"Rosa Zicchina e i suoi colera": esce domani il primo romanzodi Cosimo Filigheddu
Sassari. “Rosa Zicchina e i suoi colera” è il primo romanzo di Cosimo Filigheddu, in libreria da martedì 18 maggio 2021. Edito da Edes (Editrice Democratica Sarda), prefazione affidata alla storica Marisa Porcu Gaias e immagine di copertina realizzata da Francesca Cavazzuti , è un romanzo che danza elegante fra storia e realismo fantastico, che scorre lungo una scrittura scorrevole e moderna, che “parla” una lingua sapientemente arcaicizzante, un libro che avvince il lettore sino all’ultima pagina.
“Rosa Zicchina e i suoi colera”, è un omaggio al feuilleton, colmo di peripezie e vicissitudini a volte plausibili e altre persino magiche, che verso l’ottocentismo di questo particolare genere letterario ha un approccio giocosamente ostentato, tenendo in realtà i piedi ben piantati ai nostri tempi. Pagina dopo pagina ci si addentra nel vortice delle incredibili e pur credibilissime avventure di una donna sassarese che si intersecano alle altrettanto incredibili e pur reali avventure di una città (Sassari) che dal colera pre unitario del 1855 arriva al minaccioso colera post unitario del 1884.
Decine di personaggi interagiscono fra loro e agiscono sulla scena - alcuni decisamente noti se non altro perché i loro nomi sono scritti sulle targhe delle vie della città di Sassari - che intrecciano le loro vite a quella romanzesca di Rosa Zicchina, donna appassionata ma spietata sino al delitto, agnostica e insieme pervasa da profonda spiritualità, allevata in un sottano sordido e ora padrona di sapienza e ricchezze immense.
C’è la storia, frutto di puntigliose ricerche bibliografiche e archivistiche calci di portare anche alla scoperta di fatti e documenti inediti - ma non è un romanzo storico, come nelle Avvertenze prima dell’uso chiarisce lo stesso autore: “Io non voglio raccontare la storia di Sassari, di un po’ d’Italia e persino di un po’ di mondo, ma siccome ai personaggi accadono un sacco di cose in questi luoghi e in certi momenti, questa storia scorre insieme alla narrazione, perché ho badato che le loro avventure fossero plausibili, cioè senza improvvisi vicoli ciechi che dal punto di vista delle loro vicende personali potessero rendere invisibili quelle collettive”.
Cosimo Filigheddu è nato a Sassari nel 1951 e fa il giornalista dal 1973. Dopo un breve periodo all’Unione Sarda passa al quotidiano La Nuova Sardegna dove è stato cronista, responsabile della Cultura e capocronista. Sono state rappresentate numerose sue opere teatrali in Italiano e in Sassarese, quasi tutte dalla Compagnia Teatro Sassari, con cui intrattiene da anni un affettuoso rapporto di collaborazione. È appassionato di storia locale e con Edes ha pubblicato anche “Buttate giù quella chiesa”, la vera storia della demolizione della chiesa di Santa Caterina scritta insieme a Sandro Roggio. Fa parte della redazione di “SardegnaBlogger”, che ospita i suoi racconti e i suoi articoli di politica e costume. Questo è il suo primo romanzo pubblicato.
“Rosa Zicchina e i suoi colera”, è un omaggio al feuilleton, colmo di peripezie e vicissitudini a volte plausibili e altre persino magiche, che verso l’ottocentismo di questo particolare genere letterario ha un approccio giocosamente ostentato, tenendo in realtà i piedi ben piantati ai nostri tempi. Pagina dopo pagina ci si addentra nel vortice delle incredibili e pur credibilissime avventure di una donna sassarese che si intersecano alle altrettanto incredibili e pur reali avventure di una città (Sassari) che dal colera pre unitario del 1855 arriva al minaccioso colera post unitario del 1884.
Decine di personaggi interagiscono fra loro e agiscono sulla scena - alcuni decisamente noti se non altro perché i loro nomi sono scritti sulle targhe delle vie della città di Sassari - che intrecciano le loro vite a quella romanzesca di Rosa Zicchina, donna appassionata ma spietata sino al delitto, agnostica e insieme pervasa da profonda spiritualità, allevata in un sottano sordido e ora padrona di sapienza e ricchezze immense.
C’è la storia, frutto di puntigliose ricerche bibliografiche e archivistiche calci di portare anche alla scoperta di fatti e documenti inediti - ma non è un romanzo storico, come nelle Avvertenze prima dell’uso chiarisce lo stesso autore: “Io non voglio raccontare la storia di Sassari, di un po’ d’Italia e persino di un po’ di mondo, ma siccome ai personaggi accadono un sacco di cose in questi luoghi e in certi momenti, questa storia scorre insieme alla narrazione, perché ho badato che le loro avventure fossero plausibili, cioè senza improvvisi vicoli ciechi che dal punto di vista delle loro vicende personali potessero rendere invisibili quelle collettive”.
Cosimo Filigheddu è nato a Sassari nel 1951 e fa il giornalista dal 1973. Dopo un breve periodo all’Unione Sarda passa al quotidiano La Nuova Sardegna dove è stato cronista, responsabile della Cultura e capocronista. Sono state rappresentate numerose sue opere teatrali in Italiano e in Sassarese, quasi tutte dalla Compagnia Teatro Sassari, con cui intrattiene da anni un affettuoso rapporto di collaborazione. È appassionato di storia locale e con Edes ha pubblicato anche “Buttate giù quella chiesa”, la vera storia della demolizione della chiesa di Santa Caterina scritta insieme a Sandro Roggio. Fa parte della redazione di “SardegnaBlogger”, che ospita i suoi racconti e i suoi articoli di politica e costume. Questo è il suo primo romanzo pubblicato.
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