Più di milleseicento concerti in Italia e in Europa, l’organizzazione di festival, rassegne, laboratori e la partecipazione a serate speciali. Oltre sei decenni di impegno e passione con un solo obiettivo: diffondere la cultura della musica corale seguendo l’insegnamento del fondatore, il Maestro don Antonio Sanna. Il Coro Polifonico Turritano festeggia i sessantatre anni di attività e lo fa con un evento che è ormai diventato una tradizione, a cavallo della festa di Santa Cecilia. L’appuntamento con il concerto dell’ensemble diretto da Laura Lambroni è fissato per venerdì 18 novembre, alle 20.30, a Porto Torres, nella Basilica romanica di San Gavino. L’ingresso è libero.

L’evento è inserito nella rassegna nazionale di musica sacra Voci per Santa Cecilia, un progetto di rete della coralità promosso dalla Feniarco, la Federazione nazionale italiana associazioni regionali corali, ente di cui fa parte anche il Coro Polifonico Turritano. Il calendario completo degli appuntamenti, quarantanove in tutta Italia, di cui quattro in Sardegna, è scaricabile dal sito web della Feniarco.

Il concerto in programma a Porto Torres è intitolato Sentieri Corali ed è inserito nella seconda edizione della “Rassegna Turritana”. I “sentieri corali” accompagneranno il pubblico in un piccolo viaggio, trasversale rispetto ai tempi e ai generi musicali, e articolato attraverso tre tematiche care alla coralità: l’amor sacro, l’amor profano, l’amore per la tradizione.

«Anche quest’anno abbiamo il piacere di festeggiare il nostro compleanno durante la ricorrenza di Santa Cecilia, patrona della musica, e lo facciamo all’interno di una iniziativa nazionale della Feniarco che dà certamente un valore maggiore all’evento», sottolinea la Presidente dell’Associazione Coro Polifonico Turritano, Maria Maddalena Simile. «Siamo pronti ad affrontare una nuova stagione fatta di concerti, esperienze formative, condivisioni che sono da sempre alla base della nostra attività iniziata sessantatre anni fa – prosegue la presidente Simile – e che continua nel segno del nostro indimenticato primo direttore, don Antonio Sanna, un maestro non solo di musica ma anche di vita». Il concerto è organizzato con la collaborazione del parroco della Basilica di San Gavino, Monsignor Salvatore Masia.