Dopo il successo di critica, pubblico e social dell’album Opodiptera, Manuel Attanasio torna con un nuovo tassello del suo viaggio sonoro. È online “Darkness”, secondo videoclip estratto dal disco, interamente girato nel borgo minerario dell’Argentiera, tra scenari surreali e simbolismi profondi.
Il progetto, tra musica, danza e videoarte, è diretto da Alessandra Mura (anche coreografa), con riprese, montaggio ed effetti visivi a cura di Alessandro Spanu. La supervisione artistica è firmata dallo stesso Manuel Attanasio, autore del brano.
Al centro del lavoro c’è Opodiptera, l’album pubblicato lo scorso 23 maggio: un disco-concept che si sviluppa come una mappa di dieci “terre” – non semplici tracce, ma spazi sonori e simbolici – che parlano di amore, limite, trasformazione, e ricerca di luce nell’oscurità. Darkness ne rappresenta una delle tappe più intense.
Il videoclip è un viaggio nel buio interiore, nel confronto con le proprie paure, in un movimento corporeo e spirituale che culmina nella resa, nella trasformazione. Cinque danzatori – Emilia Satta, Sara Giordanelli, Valentina Solinas, Francesca Panu e Giomaria Carboni del Balletto del Mediterraneo – si muovono, cadono, si fondono e si lasciano invadere da anime oscure, in un paesaggio segnato dal tempo e scolpito dal mare.
Il finale si consuma sulla spiaggia dell’Argentiera, in burrasca, dove due esseri di luce osservano e custodiscono l’inevitabile accettazione di sé. È una narrazione potente, visiva e simbolica, che accompagna la musica verso una dimensione immersiva e cinematografica.
“Darkness” è una tappa fondamentale del progetto Opodiptera, che Attanasio descrive come un’opera composta da dieci terre: Preludio, Supernova, Sei qui con me, Darkness, Onda, Crisalide, Falena, Nunc, L’erba dei fiori, Something. In ognuna, l’artista ha composto musica e testi, suonato ogni strumento e armonizzato le voci. Ogni terra è un frammento del sé, un luogo sonoro e spirituale attraversato nella propria biografia emotiva.
Chi è Manuel Attanasio
Vive a Sassari, ma il suo percorso artistico lo ha portato da Bergamo a Roma e Bologna, in un continuo viaggio tra studio della voce, sperimentazione e scrittura musicale. Il suo strumento principale è la voce, intesa non solo come mezzo espressivo, ma come laboratorio creativo.
Difficile incasellare la sua produzione in un genere: dal jazz alla musica d’autore, dall’elettronica alla world music, dalla musica concreta alla colonna sonora. Ha composto per teatro e cinema, collaborato con musicisti e progetti nazionali e internazionali. Attualmente è impegnato come cantante e arrangiatore nel progetto Ergot di Christian Marras, con Pat Mastelotto (batterista dei King Crimson), ed è in fase di lavorazione Mowman con Roberto Schirru.
Principali produzioni discografiche
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Senza voce – Monk Records (2005)
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Expanding sound (2008)
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Morfeo (con Marta Raviglia) – Monk Records (2009)
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Franco Ferguson Orchestra (2010)
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Vocal Naked (di Francesco Cusa) – Improvvisatore Involontario (2012)
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Homonimousse (con Roberto Schirru) – Rochard (2014)
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Odwalla Ensemble – L’uomo invisibile (2015)
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Shelf – Predrum (2017)
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Riding Tristocomico (con Arianna Porcelli Safonov, 2018)
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Mare matrice (2020)
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Decimomantra (con Giuseppe Cristaldi, 2023)
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I Giganti – colonna sonora del film di Bonifacio Angius (2023)
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Ergot Project di C. Marras – con Pat Mastelotto (in uscita 2024)
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Mowman – con Roberto Schirru (in lavorazione)