Sassari, chiusura del Reparto di Cardiochirurgia, Desirè Manca: "Segnali di allarme ignorati"
Sassari. La consigliera Desirè Manca interviene sulla questione relativa alla chiusura del Reparto di Cardiochirurgia dell'AOU di Sassari: “Tutti i segnali di un imminente collasso sono stati ignorati. I campanelli di allarme hanno suonato quotidianamente. Gli appelli, disperati, per scongiurare la chiusura del Reparto di Cardiochirurgia di Sassari non sono stati ascoltati. I fondi stanziati per il potenziamento della pianta organica della Cardiochirurgia dell’AOU non sono mai giunti a destinazione. Che fine hanno fatto?”
“Da inizio legislatura a oggi – ricorda Desirè Manca – ho presentato svariati atti per portare all’attenzione della Regione una situazione disperata: un reparto costantemente a rischio chiusura, costretto ad andare avanti con una pianta organica di dimensioni totalmente inadeguate al fabbisogno di un territorio così vasto come quello del Nord Sardegna che conta circa 350 interventi l’anno”.
“Ho presentato due mozioni, diverse interrogazioni, richieste di audizioni dei vertici dell’ospedale. Non solo: il Consiglio regionale ha approvato un emendamento di sintesi che stanziava un milione di euro per la Cardiochirurgia. Il 29 febbraio 2020 – prosegue – la Commissione Sanità ha approvato una risoluzione che prometteva di stanziare un milione di euro per il potenziamento della Cardiochirurgia. Un anno dopo, a febbraio 2021, il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno presentato dalla sottoscritta che impegna il Presidente della Regione e la Giunta ad adottare tutte le misure necessarie a consentire alla Cardiochirurgia dell'AOU di Sassari di operare al meglio, dotandola di tutte le risorse umane, economiche e strumentali necessarie. Che fine hanno fatto i fondi?”
Questo l’intervento della consigliera regionale del M5s Desirè Manca alla luce della notizia della sospensione di tutti gli interventi e del necessario trasferimento dei ricoverati in Cardiochirurgia da Sassari a Cagliari.
“Oggi apprendiamo che i pazienti malati di cuore con le vite appese a un filo dovranno essere trasferiti al Brotzu di Cagliari in elisoccorso perché il reparto è stato chiuso per mancanza di medici. Un fatto gravissimo che sancisce il fallimento dell’Assessorato alla Sanità regionale. Non consentiremo i viaggi della speranza. Pretendiamo una soluzione immediata per un corretto ed efficiente funzionamento di un reparto fondamentale per il territorio”.
“Da inizio legislatura a oggi – ricorda Desirè Manca – ho presentato svariati atti per portare all’attenzione della Regione una situazione disperata: un reparto costantemente a rischio chiusura, costretto ad andare avanti con una pianta organica di dimensioni totalmente inadeguate al fabbisogno di un territorio così vasto come quello del Nord Sardegna che conta circa 350 interventi l’anno”.
“Ho presentato due mozioni, diverse interrogazioni, richieste di audizioni dei vertici dell’ospedale. Non solo: il Consiglio regionale ha approvato un emendamento di sintesi che stanziava un milione di euro per la Cardiochirurgia. Il 29 febbraio 2020 – prosegue – la Commissione Sanità ha approvato una risoluzione che prometteva di stanziare un milione di euro per il potenziamento della Cardiochirurgia. Un anno dopo, a febbraio 2021, il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno presentato dalla sottoscritta che impegna il Presidente della Regione e la Giunta ad adottare tutte le misure necessarie a consentire alla Cardiochirurgia dell'AOU di Sassari di operare al meglio, dotandola di tutte le risorse umane, economiche e strumentali necessarie. Che fine hanno fatto i fondi?”
Questo l’intervento della consigliera regionale del M5s Desirè Manca alla luce della notizia della sospensione di tutti gli interventi e del necessario trasferimento dei ricoverati in Cardiochirurgia da Sassari a Cagliari.
“Oggi apprendiamo che i pazienti malati di cuore con le vite appese a un filo dovranno essere trasferiti al Brotzu di Cagliari in elisoccorso perché il reparto è stato chiuso per mancanza di medici. Un fatto gravissimo che sancisce il fallimento dell’Assessorato alla Sanità regionale. Non consentiremo i viaggi della speranza. Pretendiamo una soluzione immediata per un corretto ed efficiente funzionamento di un reparto fondamentale per il territorio”.
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