BASKET
Dinamo, nel dietro le quinte
la gioia dei soci "silenziosi"
di Daniele Giola
SASSARI. Su di loro i riflettori delle cronache sportive si sono accesi soltanto a intermittenza. Ma senza di loro, con tutta probabilità, la seria A avrebbe ancora oggi i contorni di un sogno irraggiungibile. Sono i soci "silenziosi" della Dinamo, imprenditori che con il loro prezioso contributo economico e umano hanno dato sostanza all'impresa storica di Vanuzzo e compagni.
Natale Stangoni è dal 2005 il vicepresidente dei biancoblù. Naturalmente c'era anche lui al PalaSerradimigni, domenica, a esultare come un ultrà scatenato per la storica promozione in seria A della Dinamo.
"E' stata una gioia immensa - ha detto -, un traguardo straordinario per una famiglia (il Cda ndr) che ha trovato in Luciano Mele un grandissimo presidente e in Pinuccio Mele un fuoriclasse come socio, ma soprattutto come direttore generale".
Una felicità indescrivibile, voluta con tutte le forze anche dagli altri soci: Francesco Carboni, Giulio Delitala, Salvatore Matta, Gian Nicola Montalbano, Roberto Oronti, Paolo Porqueddu, Stefano Sardara ed Ezio Terzitta. Assolutamente infondate, quindi, le ipotesi che indicavano la società contraria a una promozione per i costi esorbitanti della serie A: almeno 4/ 4,5 milioni di euro per un campionato dignitoso.
"Non fa parte della nostra concezione dello sport - ha spiegato Stangoni -, come imprenditori abbiamo scelto di affrontare questa avventura senza fini di lucro per raggiungere traguardi importanti dal punto di vista sportivo, sociale e di ricaduta in termini economici sul territorio".
Smaltita l'adrenalina per un'impresa storica, resta aperta la questione legata a eventuali sponsorizzazioni più "corpose" per il prossimo anno. La gioia c'è e resta, ma è gia tempo di far quadrare i conti.
"Con il Banco di Sardegna ci incontreremo presto, la Serie A è una vetrina straordinaria, un'occasione imperdibile. Già quest'anno - ha concluso Stangoni - il Banco di Sardegna ha avuto un ritorno pubblicitario sette volte superiore rispetto a quanto investito. Figuriamoci nella massima serie".
Natale Stangoni è dal 2005 il vicepresidente dei biancoblù. Naturalmente c'era anche lui al PalaSerradimigni, domenica, a esultare come un ultrà scatenato per la storica promozione in seria A della Dinamo.
"E' stata una gioia immensa - ha detto -, un traguardo straordinario per una famiglia (il Cda ndr) che ha trovato in Luciano Mele un grandissimo presidente e in Pinuccio Mele un fuoriclasse come socio, ma soprattutto come direttore generale".
Una felicità indescrivibile, voluta con tutte le forze anche dagli altri soci: Francesco Carboni, Giulio Delitala, Salvatore Matta, Gian Nicola Montalbano, Roberto Oronti, Paolo Porqueddu, Stefano Sardara ed Ezio Terzitta. Assolutamente infondate, quindi, le ipotesi che indicavano la società contraria a una promozione per i costi esorbitanti della serie A: almeno 4/ 4,5 milioni di euro per un campionato dignitoso.
"Non fa parte della nostra concezione dello sport - ha spiegato Stangoni -, come imprenditori abbiamo scelto di affrontare questa avventura senza fini di lucro per raggiungere traguardi importanti dal punto di vista sportivo, sociale e di ricaduta in termini economici sul territorio".
Smaltita l'adrenalina per un'impresa storica, resta aperta la questione legata a eventuali sponsorizzazioni più "corpose" per il prossimo anno. La gioia c'è e resta, ma è gia tempo di far quadrare i conti.
"Con il Banco di Sardegna ci incontreremo presto, la Serie A è una vetrina straordinaria, un'occasione imperdibile. Già quest'anno - ha concluso Stangoni - il Banco di Sardegna ha avuto un ritorno pubblicitario sette volte superiore rispetto a quanto investito. Figuriamoci nella massima serie".
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