Il giro a nuoto intorno all'Asinara dell'algherese Livio Pomponi
Il giro a nuoto intorno all’Asinara entro 48 ore. Oltre 20 chilometri di bracciate al giorno per circumnavigare l’isola simbolo di libertà ritrovata, da carcere di massima sicurezza a Parco nazionale, e potenzialità da esprimere, raccontare, valorizzare e promuovere. Tutto per raccontare cosa significhi scegliere la Sardegna. Il countdown è partito: appena il meteo lo consentirà, Livio Pomponi – algherese, 35 anni, campione italiano juniores di nuoto – realizzerà un sogno seguibile su Instagram https://www.instagram.com/asinarastilelibero e Facebook https://www.facebook.com/Asinara-Stile-Libero-108853734869326. Il progetto coltivato per anni è a un passo: «raccontare la Sardegna come una scelta di libertà».
Dopo quindici anni a Roma, Livio è ritornato. Insegnante di sostegno a Olbia, vive ad Alghero e resta fedele a un’esclamazione fatta quando viveva nella capitale. «In Sardegna tornerei anche a nuoto», rispondeva a chi gli chiedeva se l’isola gli mancasse. Non sapendo più come spiegare come si possa lasciare Roma per la Sardegna, lo farà col suo modo di esprimersi: il nuoto, la prova fisica, il contatto con l’acqua, la sfida, l’unione con gli elementi naturali, parte integrante della quotidianità, quel mare che non marca una distanza ma estende lo spazio dell’esistenza.
«Tornerei anche a nuoto»: quella frase è stata a lungo una sfida non raccolta, una promessa non mantenuta. Oggi è il progetto “Asinara Stile Libero”, ossia «un’impresa sarda di sport e libertà», spiega lui, che con questa sfida vuole raccontare e promuovere la Sardegna, dove uno come lui può vivere secondo uno “Stile Libero”, appunto, come la scommessa che esalta l’isola, i suoi ritmi lenti, le sue routine indolenti e un ambiente che appaga mente e corpo. Soprattutto se il mare non è un limite, un confine che isola e allontana dal mondo, ma è parte del proprio spazio vitale.
Dopo quindici anni a Roma, Livio è ritornato. Insegnante di sostegno a Olbia, vive ad Alghero e resta fedele a un’esclamazione fatta quando viveva nella capitale. «In Sardegna tornerei anche a nuoto», rispondeva a chi gli chiedeva se l’isola gli mancasse. Non sapendo più come spiegare come si possa lasciare Roma per la Sardegna, lo farà col suo modo di esprimersi: il nuoto, la prova fisica, il contatto con l’acqua, la sfida, l’unione con gli elementi naturali, parte integrante della quotidianità, quel mare che non marca una distanza ma estende lo spazio dell’esistenza.
«Tornerei anche a nuoto»: quella frase è stata a lungo una sfida non raccolta, una promessa non mantenuta. Oggi è il progetto “Asinara Stile Libero”, ossia «un’impresa sarda di sport e libertà», spiega lui, che con questa sfida vuole raccontare e promuovere la Sardegna, dove uno come lui può vivere secondo uno “Stile Libero”, appunto, come la scommessa che esalta l’isola, i suoi ritmi lenti, le sue routine indolenti e un ambiente che appaga mente e corpo. Soprattutto se il mare non è un limite, un confine che isola e allontana dal mondo, ma è parte del proprio spazio vitale.
Grazie all’organizzazione dell’associazione culturale Bulls and Buffaloes, al team logistico, allo staff tecnico che ne ha seguito la preparazione, al sostegno di Comune di Porto Torres e Parco nazionale dell’Asinara, ai partner privati, in primis Galleria d’arte aA29 project room e Accademia Olearia, Livio girerà intorno all’Asinara a nuoto entro due giorni. Perché l’Asinara? «Perché è uno stato d’animo, simile al bisogno di vivere a “Stile Libero”», dice Livio. «La pandemia ha aggravato il senso di isolamento dei sardi – prosegue – vorrei che anche con la mia piccola impresa si diffondesse la consapevolezza che la Sardegna è un mare di opportunità, che vale la pena lasciare tutto e raccoglierne la sfida, anche a nuoto». Quando il vento lo permetterà, mostrerà l’isola dalla sua prospettiva privilegiata. «Ognuno può essere ambasciatore a suo modo della Sardegna – conclude – io lo faccio realizzando la sfida iniziata quando ho scelto di vivere a Stile Libero».
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