di Pier Luigi Piredda
PROVIAMOCI
PROVIAMOCI è la parola d’ordine. Sembra un’impresa impossibile, ma
nulla è impossibile quando lo si vuole. PROVIAMOCI TUTTI INSIEME.
La squadra in campo e noi tifosi sugli spalti. Cerchiamo tutti insieme di
riprenderci quel sogno che domenica sera si è improvvisamente
trasformato in un incubo. Dobbiamo almeno provare a fare un’impresa che
sembra titanica.
Ma se in 90 minuti l’Atalanta ha segnato 7 gol, perché non dovrebbe
riuscirci la Torres?
Sono fortissimi, direte voi…: vero.
Sono giovani e tecnicamente molto bravi, tanto che alcuni di loro hanno
già annusato l’aria della serie A: vero anche questo.
Giocano un calcio moderno, spumeggiante e ad altissima velocità:
verissimo.
Ma anche i baldanzosi atalantini hanno due gambe come i giocatori della
Torres. Anche loro possono incappare in una giornata in cui non te ne va
bene una. Anche loro possono prendere uno/due gol all’inizio e magari
disunirsi e prendere un’imbarcata come ha fatto la Torres.
Sogni, direte voi. Si può essere vero. Sono un sognatore. E quindi i sogni è
giusto cullarli fino alla fine.
E allora, lo ribadisco: PROVIAMOCI TUTTI INSIEME.
Uno stadio pieno e una bolgia infernale potrebbero creare qualche
difficoltà e mettere pressione a una squadra di giovani sempre abituata a
giocare davanti a pochi intimi.
Il pubblico rossoblù mercoledì potrebbe fare la differenza e diventare
determinante. Trascinato da quella “curva” meravigliosa, talvolta criticata
ma che mai ha fatto mancare il suo calore e i i suoi incitamenti. In casa e in
trasferta. Anche nella, al più presto dimenticabile, “disfatta di
Caravaggio”.
PROVIAMOCI TUTTI INSIEME.
Lasciamo la delusione e la rabbia da parte almeno per un giorno e
prendiamo d’assalto il “Vanni Sanna” per cercare, almeno cercare, di
evitare che l’Atalanta ci rubi un sogno che culliamo da oltre 120 anni.
Verrà il tempo per criticare e contestare, ma mercoledì la Torres ha bisogno
dei suoi tifosi, ha un disperato bisogno di tutta la Sassari sportiva per
tentare l’impresa.
E allora PROVIAMOCI TUTTI INSIEME.
Il calore dei tifosi e lo stadio pieno lo merita soprattutto la società che ha
fatto tanti sacrifici. Che ha tirato fuori la nostra amata e gloriosa Torres dai
bassifondi del calcio dilettantistico e l’ha riportata nel salotto buono del
calcio professionistico. Una società che sta soffrendo con tutti noi in
questo momento ma che non può non continuare a sognare l’impresa. Non
lasciamo sola la società in questo momento delicato.
PROVIAMOCI TUTTI INSIEME.
E infine la squadra. I giocatori che scenderanno in campo mercoledì
devono capire una cosa: che quando alle 20 l’arbitro fischierà l’inizio della
partita loro rappresenteranno oltre 120mila persone. Una città intera. Loro
saranno Sassari. E quindi dovranno correre e impegnarsi ancora di più
perché hanno questa enorme responsabilità.
E poi, particolare fondamentale: indosseranno una maglietta gloriosa. La
maglia rossoblù di una società fondata nel 1903. Gli undici che
scenderanno in campo e tutti gli altri pronti a entrare dalla panchina,
indosseranno una maglietta che ogni sassarese mercoledì sera vorrebbe
indossare su quel tappeto verde per cercare il miracolo.
PROVIAMOCI allora. Tutti insieme. Facciamo battere forte i nostri cuori
rossoblù, mettiamogli pressione e facciamo sentire il nostro battito ai
giovani atalantini, che saranno anche bravi e avranno un grande futuro
davanti, ma probabilmente non hanno ancora mai visto un pubblico che
ama con una passione infinita la squadra della propria città come noi
sassaresi amiamo la TORRES.
PROVIAMOCI TUTTI INSIEME.
Io continuo a crederci, non lasciatemi solo.