Covid-19. Dal Comune di Sorso parte il progetto “I giovani d’oggi”
L’Amministrazione comunale raccoglie il grido di aiuto delle comunità educanti, famiglia e scuola, che durante questo lungo periodo di emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus hanno sperimentato nuove problematiche comportamentali dei propri figli/alunni.
Soprattutto nella fascia d’età della preadolescenza (ragazzi che frequentano le scuole secondarie di primo grado) si registrano infatti stati di forte sofferenza e irritabilità che sfociano spesso in comportamenti aggressivi e violenti che le famiglie e gli insegnanti faticano a contenere.
“L’urgenza di reinventare contesti educativi efficaci in una situazione di piena emergenza – dichiara il Sindaco Fabrizio Demelas - ci ha indotto ad andare oltre i più consueti strumenti e ad elaborare nuove strategie di intervento. Abbiamo dunque pensato ad un progetto innovativo che grazie al lavoro di un’équipe formata da insegnanti e operatori sociali ha lo scopo di superare i limiti posti dalla chiusura dei tradizionali spazi di socializzazione per inventarne di nuovi, e quale luogo migliore se non scuola. Il Progetto porta il titolo “I giovani d’oggi” per indicare una categoria giovanile che ha subito pesantemente le conseguenze dell’emergenza Covid e che necessita di risposte operative straordinarie come straordinari sono i tempi che vivono oggi i nostri ragazzi. Due le linee operative di progetto: “L’Officina degli apprendimenti” e “Ri-mediamo”.
La prima prevede l’organizzazione di attività di dopo-scuola nei locali messi a disposizione dall’Istituto Comprensivo, individuati nella palestra e nella palestrina del plesso di Via Azuni. Le attività sono organizzate in “officine”, spazi di miglioramento della propria auto efficacia e autostima attraverso il recupero scolastico e spazi di sperimentazione e miglioramento dei comportamenti e degli stili relazionali secondo logiche di contaminazione positiva e inclusive attraverso il gioco e il movimento. Durante tali attività potrà essere prevista la presenza di “testimoni privilegiati” appartenenti all’ambiente del volontariato, della musica e dello sport della Comunità di Sorso, con lo scopo di stimolare i destinatari a conoscere e avvicinarsi a modelli aggregativi positivi e identificarsi con leadership positive e funzionali al proprio benessere e a quello del gruppo dei pari.
La seconda linea operativa prevede la creazione di un servizio nuovo, la Mediazione familiare, come processo collaborativo di risoluzione del conflitto, in cui le coppie, le famiglie e più in generale le relazioni tra genitori e figli, tra genitori e insegnanti, tra adolescenti e loro pari, sono assistite da un soggetto terzo imparziale, il Mediatore, allo scopo di favorire e migliorare la comunicazione in un momento storico in cui quest’ultima è diventata più difficoltosa e i conflitti si sono acuiti fino a raggiungere punti di non ritorno. L’aumento dei casi di femminicidio, di separazione, di bullismo, anche legato alle modalità relazionali social, inducono a ritenere necessaria, oggi più che mai, l’attivazione di un servizio di “supporto alla comunicazione” in grado di aumentare nelle persone la capacità di ascolto e di comprensione dei bisogni e delle ragioni dell’altro.
Il nuovo servizio prevede da un lato incontri tematici rivolti a genitori e insegnanti su temi e strategie di rilevanza cruciale, con focus sui disturbi dell’apprendimento, sui disturbi da deficit dell’attenzione o iperattività fino ad arrivare ai disturbi dell’alimentazione e alle difficoltà emotivo-relazionali, dall’altro incontri tematici rivolti a bambini e ragazzi, su temi di grande attualità, quali: il bullismo, i rischi nell’utilizzo della rete (cyberbullismo, pubblicazione di informazioni private, phishing), il riconoscimento e la gestione delle emozioni proprie e degli altri.
Soprattutto nella fascia d’età della preadolescenza (ragazzi che frequentano le scuole secondarie di primo grado) si registrano infatti stati di forte sofferenza e irritabilità che sfociano spesso in comportamenti aggressivi e violenti che le famiglie e gli insegnanti faticano a contenere.
“L’urgenza di reinventare contesti educativi efficaci in una situazione di piena emergenza – dichiara il Sindaco Fabrizio Demelas - ci ha indotto ad andare oltre i più consueti strumenti e ad elaborare nuove strategie di intervento. Abbiamo dunque pensato ad un progetto innovativo che grazie al lavoro di un’équipe formata da insegnanti e operatori sociali ha lo scopo di superare i limiti posti dalla chiusura dei tradizionali spazi di socializzazione per inventarne di nuovi, e quale luogo migliore se non scuola. Il Progetto porta il titolo “I giovani d’oggi” per indicare una categoria giovanile che ha subito pesantemente le conseguenze dell’emergenza Covid e che necessita di risposte operative straordinarie come straordinari sono i tempi che vivono oggi i nostri ragazzi. Due le linee operative di progetto: “L’Officina degli apprendimenti” e “Ri-mediamo”.
La prima prevede l’organizzazione di attività di dopo-scuola nei locali messi a disposizione dall’Istituto Comprensivo, individuati nella palestra e nella palestrina del plesso di Via Azuni. Le attività sono organizzate in “officine”, spazi di miglioramento della propria auto efficacia e autostima attraverso il recupero scolastico e spazi di sperimentazione e miglioramento dei comportamenti e degli stili relazionali secondo logiche di contaminazione positiva e inclusive attraverso il gioco e il movimento. Durante tali attività potrà essere prevista la presenza di “testimoni privilegiati” appartenenti all’ambiente del volontariato, della musica e dello sport della Comunità di Sorso, con lo scopo di stimolare i destinatari a conoscere e avvicinarsi a modelli aggregativi positivi e identificarsi con leadership positive e funzionali al proprio benessere e a quello del gruppo dei pari.
La seconda linea operativa prevede la creazione di un servizio nuovo, la Mediazione familiare, come processo collaborativo di risoluzione del conflitto, in cui le coppie, le famiglie e più in generale le relazioni tra genitori e figli, tra genitori e insegnanti, tra adolescenti e loro pari, sono assistite da un soggetto terzo imparziale, il Mediatore, allo scopo di favorire e migliorare la comunicazione in un momento storico in cui quest’ultima è diventata più difficoltosa e i conflitti si sono acuiti fino a raggiungere punti di non ritorno. L’aumento dei casi di femminicidio, di separazione, di bullismo, anche legato alle modalità relazionali social, inducono a ritenere necessaria, oggi più che mai, l’attivazione di un servizio di “supporto alla comunicazione” in grado di aumentare nelle persone la capacità di ascolto e di comprensione dei bisogni e delle ragioni dell’altro.
Il nuovo servizio prevede da un lato incontri tematici rivolti a genitori e insegnanti su temi e strategie di rilevanza cruciale, con focus sui disturbi dell’apprendimento, sui disturbi da deficit dell’attenzione o iperattività fino ad arrivare ai disturbi dell’alimentazione e alle difficoltà emotivo-relazionali, dall’altro incontri tematici rivolti a bambini e ragazzi, su temi di grande attualità, quali: il bullismo, i rischi nell’utilizzo della rete (cyberbullismo, pubblicazione di informazioni private, phishing), il riconoscimento e la gestione delle emozioni proprie e degli altri.
Allo stato attuale l’equipe operatori sociali/scuola sta lavorando alla composizione dei gruppi e alla programmazione delle attività per partire nei primi giorni del mese di marzo.
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