“La Regione Sardegna, grazie al grande lavoro svolto dai ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, vanta un grande vantaggio in termini di innovazione delle prestazioni sanitarie diagnostiche e terapeutiche. I ricercatori sardi impegnati in questo campo contribuiscono in maniera fondamentale all’attività dell’Istituto, tuttavia, ancora oggi chi opera concretamente nel campo da anni non gode di alcuna stabilità occupazionale. Ad oggi sono tantissimi infatti i lavoratori dell’Istituto Zooprofilattico precari che svolgono attività di ricerca scientifica sperimentale veterinaria, di accertamento dello stato sanitario degli animali e di salubrità dei prodotti di origine animale”, spiega Desirè Manca.

“IZS e IRRC (Istituti di Ricovero e cura a Carattere Scientifico) dipendono direttamente dal Ministero della salute per la loro attività di ricerca e dalle Regioni per la loro attività di assistenza. La Regione si occupa di gestire e finanziare le dotazioni organiche definite di assistenza, mentre né il Ministero né la Regione hanno preso in carico la gestione delle dotazioni organiche della ricerca. In conseguenza di ciò negli anni si è assistito ad un proliferare incondizionato di contratti a termine quali Co. Co. Co., collaborazioni professionali, borse di studio e partite iva”.

“Nel 2019 per i ricercatori e il personale di supporto alla ricerca degli IRCCS (Istituti di Ricovero e cura a Carattere Scientifico) e IZS (Istituti Zooprofilattici Sperimentali) è stato istituito un contratto a tempo determinato di cinque anni, rinnovabile per altri cinque, che, di fatto, perpetua il precariato di tali professioni”.

Così la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Desirè Manca ha presentato una mozione, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari di minoranza, che impegna il Presidente della Regione, la Giunta regionale e l’Assessore regionale del Lavoro ad attivarsi affinché venga istituita la pianta organica della ricerca e affinché venga valorizzato il personale di ricerca degli IRCSS e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale.

“É necessario che la Regione assuma un impegno formale nei confronti del personale di ricerca in servizio presso l’IZS, come già avvenuto in altre regioni d’Italia, come la Lombardia e l’Emilia Romagna e che intervenga nel processo di riordino degli IRCCS per istituire la pianta organica della ricerca e la valorizzazione del personale di ricerca degli IRCSS e negli IZS