Sassari. Nonostante una partenza bruciante la Dinamo non riesce nell’impresa di fermare la quotatissima Malaga, che gira la partita nel 2° quarto e costruisce la vittoria nel 2° tempo, mettendo in mostra aggressività e un roster profondo che può competere con chiunque. Robinson e Bendzius non bastano, Sassari si arrende

ESORDIO DI FERRO

La Dinamo, alla sesta partecipazione in sette edizioni di Basketball Champions League, si testa subito in Europa contro una delle favorite della BCL, Malaga, reduce dal successo in ACB contro Gran Canaria (che partecipa all’Eurocup), con un roster di altissimo livello allenato da Ibon Navarro. Bucchi, che recupera Gentile, parte con un quintetto particolare con Robinson in cabina di regia, Kruslin come guardia specialista, Raspino da ala piccola, Bendzius da ala forte e Onuaku come centro.
L’Unicaja, che ha dodici giocatori veri, parte con Kendrick Perry da point guard, l’ex Brizuela come tiratore, Barreiro ala piccola, Osetkowski con Lima sotto le plance.

FUORI DAI BLOCCHI
La Dinamo impatta alla grande il match, Robinson attacca ogni possesso, Onuaku è dentro la partita e Malaga nonostante la pressione a tutto campo soffre gli 1vs1 del Banco. Navarro è tutt’altro che contento, la bomba di Bendzius del 16-6 costringe il coach spagnolo a chiamare di corsa il time out. Malaga ruota già otto giocatori, entrano Thomas, Kravish, Carter dopo Diaz, Kruslin esce dai blocchi da tiratore vero, la difesa di Sassari regge e copre l’area (21-6 al 6’), Dedovic entra dalla panchina e cambia l’inerzia, due triple dell’ex giocatore del Bayern riportano Malaga a -7 sul 21-14, questa volta è Bucchi a fermare il gioco (parziale 0-8). L’Unicaja fa il break con tutta la panchina, Kravish è durissimo sotto canestro, Diaz difensivamente è pazzesco, la Dinamo soffre, gli arbitri non sono sicuramente casalinghi, Malaga si riavvicina al 10’ (23-19)

KRAVISH E INTENSITA’

Bucchi gira con le rotazioni, Diop combatte ma Kravish è ovunque (11 punti), Jones e Dowe ci provano ma non riescono ancora ad incidere, la coperta è corta, l’Unicaja ha un roster di altissimo livello e l’intensità non cala mai, al 13’ gli spagnoli ritornano in parità (25-25 con un parziale di 19-4). Jones mette una tripla per sbloccarsi ma l’aggressività di Malaga mette in difficoltà Sassari che fatica a trovare fluidità. Navarro ha frecce infinite, ma la Dinamo ha identità difensiva e lotta, gli arbitri girano un po’ il metro e cominciano a fischiare, Onuaku e Robinson capitalizzano, il Banco riprende un mini-parziale di 6-0 (34-28 al 16’).
Malaga pressa a tutto campo e prende la Dinamo alla giugulare, il ritmo si alza tantissimo, Osetkowski è devastante, tap-in, canestro e due triple, l’Unicaja sorpassa (40-41) e allunga con altri due siluri di Kalinovski (11 punti per l’ex Brescia e 41-47 all’intervallo).

LA DINAMO CI PROVA

Bucchi riparte con Jones nei primi cinque, Onuaku apre il duello con Kravish, partita bellissima, la Dinamo ci prova eccome, Navarro gioca anche la carta Ejim, la qualità di Malaga è pazzesca, Robinson commette un 3° fallo pesante così come Jones, pazzesca giocata di Onuaku che stoppa guida il contropiede e serve lo stesso Jones per il contropiede (55-56 al 25’). Riposo per i due protagonisti, il coach della Dinamo prova a pescare risorse anche da Stefano Gentile e Diop, Dedovic è micidiale, l’Unicaja riallunga al 27’ (57-63). Sassari cerca in tutte le maniere di rimanere aggangiata alla partita, Bucchi va con Diop e Onuaku insieme, Osetkowski però è una spina nel fianco, Malaga costruisce un altro break che segna la Dinamo (60-69), Dowe ci mette una pezza, Sassari spreca due liberi consecutivi ma chiude il terzo quarto 63-69.

È dura come il ferro, ma il Banco gioca una grande una partita anche per il valore dell’avversario, Onuaku ha qualità da MVP e sportella con Kravish, un recupero di Dowe con bomba di Kruslin in transizione vale il 69-69 con Navarro costretto al time out. Malaga ha sette vite perché ha un roster infinito, escono Brizuela, Diaz e Kalinowski freschi, il 7-0 vale un altro parziale chiave (69-76) che si apre ulteriormente con il contropiede di Kalinoski. (70-80 e break di 11-1). La Dinamo è alla quarta partita in otto giorni e si sente, Malaga è reattiva anche a rimbalzo offensivo, Sassari sembra non essere in grado di riaprire il match anche se difensivamente ci prova fino alla fine. Due palle perse sanguinose condannano la squadra di Bucchi alla sconfitta, vince Malaga ma la prestazione della Dinamo è tutt’altro che negativa.

 
Dinamo – Malaga  76 – 87
 

Dinamo: Jones 9 (1/5 2p 2/4 3p), Pisano, Piredda, Robinson 14 (6/9 0/1 5 ass 5 perse), Dowe 5 (1/2 1/1), Kruslin (2/5 3p), Gandini, Bendzius 18 (2/4 3/5), Gentile 4 (1/1 3p), Raspino, Diop (0/2 2p), Onuaku 20 (6/11 1/2 8rbs 6 ass, 27 valutazione). All.Bucchi

Malaga: Osetkowski 17, Ejim, Kalinovski 17, Lima, Barreiro 3, Brizuela 7, Diaz 5, Carter 7, Dedovic 9, Thomas, Kravish 19, Perry. All.Navarro

MVP: Onuaku segna 20 punti con 8 rimbalzi, 6 assist, 27 di valutazione, duellando fino alla fine contro i lunghi di Malaga

Dinamo con 10/19 da 3 punti, il 49% dal campo e 18 assist contro il 14/25 da 3 punti di Malaga che ha anche 11 rimbalzi offensivi e 20 assist.

Fonte: Ufficio Comunicazione Dinamo Banco di Sardegna