Festa della Guardia di Finanza, Solinas ricorda i caduti sardi
Esempi di altruismo, generosità, dedizione al proprio dovere. Con queste parole il Presidente della Regione Christian Solinas ha reso omaggio ai caduti sardi della Guardia di Finanza, che sono stati ricordati oggi, nella festa di San Matteo apostolo Patrono del Corpo, nella sede del Comando Regionale a Cagliari.
La storia d’Italia, ha detto il Presidente Solinas, è costellata dall’esempio luminoso dei tanti giovani sardi che con le loro divise, nei vari reparti delle Forze Armate e delle Forze dell’ordine, hanno sacrificato la propria vita per il bene comune, per la difesa dell’Italia, per portare pace e democrazia in luoghi martoriati dalla guerra, per affermare all’interno dei nostri confini i valori della libertà, della democrazia, del vivere civile. Un sacrificio che ha consentito di salvare molte altre vite umane, di affermare la legalità, di combattere il crimine.
Tra questi esempi di eroismo e generosità spiccano quelli dei militari della Guardia di Finanza, antico e glorioso corpo di polizia ad ordinamento militare, particolarmente legato alla Sardegna e caro a tutti i sardi.
La Guardia di Finanza, ha detto il Presidente, si è distinta in tutte le fasi della storia d’Italia, anche durante le guerre mondiali, così come nella liberazione, prestando aiuto a molti ebrei perseguitati, e nel dopoguerra. Molte le vittime delle Fiamme Gialle anche nella persecuzione attuata contro gli italiani nella ex Jugoslavia ad opera dei comunisti di Tito, che gettarono nelle foibe molti militari italiani; molte le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Tanti finanzieri sardi hanno dato la vita per testimoniare la propria fedeltà alla missione assegnatagli.
Come Salvatore Cabitta di Portotorres, Martino Cossu di Luogosanto, Raimondo Falqui di Lula, Giovanni Gavino Tolis, di Chiaramonti, morto di stendi nel Campo di Sterminio di Mauthausen, dove era stato rinchiuso per avere dato sostegno ai partigiani, Bachisio Mastinu di Bolotana, Finanziere e Agente Segreto al servizio della Resistenza.
Sono solo alcuni dei nomi dei Finanzieri sardi che hanno dato la vita nell’adempimento del proprio dovere, lasciando ai posteri, ha detto il Presidente, un fulgido esempio di eroismo, di generosità, di dedizione assoluta alla divisa e ai valori immortali che essa rappresenta.
Dei tanti esempi encomiabili che ci giungono dalla Guardia di Finanza, nella lotta al crimine in vari settori, per garantire ai cittadini legalità e serenità, ci racconta invece quotidianamente la cronaca, che vede impegnate le fiamme gialle in ogni angolo della nostra Sardegna, in terra e in mare, nelle funzioni di polizia economico-finanziaria e di polizia giudiziaria finalizzate alla repressione del contrabbando, la lotta all'evasione fiscale, al traffico di sostanze stupefacenti, repressione e contrasto del crimine organizzato, riciclaggio del denaro, la lotta al finanziamento al terrorismo e il mantenimento dell'ordine pubblico .
Alla gratitudine che i nostri cittadini nutrono per il vostro prestigioso Corpo, voglio oggi aggiungere, ha concluso il Presidente Solinas, anche la mia personale e quella della Giunta Regionale che guido, nell’auspicio di una sempre maggiore e proficua collaborazione tra Istituzioni che è il presupposto del conseguimento del bene comune.
La storia d’Italia, ha detto il Presidente Solinas, è costellata dall’esempio luminoso dei tanti giovani sardi che con le loro divise, nei vari reparti delle Forze Armate e delle Forze dell’ordine, hanno sacrificato la propria vita per il bene comune, per la difesa dell’Italia, per portare pace e democrazia in luoghi martoriati dalla guerra, per affermare all’interno dei nostri confini i valori della libertà, della democrazia, del vivere civile. Un sacrificio che ha consentito di salvare molte altre vite umane, di affermare la legalità, di combattere il crimine.
Tra questi esempi di eroismo e generosità spiccano quelli dei militari della Guardia di Finanza, antico e glorioso corpo di polizia ad ordinamento militare, particolarmente legato alla Sardegna e caro a tutti i sardi.
La Guardia di Finanza, ha detto il Presidente, si è distinta in tutte le fasi della storia d’Italia, anche durante le guerre mondiali, così come nella liberazione, prestando aiuto a molti ebrei perseguitati, e nel dopoguerra. Molte le vittime delle Fiamme Gialle anche nella persecuzione attuata contro gli italiani nella ex Jugoslavia ad opera dei comunisti di Tito, che gettarono nelle foibe molti militari italiani; molte le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Tanti finanzieri sardi hanno dato la vita per testimoniare la propria fedeltà alla missione assegnatagli.
Come Salvatore Cabitta di Portotorres, Martino Cossu di Luogosanto, Raimondo Falqui di Lula, Giovanni Gavino Tolis, di Chiaramonti, morto di stendi nel Campo di Sterminio di Mauthausen, dove era stato rinchiuso per avere dato sostegno ai partigiani, Bachisio Mastinu di Bolotana, Finanziere e Agente Segreto al servizio della Resistenza.
Sono solo alcuni dei nomi dei Finanzieri sardi che hanno dato la vita nell’adempimento del proprio dovere, lasciando ai posteri, ha detto il Presidente, un fulgido esempio di eroismo, di generosità, di dedizione assoluta alla divisa e ai valori immortali che essa rappresenta.
Dei tanti esempi encomiabili che ci giungono dalla Guardia di Finanza, nella lotta al crimine in vari settori, per garantire ai cittadini legalità e serenità, ci racconta invece quotidianamente la cronaca, che vede impegnate le fiamme gialle in ogni angolo della nostra Sardegna, in terra e in mare, nelle funzioni di polizia economico-finanziaria e di polizia giudiziaria finalizzate alla repressione del contrabbando, la lotta all'evasione fiscale, al traffico di sostanze stupefacenti, repressione e contrasto del crimine organizzato, riciclaggio del denaro, la lotta al finanziamento al terrorismo e il mantenimento dell'ordine pubblico .
Alla gratitudine che i nostri cittadini nutrono per il vostro prestigioso Corpo, voglio oggi aggiungere, ha concluso il Presidente Solinas, anche la mia personale e quella della Giunta Regionale che guido, nell’auspicio di una sempre maggiore e proficua collaborazione tra Istituzioni che è il presupposto del conseguimento del bene comune.
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