Lingua sarda. Tutele delle minoranze storiche. Approvate linee guida di finanziamento per il 2022
Per la tutela delle minoranze linguistiche storiche sono state approvate le linee guida per l’annualità 2022. L’intervento, proposto dall’assessore regionale alla Cultura, Andrea Biancareddu, prevede un finanziamento per la lingua sarda di 1 milione e 186 mila euro di assegnazioni statali per il sardo, con oltre 55 mila euro destinati al catalano di Alghero, mentre, prioritariamente per il gallurese, sassarese, e tabarchino vengono stanziati 120 mila euro di fondi regionali. Le risorse saranno assegnate mediante avviso pubblico a Enti locali, Camere di Commercio e Aziende Sanitarie della Sardegna.
“All’interno della disciplina della politica linguistica regionale – sosttolinea Biancareddu - le Autonomie locali, le Camere di commercio e le aziende sanitarie possono presentare alla Regione progetti, anche a carattere culturale che, nel rispetto della legge sulla lingua sarda, prevedano di realizzare a livello locale ulteriori gradi di tutela, valorizzazione e diffusione delle lingue delle minoranze storiche. Inoltre nel corso degli ultimi anni, la Regione ha garantito la presenza di Sportelli linguistici in moltissimi Comuni e territori della Sardegna, grazie all'utilizzo delle assegnazioni statali, integrate con fondi regionali, sostenendo l'occupazione e l'erogazione di servizi linguistici alla comunità.”
In relazione ai fondi per il 2022, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DAR), ha stabilito la somma destinata alla Regione Sardegna.
Nella programmazione dei fondi, si intende privilegiare l’attività degli Sportelli linguistici operanti con il sistema del “Front Office”, ovvero che curino il rapporto diretto col pubblico, riducendo l’attività di traduzione degli atti amministrativi/politici dell’Ente.
Si intendono anche valorizzare tutte quelle attività di animazione culturale che siano in grado di arrivare direttamente alla popolazione come la realizzazione di brochure culturali o turistiche, laboratori e iniziative nei siti archeologici, nei musei e nei parchi, visite guidate nei luoghi della cultura in lingua minoritaria. Presentazione di libri e animazione linguistica presso ludoteche e biblioteche comunali, prodotti di comunicazione e valorizzazione della lingua e della letteratura in lingua, animazione linguistica e tutoraggio nelle scuole di ogni ordine e grado.
“All’interno della disciplina della politica linguistica regionale – sosttolinea Biancareddu - le Autonomie locali, le Camere di commercio e le aziende sanitarie possono presentare alla Regione progetti, anche a carattere culturale che, nel rispetto della legge sulla lingua sarda, prevedano di realizzare a livello locale ulteriori gradi di tutela, valorizzazione e diffusione delle lingue delle minoranze storiche. Inoltre nel corso degli ultimi anni, la Regione ha garantito la presenza di Sportelli linguistici in moltissimi Comuni e territori della Sardegna, grazie all'utilizzo delle assegnazioni statali, integrate con fondi regionali, sostenendo l'occupazione e l'erogazione di servizi linguistici alla comunità.”
In relazione ai fondi per il 2022, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DAR), ha stabilito la somma destinata alla Regione Sardegna.
I progetti, di durata annuale, dovranno quindi riguardare l'attivazione di Sportelli linguistici, per la formazione linguistica e per progetti culturali presentati da aggregazioni di almeno 5 mila abitanti.
Si intende in questo modo rafforzare il ruolo degli sportelli come presidi territoriali con funzioni di promozione del sardo nella Pubblica Amministrazione e di sensibilizzazione della popolazione con conseguente rafforzamento dello status linguistico.
Dovrà essere utilizzato inoltre personale in possesso di comprovate competenze specifiche nell’uso delle lingue ammesse a tutela, oltre che garantito il supporto alla comunicazione istituzionale e all’attività di promozione anche attraverso la creazione di siti web plurilingue.
Nella programmazione dei fondi, si intende privilegiare l’attività degli Sportelli linguistici operanti con il sistema del “Front Office”, ovvero che curino il rapporto diretto col pubblico, riducendo l’attività di traduzione degli atti amministrativi/politici dell’Ente.
Si intendono anche valorizzare tutte quelle attività di animazione culturale che siano in grado di arrivare direttamente alla popolazione come la realizzazione di brochure culturali o turistiche, laboratori e iniziative nei siti archeologici, nei musei e nei parchi, visite guidate nei luoghi della cultura in lingua minoritaria. Presentazione di libri e animazione linguistica presso ludoteche e biblioteche comunali, prodotti di comunicazione e valorizzazione della lingua e della letteratura in lingua, animazione linguistica e tutoraggio nelle scuole di ogni ordine e grado.
Particolare attenzione verrà inoltre rivolta alla collaborazione con le imprese del territorio per la presentazione, l’etichettatura e la vendita di prodotti delle tipicità gastronomiche della Sardegna in lingua minoritaria e la promozione delle attività economiche della Sardegna con laboratori e visite in lingua minoritaria.
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