La Critical Mass va a Porto Torres
In ricordo del ciclista travolto e ucciso
Domani sarà deposto un cerchione sul luogo dell'incidente
Critical mass straordinaria (foto: SassariNotizie.com)
SASSARI. In bici fino a Porto Torres per ricordare il ciclista travolto e ucciso meno di una settimana fa. Un'iniziativa pacifica che esporterà la consueta Critical mass, la pedalata di sensibilizzazione dell'ultimo giovedì del mese, nel luogo dell'incidente. Le rivendicazioni del gruppo quelle di sempre, di chi sogna di poter utilizzare senza pericoli la bici come mezzo di trasporto individuale ed ecologico. Questo nonostante le difficoltà oggettive: l'assenza di piste ciclabili e la disattenzione degli automobilisti.
Per la Critical mass questo è il nono appuntamento, e sarà in trasferta. I ciclisti sassaresi andranno a Porto Torres domani: quelli più allenati faranno i 17 chilometri lungo la s.s. 131 che separano da Sassari in sella alle proprie bici. Gli altri porteranno, alla stessa ora, i mezzi sul treno. La partenza è prevista per le 18.30, a Porto Torres i ciclisti raggiungeranno il luogo dell'incidente mortale, in viale delle Vigne. Qui sarà deposto un cerchione di bicicletta in ricordo della vittima, poi si farà un giro in bici nella città insieme ai ciclisti della cittadina (per loro sarà la prima Critical mass). Durante la manifestazione i ciclisti di solito pedalano in mezzo al traffico lentamente, con tamburi e fischietti per essere, almeno una volta al mese, "meno invisibili".
L'iniziativa. I ciclisti della Critical mass rivendicano (anche in vista anche delle prossime elezioni amministrative) maggior attenzione per la mobilità sostenibile e per il mondo dei ciclisti. Tra le richieste ci sono la diminuzione, attraverso strategie e politiche, dell'inquinamento e del traffico, la diminuzione del traffico, dell’inquinamento atmosferico e degli incidenti causati dalle auto. Secondo i dati, riportati in una nota, ogni giorno in Italia viene ucciso un ciclista e 40 vengono feriti. Chiedono anche, ovviamente, la realizzazione di piste ciclabili cittadine e inter-cittadine, con il dirottamento del 15% dei fondi destinati alla mobilità.
Per la Critical mass questo è il nono appuntamento, e sarà in trasferta. I ciclisti sassaresi andranno a Porto Torres domani: quelli più allenati faranno i 17 chilometri lungo la s.s. 131 che separano da Sassari in sella alle proprie bici. Gli altri porteranno, alla stessa ora, i mezzi sul treno. La partenza è prevista per le 18.30, a Porto Torres i ciclisti raggiungeranno il luogo dell'incidente mortale, in viale delle Vigne. Qui sarà deposto un cerchione di bicicletta in ricordo della vittima, poi si farà un giro in bici nella città insieme ai ciclisti della cittadina (per loro sarà la prima Critical mass). Durante la manifestazione i ciclisti di solito pedalano in mezzo al traffico lentamente, con tamburi e fischietti per essere, almeno una volta al mese, "meno invisibili".
L'iniziativa. I ciclisti della Critical mass rivendicano (anche in vista anche delle prossime elezioni amministrative) maggior attenzione per la mobilità sostenibile e per il mondo dei ciclisti. Tra le richieste ci sono la diminuzione, attraverso strategie e politiche, dell'inquinamento e del traffico, la diminuzione del traffico, dell’inquinamento atmosferico e degli incidenti causati dalle auto. Secondo i dati, riportati in una nota, ogni giorno in Italia viene ucciso un ciclista e 40 vengono feriti. Chiedono anche, ovviamente, la realizzazione di piste ciclabili cittadine e inter-cittadine, con il dirottamento del 15% dei fondi destinati alla mobilità.
Anche a Porto Torres, come a Sassari, verranno appese pubblicamente alla porta del Comune le “12 richieste per una Mobilità eco-sostenibile” nella speranza - scrivono gli attivisti- «che i prossimi rappresentanti se ne facciano carico e investano sulla bici e non solo sulle auto».
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