Sassari. Grande successo del Quartetto Enarmonia, ieri nella Sala Concerti del teatro Verdi di Sassari. L’ultimo concerto della rassegna “Meraviglie Musicali degli Impressionisti”, organizzato dalla cooperativa Teatro e/o Musica per il “salotto culturale sassarese” ha registrato il tutto esaurito. Il “Quartetto n. 1 in do minore op. 15” per Violino, Viola, Violoncello e Pianoforte di Gabriel Fauré ha visto sul palco il Quartetto Enarmonia formato da: Alessandro Puggioni (violino), Gioele Lumbau (viola), Paolo Tedde ( violoncello) e Andrea Ivaldi (pianoforte). Un ultimo appuntamento affollato da un pubblico eterogeneo e partecipe. “La fascinazione dell’istante” è stata la frase chiave che ha unito i vari momenti del concerto. Una definizione data dal musicologo Pietro Dossena nella sua ricca ed esaustiva presentazione che ottimamente si è prestata a raccontare l’incontro di ieri al teatro Verdi. A fare da cornice all’appuntamento sono stati alcuni capolavori pittorici degli impressionisti. “Questi -ismi (romanticismo/impressionismo/classicismo) indicano categorie stilistiche ed estetiche molto utilizzate – ha spiegato Dossena –. Spesso aiutano a comprendere meglio, come il classicismo applicato a Mozart, ad esempio. A volte però possono risolversi in una logica binaria di appartenenza o non appartenenza. Questo per alcuni autori non è indicato. Per Schubert, ad esempio, sarebbe più opportuno citare due categorie: quella del romanticismo e quella del classicismo”.
Oltre ad aver tenuto una vera e propria lezione, Pietro Dossena ha alleggerito la chiacchierata includendo simpatici aneddoti che hanno permesso al pubblico di entrare in empatia con il grande compositore francese.
“Quando Gabriel Fauré, maestro dell’armonia, incontra Franz Liszt, gli sottopone una ballata per pianoforte, che lui definisce però “troppo difficile da suonare” –, ha raccontato Dossena –. Questo ci fa capire la virtuosità e la difficoltà dei brani che stiamo per ascoltare!”.
Paesaggi e sensazioni di paesaggi nell’arte pittorica impressionista. Idee e impressioni in filosofia. Critici e filosofi che coniano termini astratti ancora in voga. Diversi i passaggi degni di nota nel complesso discorso introduttivo di Pietro Dossena, che offrono spunti di riflessione non solo musicali. “Il filosofo scozzese David Hume sosteneva che l’esperienza imprime nella nostra mente delle impressioni, e che la razionalità arriva dopo. Per lui, le idee sono immagini sbiadite delle impressioni”.
I concetti astratti e filosofici prendono vita nel momento in cui arrivano agli artisti. E se nell’arte l’impressionismo cerca di cogliere la bellezza dell’istante e di apprezzarne l’estemporaneità, in musica si traduce nella percezione dal punto di vista del suono. Il timbro è, in musica, ciò che il colore è nella pittura.
L’esecuzione del Quartetto Enarmonia è stata seguita da alcune domande sul metodo di lavoro seguito dai musicisti. “Abbiamo giocato sulla complicità, e cercato una sola voce che viaggiasse insieme. Il fatto di essere amici – hanno detto i componenti dell’Ensemble – è stato un bel vantaggio”. Il concerto dedicato al maestro della melodia francese Gabriel Fauré chiude così le “Meraviglie Musicali degli Impressionisti”, dopo i primi due appuntamenti dedicati a Maurice Ravel e a Claude Debussy.
Daniela Piras