Presentato all'arcivescovo di Sassari il Concerto per la Vita e per la Pace da Betlemme
Il Presidente dell’Associazione per la Vita e per la Pace, Franco Cuccureddu ed il consigliere comunale di Sassari, Massimo Rizzu, sono stati ricevuti ieri sera dall’Arcivescovo di Sassari, Mons. Gianfranco Saba, al quale hanno illustrato il programma di iniziative di cooperazione internazionale previste in Terra Santa per il prossimo dicembre ed, in particolare, l’organizzazione del XVI Concerto per la Vita e per la Pace, che si terrà nella chiesa della Natività di Betlemme il 12 dicembre e verrà trasmesso in mondovisione il giorno di Natale.
Il Concerto per la Vita e per la Pace nasce nel 2001 da un incontro, promosso dalla Conferenza Permanente delle Città Storiche del Mediterraneo (organismo che fa capo all’I.S.P.R.O.M.), tra il sindaco di Betlemme Hanna Nasser, i sindaci di Valmontone, Angelo Miele, di Castelsardo, Franco Cuccureddu, e Rino Maenza, allora vicepresidente del Teatro Comunale di Bologna e promotore di grandi eventi culturali.
In quella estate, era appena scoppiata la seconda Intifada e le immagini che arrivavano da Israele e dalla Palestina erano di violenze, attentati, rappresaglie ed azioni di guerriglia. Fu così che nacque l'idea di organizzare un concerto a Betlemme per portare un messaggio di pace e solidarietà alla Terra Santa, con il linguaggio universale della musica classica. L’obiettivo, ambizioso, era quello di costruire un grande evento musicale, che potesse essere diffuso da Betlemme in tutto il mondo via TV, radio e web, un po’ come avviene a Capodanno col Concerto della Filarmonica da Vienna.
Il primo concerto, organizzato nel clima di preoccupazione e di incertezza che si viveva in tutto l’occidente subito dopo l’11 settembre, venne ospitato nel complesso francescano della Natività. La manifestazione, realizzata con la collaborazione della Custodia di Terra Santa, aveva trovato la sua sede naturale. Tra mille difficoltà il primo concerto fu registrato e il giorno di Natale del 2001, alle ore 14, grazie alla RAI, e in particolare a RAI 2, ed alla mondovisione entrava per la prima volta nelle case di tutto il mondo sulla ali di Bach, Mozart e Corelli e delle pagina musicali più amate della tradizione natalizia.
L’obiettivo di lanciare un messaggio di pace al mondo dal luogo simbolo del Natale era stato raggiunto. Dopo quel concerto, negli anni a seguire, la presenza sul territorio è stata radicata, nuove relazioni e collaborazioni hanno ampliato i legami con quella terra nella speranza di favorire un futuro di pace tra i popoli.
Le successive edizioni sono state contrassegnate dalla partecipazione di musicisti di fama internazionale, tra gli altri l'Orchestra Toscanini diretta da Lorin Maazel, l'orchestra e il coro del Teatro Comunale di Bologna, diretti da Shlomo Mintz; continuando con la storica performance dei Solisti Veneti accompagnati dal Maestro Scimone.
La prematura scomparsa di Angelo Miele, presidente dell’Associazione per la Vita e per la Pace, già sindaco di Valmontone, consigliere provinciale di Roma e consigliere regionale del Lazio, hanno portato ad una interruzione della manifestazione. Ora, riorganizzata l’associazione, ristabiliti i contatti con la municipalità di Betlemme (e con gli altri comuni del distretto di Betlemme: Beit Sahour e Bet Jala), con la Custodia Francescana di Terra Santa, con la RAI, lavoriamo per riportare il giorno di Natale nelle case dei cittadini europei e non solo, il messaggio di pace, in chiave musicale, da Betlemme.
Sostegno, patrocinii e presenze delle Autorità.
Il Concerto per la Vita e per la Pace ha avuto il patrocinio del Parlamento Europeo, la Medaglia della Presidenza della Repubblica, il Patrocinio del Senato della Repubblica ed il sostegno finanziario del MIBACT, del Ministero degli Esteri, della Regione Lazio, Lombardia e Puglia, di diverse province e di numerosi comuni italiani.
Al Concerto di Betlemme e Gerusalemme hanno preso parte negli anni, oltre ad artsti di primissimo livello internazionale, anche Premi Nobel (Rita Levi Montalcini), rappresentanti del Governo italiano (I ministri Gianfranco Fini, Antonio Di Pietro, Giorgia Meloni, oltre ai massimi rappresentanti diplomatici (Console Generale a Gerusalemme ed ambasciatore a Tel Aviv) e rappresentanti dei governi regionali, presidenti di Province e sindaci.
Trattandosi di una grande iniziativa artistica e di cooperazione internazionale per il Natale, che ha risonanza mondiale ma le cui radici sono sassaresi, dove ha sede legale l’ISPROM (Istituto Studi e Programmi per il Mediterraneo), si è ritenuto opportuno coinvolgere, proprio nella fase iniziale dell’organizzazione, l’Arcivescovo di Sassari, Mons. Gianfranco Saba, da sempre impegnato nelle iniziative culturali e nel Mediterraneo, ed attraverso lui, l’intera comunità ecclesiale della arcidiocesi.
Massimo Rizzu, ha colto l’occasione dell’incontro, per illustrare l’emendamento, presentato al bilancio di previsione del Comune di Sassari, per l’istituzione di un intervento di spesa, anche se con una cifra simbolica di soli 5 mila euro, per consentire anche al Comune di Sassari di attuare, finalmente, politiche di cooperazione internazionale (competenza attribuita ai comuni dall’ordinamento sugli enti locali), partendo proprio dalla partecipazione attiva al Concerto per la Vita e per la Pace da Betlemme ed alle altre iniziative collaterali in Terra Santa.
Mons. Gianfranco Saba, ha mostrato grande interesse ed ha manifestato un forte incoraggiamento
per l’organizzazione dello “storico” Concerto di Natale da Betlemme e per le altre iniziative in programma in Terra Santa.
Il Concerto per la Vita e per la Pace nasce nel 2001 da un incontro, promosso dalla Conferenza Permanente delle Città Storiche del Mediterraneo (organismo che fa capo all’I.S.P.R.O.M.), tra il sindaco di Betlemme Hanna Nasser, i sindaci di Valmontone, Angelo Miele, di Castelsardo, Franco Cuccureddu, e Rino Maenza, allora vicepresidente del Teatro Comunale di Bologna e promotore di grandi eventi culturali.
In quella estate, era appena scoppiata la seconda Intifada e le immagini che arrivavano da Israele e dalla Palestina erano di violenze, attentati, rappresaglie ed azioni di guerriglia. Fu così che nacque l'idea di organizzare un concerto a Betlemme per portare un messaggio di pace e solidarietà alla Terra Santa, con il linguaggio universale della musica classica. L’obiettivo, ambizioso, era quello di costruire un grande evento musicale, che potesse essere diffuso da Betlemme in tutto il mondo via TV, radio e web, un po’ come avviene a Capodanno col Concerto della Filarmonica da Vienna.
Il primo concerto, organizzato nel clima di preoccupazione e di incertezza che si viveva in tutto l’occidente subito dopo l’11 settembre, venne ospitato nel complesso francescano della Natività. La manifestazione, realizzata con la collaborazione della Custodia di Terra Santa, aveva trovato la sua sede naturale. Tra mille difficoltà il primo concerto fu registrato e il giorno di Natale del 2001, alle ore 14, grazie alla RAI, e in particolare a RAI 2, ed alla mondovisione entrava per la prima volta nelle case di tutto il mondo sulla ali di Bach, Mozart e Corelli e delle pagina musicali più amate della tradizione natalizia.
L’obiettivo di lanciare un messaggio di pace al mondo dal luogo simbolo del Natale era stato raggiunto. Dopo quel concerto, negli anni a seguire, la presenza sul territorio è stata radicata, nuove relazioni e collaborazioni hanno ampliato i legami con quella terra nella speranza di favorire un futuro di pace tra i popoli.
Le successive edizioni sono state contrassegnate dalla partecipazione di musicisti di fama internazionale, tra gli altri l'Orchestra Toscanini diretta da Lorin Maazel, l'orchestra e il coro del Teatro Comunale di Bologna, diretti da Shlomo Mintz; continuando con la storica performance dei Solisti Veneti accompagnati dal Maestro Scimone.
La prematura scomparsa di Angelo Miele, presidente dell’Associazione per la Vita e per la Pace, già sindaco di Valmontone, consigliere provinciale di Roma e consigliere regionale del Lazio, hanno portato ad una interruzione della manifestazione. Ora, riorganizzata l’associazione, ristabiliti i contatti con la municipalità di Betlemme (e con gli altri comuni del distretto di Betlemme: Beit Sahour e Bet Jala), con la Custodia Francescana di Terra Santa, con la RAI, lavoriamo per riportare il giorno di Natale nelle case dei cittadini europei e non solo, il messaggio di pace, in chiave musicale, da Betlemme.
Sostegno, patrocinii e presenze delle Autorità.
Il Concerto per la Vita e per la Pace ha avuto il patrocinio del Parlamento Europeo, la Medaglia della Presidenza della Repubblica, il Patrocinio del Senato della Repubblica ed il sostegno finanziario del MIBACT, del Ministero degli Esteri, della Regione Lazio, Lombardia e Puglia, di diverse province e di numerosi comuni italiani.
Al Concerto di Betlemme e Gerusalemme hanno preso parte negli anni, oltre ad artsti di primissimo livello internazionale, anche Premi Nobel (Rita Levi Montalcini), rappresentanti del Governo italiano (I ministri Gianfranco Fini, Antonio Di Pietro, Giorgia Meloni, oltre ai massimi rappresentanti diplomatici (Console Generale a Gerusalemme ed ambasciatore a Tel Aviv) e rappresentanti dei governi regionali, presidenti di Province e sindaci.
Trattandosi di una grande iniziativa artistica e di cooperazione internazionale per il Natale, che ha risonanza mondiale ma le cui radici sono sassaresi, dove ha sede legale l’ISPROM (Istituto Studi e Programmi per il Mediterraneo), si è ritenuto opportuno coinvolgere, proprio nella fase iniziale dell’organizzazione, l’Arcivescovo di Sassari, Mons. Gianfranco Saba, da sempre impegnato nelle iniziative culturali e nel Mediterraneo, ed attraverso lui, l’intera comunità ecclesiale della arcidiocesi.
Massimo Rizzu, ha colto l’occasione dell’incontro, per illustrare l’emendamento, presentato al bilancio di previsione del Comune di Sassari, per l’istituzione di un intervento di spesa, anche se con una cifra simbolica di soli 5 mila euro, per consentire anche al Comune di Sassari di attuare, finalmente, politiche di cooperazione internazionale (competenza attribuita ai comuni dall’ordinamento sugli enti locali), partendo proprio dalla partecipazione attiva al Concerto per la Vita e per la Pace da Betlemme ed alle altre iniziative collaterali in Terra Santa.
Mons. Gianfranco Saba, ha mostrato grande interesse ed ha manifestato un forte incoraggiamento
per l’organizzazione dello “storico” Concerto di Natale da Betlemme e per le altre iniziative in programma in Terra Santa.
L’arcivescovo ha altresì assicurato il patrocinio dell’arcidiocesi e la collaborazione dell’Accademia “Case dei popoli, culture e religioni” all’iniziativa, auspicando che Sassari ed il suo territorio possano svolgere un ruolo sempre più attivo nel campo della iniziative internazionali e mediterranee per lo sviluppo, il dialogo e favorire così sempre più la cultura della pace e della tolleranza.
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