I Carabinieri del Nucleo operativo e delle Stazioni della Compagnia di Bonorva coadiuvati dai Cacciatori di Sardegna e dal Distaccamento Nipaaf di Alghero hanno denunciato in stato di libertà un giovane diciannovenne di Siligo che nel terreno di proprietà familiare sito nell’agro di quel comune aveva messo a dimora una piantagione di canapa illegale. L’intervento ha permesso di accertare la presenza di circa 2206 piante in un appezzamento di terra sito nelle pertinenze dell’abitazione dove vive l’intero nucleo familiare, constatando anche che l’intera proprietà, compresa la piantagione era alimentata da acqua proveniente da un allaccio abusivo creato direttamente sulla condotta idrica principale. Per il reato di furto aggravato si procedeva a denunciare sia il giovane agricoltore che il padre. Grazie anche alla professionalità dei Carabinieri forestali è stata confermata la non tracciabilità delle piante che si presentavano in varietà e misure differenti tra loro ed inoltre veniva appurata la natura illegale, confermata anche dagli accertamenti qualitativi effettuati presso il ris di Cagliari su alcuni campioni, che presentavano un thc del 18% circa. Contestualmente si procedeva con la perquisizione dell’immobile all’interno del quale venivano trovate alcune infiorescenze già lavorate. Al termine delle attività la piantagione è stata estirpata e sottoposta a sequestro per le successive incombenze. L’operazione si inserisce nelle ampie attività di contrasto eseguite dai militari dell’arma verso le piantagioni illegali di canapa indica, pratica molto diffusa nell’area rurale e che spesso viene mascherata con apparenti piantagioni light.