Emergenza Sanità, il Comitato a Ozieri
cerca un fronte comune
con tutti i presidi a rischio
Continua la mobilitazione cittadina e di tutto il territorio
di Grazia Sini
(foto: Comitato "Salviamo l'ospedale di Ozieri")
OZIERI. Il Comitato cittadino non molla, anzi: ora punta a un fronte comune con le altre realtà della sanità a rischio nel territorio. Ieri l’assemblea «è stata un successo» racconta Patrizia Bua del Comitato. Durante la riunione i membri di "Salviamo l'ospedale di Ozieri" hanno anche presentato il documento scritto da loro in questi giorni.
«C’è stato un boom di richieste di moduli per firmare la petizione. Vogliamo arrivare almeno a 10mila, ma se riuscissimo a coinvolgere anche Thiesi e altri centri dove i presidi ospedalieri sono a rischio, potremmo anche puntare a 30mila. Abbiamo provato a contattarli tramite facebook, aspettiamo risposte». E proprio sul social network nel gruppo fondato dal Comitato “Salviamo l’ospedale di Ozieri” si leggono testimonianze di persone che raccontano come il presidio, e soprattutto il Pronto soccorso, abbia salvato loro la vita: «Io ho avuto una crisi allergica mentre ero in vacanza a Nughedu S. Nicolò nel 1988, se non ci fosse stato il Pronto soccorso di Ozieri, sarei arrivata fino a Sassari?» scrive uno. «Ieri sera mio figlio ha avuto uno shok allergico, le cure prestategli al pronto soccorso di Ozieri sono state tempestive e professionali, ora è ricoverato in pediatria, quella che si vorrebbe chiudere (stamattina era piena zeppa di bambini da curare!!!) medici e paramedici lo stanno accudendo con grande competenza e dolcezza» fa eco un’altra. Perché, come sottolineano nel Comitato, questa non è una lotta di un partito o di un sindacato, ma di tutte le persone, perché «siamo tutti potenziali pazienti».
A questo proposito Patrizia Bua ha elencato i partecipanti dell'assemblea di ieri: «Sono intervenuti il sindaco di Bono, la Cgil, il vescovo tramite don Sanciu, il vicesindaco di Nughedu San Nicolò e il sindaco di Ozieri» e ha sottolineato che «per quanto riguarda altri sindacati o forze politiche noi non sappiamo se ci fossero o meno. Possiamo solo dire che non hanno parlato. Ma ripeto ancora una volta che il Comitato è aperto a tutti, apolitico e apartitico e che tutti sono i ben venuti». Prova ne è che sono arrivati su facebook messaggi sia da Paola Rais di “La Destra” sia da Maurizio Era del Partito democratico di Illorai.
Ora si dovrà a spettare il 15, data di scadenza del documento firmato dal sindaco di Ozieri in cui sono elencate tutte le criticità dell’ospedale Segni e le richieste che vengono fatte all’Azienda sanitaria locale. A quel punto si deciderà se è arrivato il momento di noleggiare i pullman per andare fino a Cagliari. Il 25, in ogni caso, ci sarà la resa dei conti della raccolta delle firme che sarà spedita all’assessore alla Sanità, Antonello Liori.
«C’è stato un boom di richieste di moduli per firmare la petizione. Vogliamo arrivare almeno a 10mila, ma se riuscissimo a coinvolgere anche Thiesi e altri centri dove i presidi ospedalieri sono a rischio, potremmo anche puntare a 30mila. Abbiamo provato a contattarli tramite facebook, aspettiamo risposte». E proprio sul social network nel gruppo fondato dal Comitato “Salviamo l’ospedale di Ozieri” si leggono testimonianze di persone che raccontano come il presidio, e soprattutto il Pronto soccorso, abbia salvato loro la vita: «Io ho avuto una crisi allergica mentre ero in vacanza a Nughedu S. Nicolò nel 1988, se non ci fosse stato il Pronto soccorso di Ozieri, sarei arrivata fino a Sassari?» scrive uno. «Ieri sera mio figlio ha avuto uno shok allergico, le cure prestategli al pronto soccorso di Ozieri sono state tempestive e professionali, ora è ricoverato in pediatria, quella che si vorrebbe chiudere (stamattina era piena zeppa di bambini da curare!!!) medici e paramedici lo stanno accudendo con grande competenza e dolcezza» fa eco un’altra. Perché, come sottolineano nel Comitato, questa non è una lotta di un partito o di un sindacato, ma di tutte le persone, perché «siamo tutti potenziali pazienti».
A questo proposito Patrizia Bua ha elencato i partecipanti dell'assemblea di ieri: «Sono intervenuti il sindaco di Bono, la Cgil, il vescovo tramite don Sanciu, il vicesindaco di Nughedu San Nicolò e il sindaco di Ozieri» e ha sottolineato che «per quanto riguarda altri sindacati o forze politiche noi non sappiamo se ci fossero o meno. Possiamo solo dire che non hanno parlato. Ma ripeto ancora una volta che il Comitato è aperto a tutti, apolitico e apartitico e che tutti sono i ben venuti». Prova ne è che sono arrivati su facebook messaggi sia da Paola Rais di “La Destra” sia da Maurizio Era del Partito democratico di Illorai.
Ora si dovrà a spettare il 15, data di scadenza del documento firmato dal sindaco di Ozieri in cui sono elencate tutte le criticità dell’ospedale Segni e le richieste che vengono fatte all’Azienda sanitaria locale. A quel punto si deciderà se è arrivato il momento di noleggiare i pullman per andare fino a Cagliari. Il 25, in ogni caso, ci sarà la resa dei conti della raccolta delle firme che sarà spedita all’assessore alla Sanità, Antonello Liori.
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