L’Acqua San Martino ritorna in tavola a Ferragosto: collaudati i nuovi impianti a tecnologia 4.0
L’acqua minerale di San Martino tornerà sulle tavole e nei locali dei sardi a partire da Ferragosto. L’azienda di Codrongianos sta infatti ultimando un processo di rinnovamento tecnologico senza precedenti che guarda con attenzione all’innovazione e alla sostenibilità.
Sono stati appena collaudati i nuovi impianti con tecnologia 4.0, risparmio di emissioni e produttività aumentata, che permettono di imbottigliare sia pet (in una versione tutta nuova con ben il 30 per cento di materiale riciclato trasparente ed ecologico) sia vetro, e a breve - primi in Sardegna, novità assoluta che proietterà la San Martino al massimo dell’innovazione tra le aziende del beverage - le lattine in alluminio, che aumenteranno la versatilità dei consumi nel pieno rispetto per l’ambiente.
«L’acqua è mancata su molte tavole, ne siamo consapevoli; in tanti ci scrivono e ci chiamano chiedendo spiegazioni. Per questo vogliamo fare chiarezza, raccontando dove stiamo andando e che stiamo tornando. Ogni rivoluzione ha le sue conseguenze e se tornassi indietro rifarei per l’azienda tutto quello che abbiamo deciso di fare. Lo dobbiamo a noi, alla nostra terra, ai nostri consumatori. Innovazione tecnologica e sostenibilità sono i due fari paralleli che ci hanno illuminato la strada in questi dodici mesi. Abbiamo uno stabilimento tutto nuovo, con nuovissimi impianti di imbottigliamento proiettati verso il futuro», dice Luca Simula, amministratore unico di San Martino.
E visto che si sta cambiando si rinnova anche la veste grafica, rossoblù perché la Sardegna è nel cuore più che mai. Il blu per San Martino rappresenta l’intensità della sua acqua, e il rosso la vulcanicità del sottosuolo in cui scorre a oltre mille metri sotto terra. Il marchio è rappresentato da un cavaliere stilizzato, con una scritta moderna che riprende un’etichetta degli anni Sessanta, epoca particolarmente positiva per la frizzante più amata dai sardi.
«L’unica cosa che non cambia, all’interno di un bacino acquifero di migliaia di ettari, in un’oasi verdissima di colline e pinete, è l’acqua – fanno sapere i produttori –. L’acqua che da migliaia di anni viene riconosciuta per i suoi pregiati minerali che le conferiscono gusto e qualità adatte al benessere fisico».
Sono stati appena collaudati i nuovi impianti con tecnologia 4.0, risparmio di emissioni e produttività aumentata, che permettono di imbottigliare sia pet (in una versione tutta nuova con ben il 30 per cento di materiale riciclato trasparente ed ecologico) sia vetro, e a breve - primi in Sardegna, novità assoluta che proietterà la San Martino al massimo dell’innovazione tra le aziende del beverage - le lattine in alluminio, che aumenteranno la versatilità dei consumi nel pieno rispetto per l’ambiente.
«L’acqua è mancata su molte tavole, ne siamo consapevoli; in tanti ci scrivono e ci chiamano chiedendo spiegazioni. Per questo vogliamo fare chiarezza, raccontando dove stiamo andando e che stiamo tornando. Ogni rivoluzione ha le sue conseguenze e se tornassi indietro rifarei per l’azienda tutto quello che abbiamo deciso di fare. Lo dobbiamo a noi, alla nostra terra, ai nostri consumatori. Innovazione tecnologica e sostenibilità sono i due fari paralleli che ci hanno illuminato la strada in questi dodici mesi. Abbiamo uno stabilimento tutto nuovo, con nuovissimi impianti di imbottigliamento proiettati verso il futuro», dice Luca Simula, amministratore unico di San Martino.
E visto che si sta cambiando si rinnova anche la veste grafica, rossoblù perché la Sardegna è nel cuore più che mai. Il blu per San Martino rappresenta l’intensità della sua acqua, e il rosso la vulcanicità del sottosuolo in cui scorre a oltre mille metri sotto terra. Il marchio è rappresentato da un cavaliere stilizzato, con una scritta moderna che riprende un’etichetta degli anni Sessanta, epoca particolarmente positiva per la frizzante più amata dai sardi.
«L’unica cosa che non cambia, all’interno di un bacino acquifero di migliaia di ettari, in un’oasi verdissima di colline e pinete, è l’acqua – fanno sapere i produttori –. L’acqua che da migliaia di anni viene riconosciuta per i suoi pregiati minerali che le conferiscono gusto e qualità adatte al benessere fisico».
Tra le novità recenti del Gruppo, anche il rilancio di Acqua Sandalia, l'effervescente mediominerale in versione lievemente frizzante, la cui mineralità si inserisce perfettamente tra San Martino e Giara, la naturale oligominerale tornata sul mercato un anno fa.
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