sanità
L'Aou e i problemi da affrontare:
il più grave resta il Materno-Infantile
Una sala operatoria (foto: SassariNotizie.com)
SASSARI. Prosegue l’attività di confronto avviato dalla Commissione Speciale Sanità della Provincia di Sassari sul tema della Sanità nel territorio di riferimento dell’ente locale. Dopo la Asl, è stata la volta dei responsabili dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, Alessandro Cattani direttore generale, Francesco Tanda direttore sanitario e Lorenzo Moretti direttore amministrativo. L’incontro ha consentito di analizzare la situazione attuale e soprattutto i problemi dell’Aou: strutture edilizie inadeguate, apparecchiature diagnostiche obsolete, piante organiche da adeguare, atto aziendale da adottare. Una particolare attenzione è stata rivolta al problema più grave dell’Azienda: il Materno-Infantile.
Lo stesso direttore generale Cattani ha sottolineato di aver ereditato criticità strutturali, organizzative e tecnologiche alle quali sta iniziando a dare risposte e soluzioni anche con interventi di piccola e media entità sino ad arrivare alla programmazione di nuove strutture per i reparti che, più di altri, versano in condizioni non accettabili. La disponibilità di circa 2 milioni di euro per ristrutturare il Materno-Infantile consentiranno di dare una prima risposta a una situazione ormai intollerabile. Il direttore Cattani ha informato la Commissione che l’azienda è in attesa che la Corte dei Conti esprima il proprio nulla osta sui 95 milioni di euro stanziati dal CIPE per realizzare le nuove stecche a valle di viale S. Pietro che consentirebbero nell’arco di 18-24 mesi di avere un Padiglione nuovo e moderno per il Materno-Infantile e di ristrutturare e ammodernare le altre strutture esistenti.
E’ stata acquistata poi una TAC a 128 strati che sarà dislocata al “Clemente”. Si sta provvedendo alla sostituzione di apparecchiature diagnostiche obsolete, che garantiranno un primo importante intervento di innovazione tecnologica. Si procederà nei prossimi mesi al trasferimento del reparto di Neuropsichiatria infantile al quinto piano del Clemente.
Sul fronte organizzativo si segnala il ritardo per la stesura e approvazione dell’Atto Aziendale, senza il quale è impossibile individuare i dipartimenti assistenziali e i dipartimenti assistenziali integrati, nuovi servizi assistenziali e predisporre una pianta organica adeguata. Sottolinea il fatto che in questi mesi si è proceduto alla costruzione di un apparato amministrativo assumendo a tempo indeterminato una serie di figure professionali senza le quali è impossibile far funzionare l’Azienda.
Il direttore sanitario Tanda ha confermato l’urgenza di intervenire per il miglioramento dell’insieme delle strutture che necessitano di urgenti misure di manutenzione. In particolare sottolinea la situazione del reparto Materno- Infantile, nel quale nascono circa 1600 bambini all’anno, anche con interventi tampone, in attesa di realizzare un nuovo e più moderno reparto nel quale predisporre servizi innovativi, quali la cardiologia pediatrica e la rianimazione pediatrica. Il direttore amministrativo Moretti ha assicurato che il bilancio dell’Azienda è, da quest’anno, in pareggio e si attendono i finanziamenti per intervenire nel minor tempo possibile con spese di investimento. Segnala il risparmio di circa 300.000 euro sulle spese correnti con l’istituzione dell’organo di controllo. Il consigliere Angelo Pirisi ha sollecitato un giusto equilibrio nella gestione del personale di provenienza ospedaliera e universitaria, e il coerente avvio della riunificazione di funzioni tra la Asl e la sanità universitaria avendo cura di attivare nuove assunzioni che garantiscano il rinnovo generazionale degli specialisti. A questo proposito Tanda ha garantito l’impegno dell’Azienda per dare una giusta valorizzazione alle professionalità dei medici ospedalieri.
La consigliera Grazia Onida ha sollevato il problema dei Laboratori di analisi da rivedere in termini di organizzazione e ubicazione sia da parte della ASL che dell’AOU. L’urgenza di intervenire per migliorare le condizioni del Materno-Infantile è stata condivisa dalla consigliera Alba Canu che ha posto anche il problema dell’alta percentuale di tagli cesarei e del minimo ricorso al parto indolore, dell’interruzione di gravidanza e dell’obiezione di coscienza richiedendo al direttore sanitario i dati dei cesarei, del personale obiettore e i tempi di attesa per le interruzioni di gravidanza e quali le soluzioni che si intendono adottare. Inoltre ha sollecitato la piena adesione della sanità universitaria al sistema di gestione delle prenotazioni per le indagini diagnostiche del CUP, così da contribuire ad abbattere i tempi di attesa dei cittadini. Il direttore sanitario, nel riconoscere un’alta percentuale di tagli cesarei, ha garantito la trasmissione di una scheda riepilogativa così da valutare la situazione nel reparto universitario del Materno-Infantile sui delicati problemi sollevati. Cattani ha assicurato che si sta operando perché il CUP diventi lo strumento principale per l’accesso alle prestazioni diagnostiche.
La commissione consiliare e i dirigenti dell’AOU si sono trovati d’accordo sulla necessità di fare fronte comune con l’Asl, affinché siano portate all’attenzione dell’assessore regionale le croniche carenze della sanità del territorio della Provincia di Sassari con l’obiettivo di restituire a Sassari il ruolo di secondo polo sanitario regionale.
Lo stesso direttore generale Cattani ha sottolineato di aver ereditato criticità strutturali, organizzative e tecnologiche alle quali sta iniziando a dare risposte e soluzioni anche con interventi di piccola e media entità sino ad arrivare alla programmazione di nuove strutture per i reparti che, più di altri, versano in condizioni non accettabili. La disponibilità di circa 2 milioni di euro per ristrutturare il Materno-Infantile consentiranno di dare una prima risposta a una situazione ormai intollerabile. Il direttore Cattani ha informato la Commissione che l’azienda è in attesa che la Corte dei Conti esprima il proprio nulla osta sui 95 milioni di euro stanziati dal CIPE per realizzare le nuove stecche a valle di viale S. Pietro che consentirebbero nell’arco di 18-24 mesi di avere un Padiglione nuovo e moderno per il Materno-Infantile e di ristrutturare e ammodernare le altre strutture esistenti.
E’ stata acquistata poi una TAC a 128 strati che sarà dislocata al “Clemente”. Si sta provvedendo alla sostituzione di apparecchiature diagnostiche obsolete, che garantiranno un primo importante intervento di innovazione tecnologica. Si procederà nei prossimi mesi al trasferimento del reparto di Neuropsichiatria infantile al quinto piano del Clemente.
Sul fronte organizzativo si segnala il ritardo per la stesura e approvazione dell’Atto Aziendale, senza il quale è impossibile individuare i dipartimenti assistenziali e i dipartimenti assistenziali integrati, nuovi servizi assistenziali e predisporre una pianta organica adeguata. Sottolinea il fatto che in questi mesi si è proceduto alla costruzione di un apparato amministrativo assumendo a tempo indeterminato una serie di figure professionali senza le quali è impossibile far funzionare l’Azienda.
Il direttore sanitario Tanda ha confermato l’urgenza di intervenire per il miglioramento dell’insieme delle strutture che necessitano di urgenti misure di manutenzione. In particolare sottolinea la situazione del reparto Materno- Infantile, nel quale nascono circa 1600 bambini all’anno, anche con interventi tampone, in attesa di realizzare un nuovo e più moderno reparto nel quale predisporre servizi innovativi, quali la cardiologia pediatrica e la rianimazione pediatrica. Il direttore amministrativo Moretti ha assicurato che il bilancio dell’Azienda è, da quest’anno, in pareggio e si attendono i finanziamenti per intervenire nel minor tempo possibile con spese di investimento. Segnala il risparmio di circa 300.000 euro sulle spese correnti con l’istituzione dell’organo di controllo. Il consigliere Angelo Pirisi ha sollecitato un giusto equilibrio nella gestione del personale di provenienza ospedaliera e universitaria, e il coerente avvio della riunificazione di funzioni tra la Asl e la sanità universitaria avendo cura di attivare nuove assunzioni che garantiscano il rinnovo generazionale degli specialisti. A questo proposito Tanda ha garantito l’impegno dell’Azienda per dare una giusta valorizzazione alle professionalità dei medici ospedalieri.
La consigliera Grazia Onida ha sollevato il problema dei Laboratori di analisi da rivedere in termini di organizzazione e ubicazione sia da parte della ASL che dell’AOU. L’urgenza di intervenire per migliorare le condizioni del Materno-Infantile è stata condivisa dalla consigliera Alba Canu che ha posto anche il problema dell’alta percentuale di tagli cesarei e del minimo ricorso al parto indolore, dell’interruzione di gravidanza e dell’obiezione di coscienza richiedendo al direttore sanitario i dati dei cesarei, del personale obiettore e i tempi di attesa per le interruzioni di gravidanza e quali le soluzioni che si intendono adottare. Inoltre ha sollecitato la piena adesione della sanità universitaria al sistema di gestione delle prenotazioni per le indagini diagnostiche del CUP, così da contribuire ad abbattere i tempi di attesa dei cittadini. Il direttore sanitario, nel riconoscere un’alta percentuale di tagli cesarei, ha garantito la trasmissione di una scheda riepilogativa così da valutare la situazione nel reparto universitario del Materno-Infantile sui delicati problemi sollevati. Cattani ha assicurato che si sta operando perché il CUP diventi lo strumento principale per l’accesso alle prestazioni diagnostiche.
La commissione consiliare e i dirigenti dell’AOU si sono trovati d’accordo sulla necessità di fare fronte comune con l’Asl, affinché siano portate all’attenzione dell’assessore regionale le croniche carenze della sanità del territorio della Provincia di Sassari con l’obiettivo di restituire a Sassari il ruolo di secondo polo sanitario regionale.
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