Viddalba. È partita ieri a Viddalba la terza edizione del festival Cartoline Sonore. Il primo dei quattro concerti serali in programma è andato in scena nei pressi delle suggestive piscine termali di Casteldoria, e ha visto come protagonista la violinista Laura Masotto. “Un CV di tutto rispetto”, è stato precisato in apertura dal presentatore, prima di sbriciolare le numerose collaborazioni internazionali dell’artista, tra cui quella con Gino Paoli e con lo storico gruppo ghotic dark Dead Can Dance. Ma di questo notevole CV, Laura Masotto, non ha fatto parola, concentrandosi su quello che lei ha definito “un viaggio sciamanico”, dove l’individuo viene messo da parte per contemplare un noi più vasto: quello dell’umano insieme all’elemento natura. Melodie struggenti e sofisticate, accompagnate dai suoni naturali della notte: canti di cicale, gracchiare di ranocchi e latrati di cani hanno fatto da contraltare a una musica in cui si fondono archi ed elettronica. “Il mio album racconta un viaggio sciamanico, è un modo per riavvicinarsi alla natura – ha detto la violinista –; e questo luogo è l’ideale per suonarlo.”

Una natura in cui sono immersi i drammi dell’uomo, che vanno dalle guerre e le sue nefaste conseguenze – uno dei brani del cd The Spirit of Things è dedicato ai rifugiati – alla necessità di ricongiungersi con la parte più spirituale di sé. Sull’ultimo brano eseguito, dal titolo Human, Masotto chiude con “L’invito a chiudere gli occhi e provare a guardare l’uomo da un’altra prospettiva, in questo momento storico un po’ triste”: parole che abbracciano l’umanità intera, andando ben oltre il diffuso sentimento di individualismo sdoganato e finanche ostentato negli ultimi tempi e mettendo al centro temi universali.

Il numeroso pubblico presente ha potuto vivere un concerto caratterizzato da una musica sospesa a pelo d’acqua e da melodie essenziali contornate da riff di tempeste, onde e venti contrari.

Non solo musica: a Cartoline Sonore il benessere è parte fondamentale, come ha ricordato la psicologa Stefania Pileri che, nel pomeriggio, ha tenuto uno workshop esperienziale sulla Mindfulness. “Ѐ la prima volta, in Italia, che all’interno di un festival si trova spazio per parlare di attitudine alla consapevolezza – di Mindfulness, per l’appunto –, fuori da un contesto prettamente clinico, e questo è molto importante”.

A chiudere il primo concerto dell’edizione 2024 del festival è Paolo Angeli e la sua “orchestra”, composta da Paolo Angeli. Il compositore è infatti noto per aver creato una chitarra sarda così composta: strumento orchestra a 18 corde – ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria – dotato di martelletti, pedaliere, ed eliche a passo variabile.

Il chitarrista e compositore ha messo in scena uno spettacolo improntato sull’improvvisazione e sulla miscelazione di vari generi: free jazz, folk noise, pop minimale e post-rock. Nelle sue note si trova la Sardegna de “sos cantadores” – Angeli ha aperto il concerto con un canto in re, camminando a piedi scalzi tra il pubblico – unitamente ai suoni del mondo. Un viaggio in musica che attraversa continenti, stili e sperimentazioni e che non è mai lo stesso.

Nel salutare, il musicista originario di Palau, ha simpaticamente spiegato: “Quando suono mi lascio trasportare dall’improvvisazione, viaggio in mezzo alle secche. Stasera ho approfittato dell’accompagnamento sonoro della natura, dove le rane sono entrate benissimo!”. Angeli torna poi serio, condividendo quanto detto da Laura Masotto: “Stasera abbiamo riflettuto su questo mondo fragile”. Un mondo dove è inutile tracciare una linea definita degli eventi, e dove, la natura, in qualche modo prende sempre il sopravvento. Ce lo ricorda la pioggia che, appena dopo l’ultimo brano di Angeli – tratto dal suo ultimo lavoro Níjar, dedicato a Federico García Lorca – inizia a cadere copiosa, dando una chiusura del tutto naturale all’evento.

Cartoline Sonore dà appuntamento sabato 27 luglio al Nuraghe Albucciu di Arzachena, dove si esibiranno il compositore latinoamericano Bryan Senti e la compositrice e violinista Francesca Guccione.

Prima dei concerti serali, però, la rassegna propone diversi appuntamenti immersi nella natura e nella cultura: escursioni, attività ricreative, laboratori per bambin, workshop e visite ai siti d’interesse. Il programma completo è visibile sulle pagine social del festival.

Daniela Piras 

Paolo Angeli