento energetico, un solaio di tipo “Cobiax”, il primo in Sardegna, e un solare termico per l'acqua calda» ha aggiunto l'assessore alle Politiche agro-ambientali Fabio Pinna.
«Abbiamo dato risposta alla richiesta del territorio e soprattutto delle associazioni che operano a fianco ai Servizi sociali comunali per aiutare le persone in difficoltà – ha commentato l'assessora alle Politiche sociali Monica Spanedda -. Allo stesso tempo agevoliamo i tanti sassaresi che vorrebbero aiutare i propri concittadini, ognuno in base alle proprie possibilità. Uno strumento di solidarietà, un progetto a valenza sociale, che coniuga amore per l'ambiente e per il prossimo».
La gestione è affidata alla parrocchia di san Paolo apostolo tramite l'Emporio della solidarietà, e all'associazione Chiesa cristiana Solu a Deus sa Gloria. Avranno il compito di aprire il centro il sabato mattina, dalle 9 alle 12, di catalogare i beni quando entrano e quando escono, valutandone lo stato. Cosa si può portare e prelevare. Al centro possono essere portati oggetti ingombranti come letti, armadi, cancelli, ma anche biciclette, porte e materassi, culle e seggiolini, o cose più piccole, dai vestiti ai libri, dai soprammobili alle pentole e posate, passando per le lenzuola e i cuscini. Sul sito del Comune è presente un elenco esemplificativo ma la regola generale è che siano in buono stato e possano essere riusati. In una prima fase non saranno ammessi apparecchi elettrici ed elettronici, arredi completi e voluminosi (ad esempio cucine o camere da letto intere).
All'arrivo gli operatori prendono in carico i beni dopo aver verificato le loro condizioni (devono essere immediatamente utilizzabili, o al massimo necessitare di piccoli interventi di sistemazione) e che rientrino nella lista degli oggetti che possano essere accettati. In caso di oggetti troppo ingombranti che non possono essere consegnati al centro, gli addetti creeranno comunque un collegamento tra domanda e offerta. Trascorsi sei mesi dal deposito, se nessuno ha manifestato interesse, l'oggetto sarà conferito dagli operatori all'ecocentro. Il prelievo è totalmente gratuito. I cittadini che intendono usufruirne devono essere residenti a Sassari e avere almeno una di queste caratteristiche: essere in grado dimostrare le proprie condizioni di difficoltà con certificazione Isee; essere inviati, con formale comunicazione, da associazioni o altre istituzioni, purché operanti nell'ambito dei Servizi sociali e riconosciute dall'Amministrazione comunale; essere direttamente segnalati dal Settore Coesione sociale e Pari Opportunità. Per contattare il responsabile del centro del riuso si può chiamare il numero 3290882861 o scrivere a centroriusocomuness@gmail.comedificio
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