È cominciata questa mattina la discussione, nell’Aula del Consiglio regionale, della manovra di bilancio 23-25 da circa 10 miliardi di euro, con l’obiettivo di arrivare all’approvazione entro il 31 gennaio, scongiurando così l’ipotesi di entrare nel secondo mese di esercizio provvisorio e avviando da subito la programmazione e la spendita delle risorse messe in campo per il triennio.

“Inizia un momento di discussione e analisi importantissimo perché inserito in un contesto delicato dal punto di vista socio-economico, caratterizzato da un quadro emergenziale legato a inflazione e rincari energetici che, in quanto tale, necessita di interventi mirati e pieno sostegno al sistema sardo nel suo complesso – spiega il Presidente della Regione, Christian Solinas – Con questa manovra, che segue un percorso di confronto e condivisione portato avanti nell’interesse della Sardegna e dei sardi, confermiamo le azioni già avviate di consolidamento della ripresa e diamo quell’aiuto necessario per sostenere le imprese e le famiglie sarde”.

“Nonostante la poca massa manovrabile abbiamo cercato di porre in essere quei sacrifici necessari per soddisfare alcuni tra i bisogni principali della Sardegna, specie degli Enti locali – aggiunge l’Assessore della Programmazione e del Bilancio, Giuseppe Fasolino – In questo contesto sono importantissime le risorse stanziate contro il rischio idrogeologico, uno dei problemi fondamentali della nostra Isola, con 150 milioni nel triennio tra progettazione e realizzazione delle opere e le risorse destinate all’efficientamento energetico distinte per le famiglie, a cui sono destinati 40 milioni di euro, e le imprese, a cui andranno 30 milioni di euro”. L’obiettivo del pacchetto energetico messo a punto dalla Giunta è appunto di fare in modo che già nell’anno in corso le bollette siano più ‘leggere’: le risorse si aggiungono ai 37 milioni di euro già stanziati con l’ultima variazione di bilancio in favore degli Enti locali per fronteggiare il caro-energia. Per quanto riguarda invece il ‘pacchetto mitigazione rischio idrogeologico’, più nel dettaglio, sono previsti 39 milioni nel triennio per la progettazione (13 ad annualità in favore dei Comuni) e 110 milioni destinati alle opere di mitigazione e gestione del dissesto idrogeologico (30 milioni nel 2023 e 40 negli anni successivi).

L’Assessore Fasolino, auspicando che si arrivi a un testo ancora migliore rispetto a quello esitato dalla Giunta “grazie al contributo di tutti i consiglieri regionali della maggioranza e dell’opposizione”, ha parlato della necessità di tenere alta l’attenzione sui bisogni della Sardegna che, ha proseguito, “troveranno risposte concrete nelle misure migliorative che riguarderanno i settori e comparti più delicati della nostra economia tra cui l’agricoltura, i Lavori pubblici e, ancora, il supporto agli Enti locali”.