Altre due querele per truffa
nei confronti di un oculista sassarese
Il presidente dell'Ordine dei medici: «Finché non c'è una sentenza o una confessione noi non possiamo fare nulla»
foto archivio (foto: SassariNotizie.com)
SASSARI. Ancora problemi legali per un oculista sassarese, accusato da due pazienti di averli truffati.
Secondo le querele depositate dai due, un uomo e una donna di 43 e 24 anni, il chirurgo, P. G. di 59 anni, agli inizi di quest'anno aveva stabilito che entrambi dovessero essere sottoposti a un intervento. I due pazienti, infatti, erano miopi e per risolvere il problema si sarebbe dovuto procedere con la tecnica laser.
Già durante la prima visita, sempre secondo il racconto delle vittime, avevano depositato un acconto della somma pattuita: 2mila euro per la donna e 1800 per l'uomo.
Alcuni giorni dopo i due erano andati nello studio privato dell'oculista per essere sottoposti all'intervento. Lo specialista li ha visitati, ha messo alcune gocce di collirio a entrambi, applicato un divaricatore e, attraverso uno strumento, ha chiesto loro di osservare una luce. Trascorsi circa dieci o quindici minuti il medico ha comunicato loro che l'intervento era «perfettamente riuscito». Ai pazienti è stato quindi prescritto di portare per alcuni giorni delle lenti a contatto e sono state programmate le successive visite di controllo.
Trascorse alcune settimane, le persone operate hanno notato che non si era verificato nessun sostanziale miglioramento della loro vista.
Nel frattempo hanno saputo dai media e dalla trasmissione televisiva “Mi manda Rai Tre”, andata in onda nel marzo scorso, che un’altra donna di Sassari aveva pagato al predetto medico 2000 euro per un intervento mai eseguito; pertanto hanno cominciato a nutrire il ragionevole sospetto di essere stati anche loro vittime di un analogo raggiro.
I due si sono fatti visitare allora anche da altri specialisti che hanno confermato il sospetto: nessun intervento era mai stato eseguito. Di fronte alle rimostranze delle ignare vittime, il medico autore del raggiro si è impegnato a restituire loro i soldi o, in alternativa, a eseguire l'intervento a Cagliari. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte della Polizia per verificare se altri pazienti abbiano subito analoghi raggiri.
L'Ordine dei medici. L'oculista è sottoposto a un processo penale. Anche l'Ordine dei medici si è mosso per cercare di fare chiarezza sulla vicenda. Ha infatti chiamato e ascoltato sia lo specialista che la prima vittima. «Le due testimonianze hanno lo stesso valore e in Italia si è innocenti fino a condanna definitiva. - spiega Agostino Sussarellu, presidente dell'Ordine dei medici di Sassari - L'Ordine non prevede la possibilità di sospendere o procedere in altro modo contro un medico che non sia stato condannato o non abbia confessato.»
Il presidente dell'Ordine aggiunge inoltre che non era a conoscenza di queste nuove querele e che esamineranno anche questi casi.
Secondo le querele depositate dai due, un uomo e una donna di 43 e 24 anni, il chirurgo, P. G. di 59 anni, agli inizi di quest'anno aveva stabilito che entrambi dovessero essere sottoposti a un intervento. I due pazienti, infatti, erano miopi e per risolvere il problema si sarebbe dovuto procedere con la tecnica laser.
Già durante la prima visita, sempre secondo il racconto delle vittime, avevano depositato un acconto della somma pattuita: 2mila euro per la donna e 1800 per l'uomo.
Alcuni giorni dopo i due erano andati nello studio privato dell'oculista per essere sottoposti all'intervento. Lo specialista li ha visitati, ha messo alcune gocce di collirio a entrambi, applicato un divaricatore e, attraverso uno strumento, ha chiesto loro di osservare una luce. Trascorsi circa dieci o quindici minuti il medico ha comunicato loro che l'intervento era «perfettamente riuscito». Ai pazienti è stato quindi prescritto di portare per alcuni giorni delle lenti a contatto e sono state programmate le successive visite di controllo.
Trascorse alcune settimane, le persone operate hanno notato che non si era verificato nessun sostanziale miglioramento della loro vista.
Nel frattempo hanno saputo dai media e dalla trasmissione televisiva “Mi manda Rai Tre”, andata in onda nel marzo scorso, che un’altra donna di Sassari aveva pagato al predetto medico 2000 euro per un intervento mai eseguito; pertanto hanno cominciato a nutrire il ragionevole sospetto di essere stati anche loro vittime di un analogo raggiro.
I due si sono fatti visitare allora anche da altri specialisti che hanno confermato il sospetto: nessun intervento era mai stato eseguito. Di fronte alle rimostranze delle ignare vittime, il medico autore del raggiro si è impegnato a restituire loro i soldi o, in alternativa, a eseguire l'intervento a Cagliari. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte della Polizia per verificare se altri pazienti abbiano subito analoghi raggiri.
L'Ordine dei medici. L'oculista è sottoposto a un processo penale. Anche l'Ordine dei medici si è mosso per cercare di fare chiarezza sulla vicenda. Ha infatti chiamato e ascoltato sia lo specialista che la prima vittima. «Le due testimonianze hanno lo stesso valore e in Italia si è innocenti fino a condanna definitiva. - spiega Agostino Sussarellu, presidente dell'Ordine dei medici di Sassari - L'Ordine non prevede la possibilità di sospendere o procedere in altro modo contro un medico che non sia stato condannato o non abbia confessato.»
Il presidente dell'Ordine aggiunge inoltre che non era a conoscenza di queste nuove querele e che esamineranno anche questi casi.
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