Covid-19. Ristoranti sicuri? In Italia si
(foto: SassariNotizie.com)
“Chiediamo agli organi di informazione senso di responsabilità e completezza di informazione, senza cedere al virus – dannoso quanto il Covid – del sensazionalismo a tutti i costi”. Così, Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, ha commentato la notizia riportata da alcuni media di una ricerca statunitense secondo la quale aumenterebbe il rischio di contagio tra i frequentatori di ristoranti.
“Questa ricerca – ha commentato il noto virologo Francesco Spinazzola - è stata realizzata su 150 casi: direi che non occorre essere luminari di scienza statistica per dire che 150 casi sono un campione assolutamente scarso e poco significativo sul quale non è possibile formulare alcuna considerazione di carattere generale. Inoltre, la ricerca si è svolta in alcune città degli Stati Uniti, dove la maggior parte dei ristornati è all’interno di grandi centri commerciali ed è quindi avventuroso affermare che il contagio sia avvenuto nel ristorante o in altro esercizio commerciale. Negli Stati Uniti, tra l’altro, non sono state applicate in maniera omogenea tutte le regole e le limitazioni come invece è avvenuto in Italia.”
“Infine – continua il Professor Spinazzola - l’unico dato certo fino ad oggi è che nei ristoranti italiani non sono stati registrati significativi casi di contagio e che, là dove sono state rispettate le regole di distanziamento, di utilizzo della mascherina, di sanificazione periodica, il virus non l’ha avuta vinta”.
“I nostri ristoranti sono un luogo sicuro, lo dimostra il fatto che questa estate, in cui l’affluenza in certi luoghi è stata significativa, non si sono segnalate criticità. – conclude Roberto Calugi – Del resto, sono gli stessi ricercatori che, nel commentare il loro lavoro, consigliano che per ridurre i rischi di contagio nei ristorati vengano adottate misure di distanziamento che i ristoratori italiani hanno assunto e rispettano fin dal momento della riapertura. Per questo suggeriamo ai nostri media di riportare la ricerca nella sua completezza. La rincorsa – comprensibile – al titolo acchiappa lettori non può prescindere però dalla consapevolezza che un titolo fuorviante può compromettere il lavoro di migliaia di imprenditori, di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie”.
“Questa ricerca – ha commentato il noto virologo Francesco Spinazzola - è stata realizzata su 150 casi: direi che non occorre essere luminari di scienza statistica per dire che 150 casi sono un campione assolutamente scarso e poco significativo sul quale non è possibile formulare alcuna considerazione di carattere generale. Inoltre, la ricerca si è svolta in alcune città degli Stati Uniti, dove la maggior parte dei ristornati è all’interno di grandi centri commerciali ed è quindi avventuroso affermare che il contagio sia avvenuto nel ristorante o in altro esercizio commerciale. Negli Stati Uniti, tra l’altro, non sono state applicate in maniera omogenea tutte le regole e le limitazioni come invece è avvenuto in Italia.”
“Infine – continua il Professor Spinazzola - l’unico dato certo fino ad oggi è che nei ristoranti italiani non sono stati registrati significativi casi di contagio e che, là dove sono state rispettate le regole di distanziamento, di utilizzo della mascherina, di sanificazione periodica, il virus non l’ha avuta vinta”.
“I nostri ristoranti sono un luogo sicuro, lo dimostra il fatto che questa estate, in cui l’affluenza in certi luoghi è stata significativa, non si sono segnalate criticità. – conclude Roberto Calugi – Del resto, sono gli stessi ricercatori che, nel commentare il loro lavoro, consigliano che per ridurre i rischi di contagio nei ristorati vengano adottate misure di distanziamento che i ristoratori italiani hanno assunto e rispettano fin dal momento della riapertura. Per questo suggeriamo ai nostri media di riportare la ricerca nella sua completezza. La rincorsa – comprensibile – al titolo acchiappa lettori non può prescindere però dalla consapevolezza che un titolo fuorviante può compromettere il lavoro di migliaia di imprenditori, di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie”.
© Riproduzione non consentita senza l'autorizzazione della redazione
- Coronavirus Sardegna. Oggi si registrano 101 nuovi casi, la provincia di Sassari registra un +40
- Covid-19. A Sassari città i casi sono 44, 5 in meno rispetto a lunedì. Sono 9 i ricoverati
- Continuità aerea per la Sardegna: firmata la proroga con Alitalia
- Covid-19. Sardegna prima in Italia: occupato solo il 9% delle terapie intensive
- ASSL Sassari, iniziata la campagna vaccinale dei cittadini con più di 80 anni
- Il M5S attacca la Giunta Regionale:"La Sardegna perde il treno del recovery"
- "Agente e rappresentante di Commercio":a Sassari nuovo corso della Confcommercio Nord Sardegna
- Minonerenni avevano tentato di rapinare un ragazzino: nei guai due giovani di Olbia
- Sardo e Sassarese: dalla gastronomia alla musica un mondo di tradizioni nelle attività dell’Is.Be
- Sennori aderisce alle associazioni “Città dell’Olio” e “Città del Vino”
- Coronavirus, a Sassari nuova ordinanza sindacale
- “AINU E CRABA”: a Sassari il racconto di una storia d’amore in Sardegna ed oltre
- Covid-19. A Sassari città le persone positive sono complessivamente 58, 11 i ricoverati
- La pandemia porta il traffico navale ai minimi in Sardegna: crollo dei passeggeri a Cagliari -77%
- Sassari: iniziano domani i lavori stradali in via Pirandello, possibili rallentamenti al traffico
- Neonato e oggetti appena rubati insieme nella carrozzina: arrestato a Sassari dalla Polizia Stradale
- Recovery fund: ecco i progetti di Solinas per la Sardegna
- ASL Sassari. Vaccinazione anti-Covid: terminata somministrazione prima dose in RSA e Case di riposo
- Sorpresi con 600grammi di cocaina: agli arresti due giovani di Sassari
- Finanziamento di 5 milioni di euro dal Ministero:Sassari mette mano al sistema delle valli cittadine