Sassari. Per decarbonizzare i trasporti e favorire lo sviluppo sostenibile dell’area metropolitana di Sassari, Legambiente propone la realizzazione di una rete ferrotramviaria integrata, elettrificata e senza soluzioni di continuità tra Sassari, Alghero e l’aeroporto. L’associazione ambientalista si oppone al progetto attuale che prevede l’utilizzo dell’idrogeno per la tratta Alghero centro–aeroporto, ritenendolo costoso, complesso, scarsamente funzionale e inadatto all’integrazione con il trasporto urbano.

I motivi del no all’idrogeno
I treni a idrogeno sono tre volte più costosi rispetto ai treni elettrici, sia per l’acquisto che per la manutenzione e la produzione del carburante.

L’idrogeno non permette l’integrazione con la rete tramviaria urbana, causando rotture di carico e riducendo l’efficienza del servizio.

Il rendimento energetico è molto basso (circa 30%) a causa della doppia conversione elettricità-idrogeno-elettricità.

Impianti e treni richiedono elevati standard di sicurezza che ne aumentano ulteriormente la complessità.

La proposta di Legambiente
Legambiente propone di elettrificare e integrare le linee ferroviarie esistenti, trasformandole in una rete metrotramviaria continua che colleghi Sassari, Alghero, l’aeroporto e i centri limitrofi. Una soluzione più economica e sostenibile, migliore per i cittadini, grazie all’assenza di trasbordi, più efficiente e durevole, con vantaggi ambientali e infrastrutturali.

Interventi prioritari suggeriti
Linea Sassari-Sorso: elettrificazione e trasformazione in tram, eliminando i trasbordi verso MetroSassari e realizzando il doppio binario fino a Sorso.

Linea MetroSassari: estensione verso Li Punti con tracciato semplificato e diretto.

Linea Sassari-Alghero-aeroporto: deviazione a Mamuntanas per collegare l’aeroporto; recupero del vecchio tracciato urbano fino al porto di Alghero con tram o tram-treno.

Un’infrastruttura per la città metropolitana
Una rete unificata, moderna e sostenibile rappresenterebbe l’ossatura della nascente città metropolitana, favorendo sviluppo economico e sociale e contrastando il crescente spopolamento delle aree interne.
Il sistema attuale, frammentato e non integrato, è una zavorra per l’isola, che rischia di restare indietro se non si cambia rotta.