Sassari.  Un momento di totale distacco dalla tecnologia all’interno dell’evento più futuristico e tecnologico della vela mondiale : la vela carica di una storia di duemila anni fa va a trovare quella odierna delle barche volanti dell’America’s Cup. E’ la proposta ideata dall’Associazione Vela Latina Tradizionale di Stintino (AVeLa) che ha trovato subito sponda in Campania. AVeLa si propone infatti di organizzare una spedizione sarda a Napoli in occasione dell’evento del 2027 (reso ufficiale oggi dal governo) mettendo insieme una piccola flotta delle tipiche vele latine sarde che hanno fatto la storia del revival della cultura del mare, a cominciare dal noto Trofeo Presidente della Repubblica nato a Stintino nel 1983. Una proposta da indirizzare subito al Comitato Organizzatore dell’America’s Cup e ai competenti organismi del Governo e degli enti publici e privati coinvolti nell’organizzazione. Grazie all’esibizione, a terra e, naturalmente, in mare delle vele latine si realizzerebbe un angolo di tradizioni dei borghi marinari che potrebbe anche veicolare altre valenze regionali in grado di conquistare così un palcoscenico di rilievo per l’isola. AVeLa infatti ha già pronto una mostra sulla cultura del mare basata sulla sua fornitissima biblioteca e raccolta di cimeli. « La vela latina si è salvata in Sardegna nell’ormai lontano 1983 e dalla nostra isola ha generato un vero e proprio fenomeno di storia e cultura nautica dalle caratteristiche assai peculiari e fuori da ogni schema – sostiene AVeLa – perchè non raccontare questa particolare storia al pubblico napoletano in occasione dell’America’s Cup del 2027? Stiamo già inoltrando la nostra proposta alla Regione Sardegna confidando in un patrocinio ed un sostegno presso gli organizzatori dell’evento napoletano da parte di assessorati quali Cultura e Turismo, convinti che non si possa perdere questa occasione : sarebbe anche un modo di avere visibilita’ e un posto originale in un evento di enorme portata, che per la prima volta si tiene in Italia ma che è al tempo stesso sfuggito alla nostra isola, che pure era in corsa per poterne essere sede ». Detto fatto l’Associazione stintinese ha contattato due fra le più attive associazioni di vela latina campane, con le quali intrattiene da anni stretti rapporti di collaborazione, ottenendone una entusiasta adesione e collaborazione. Si tratta dell’Associazione Vela a Tarchia di Sorrento e dell’Associazione Vela Latina di Monte di Procida, che operano nei due opposti versanti del Golfo di Napoli e che si sono dichiarate disponibili ad accogliere degnamente la rappresentativa sarda mettendo in acqua una tipica flotta del Golfo, in modo da realizzare una panoramica significativa della marineria nazionale : Sardegna e Campania infatti sono le due regioni forse più attive in Italia nell’ambito della valorizzazione del patrimonio marittimo legato alle imbarcazioni da lavoro. La proposta sarà indirizzata nei giorni seguenti ad altre associazioni e realtà : fra queste i musei del mare dai quali è partita di recente la richiesta di inserimento di vela latina e vela al terzo nel patrimonio immateriale riconosciuto dall’UNESCO, un sogno che per le date dell’America’s Cup potrebbe essere giunto a compimento, regalando ulteriore spessore culturale e di immagine alla proposta dell’Associazione Vela Latina Tradizionale. Domani sera all’EMA di Sassari,il museo della vela latina e del mare fondato da AveLa, si comincerà a parlare di queste importanti novità nell’ambito di una conferenza organizzata per la Giornata dei Musei.