Sassari. Il “soffitto di cristallo” è un’espressione (dall’inglese glass ceiling) che si usa per indicare una situazione in cui l’avanzamento di carriera di una persona in una organizzazione lavorativa o sociale, o il raggiungimento della parità di diritti, viene impedito attraverso discriminazioni e barriere di prevalente origine razziale o sessuale, che si frappongono come ostacoli di natura sociale, culturale, psicologica apparentemente invisibili anche se insormontabili.
E proprio questo è stato il tema centrale di “Il soffitto di cristallo: meritocrazia e ledership femminile”, incontro organizzato dalla Confcommercio Nord Sardegna a Sassari, che è stato moderato da Maria Francesca Fantato, assessora comunale alla pianificazione territoriale, ed al quale hanno preso parte le giornaliste Maria Cristina Origlia, presidente del Forum della Meritocrazia, e Valeria Santoro. Un appuntamento che rientra all’interno del progetto EPF (European, Plural, Femenine) finalizzato alla promozione del processo di integrazione europea concetrandosi sui principi fondamentali della non discriminazione e sull’uguaglianza di genere, del quale proprio Confcommercio è capofila e partner attuatore.

“Per noi questi temi sono particolarmente importanti – ha sottolineato Sebastiano Casu, presidente Confcommercio Nord Sardegna, in apertura dei lavori – in seno alla nostra organizzazione abbiamo Terziario Donna, e tante altre iniziative che vanno in questa direzione, ossia rivalutare la cultura femminile anche nell’imprenditoria, e siamo ovviamente per la cultura del merito nel mercato, quindi questi concetti fanno parte del nostro dna. E’ un progetto che portiamo avanti assieme a Francia, Spagna e Germania, con cui collaboriamo, e questo problema lo stiamo affrontando attraverso tematiche che portiamo nel territorio, tra Olbia, Alghero e Sassari. In futuro l’intenzione è quella di dare un respiro regionale alla divulgazione di questi temi”.
Maria Cristina Origlia si è soffermata sul temi della cultura del merito e della situazione femminile, mentre Valeria Santoro è tornata sul tema principale del “soffitto di cristallo”. “Molte donne riescono ad abbatterlo – ha spiegato – ma sono ancora tante, troppe, quelle che non ci riescono. E’ vero oggi abbiamo una presidente del consiglio, una segretaria del principale partito di opposizione, e anche tutte le principali istituzioni europee sono a trazione femminile, ma i dati ancora ci dicono che le donne faticano ad arrivare ai vertici delle istituzioni e delle aziende. Nelle imprese quotate in borsa ad esempio le donne amministratrici delegate sono solo il 2%, e le presidenti il 4%.”
E ha aggiunto, su un panorama in evoluzione:” Quello che è cambiato nel corso degli anni è la loro presenza nei consigli di amministrazione, dove ormai sono circa il 43% grazie alla legge delle cosiddette “quote rosa” del 2012. Una vera rivoluzione, che ha aperto alle donne le stanze dei bottoni, ma non la guida delle aziende. Quindi è vero che c’è un cambiamento ma è ancora troppo lento. Perché poi abbiamo un problema di occupazione femminile in Italia, ferma al 53%. Ci sono 12 milioni di donne che lavorano ma 8 milioni sono inattive, ed una su 5 esce dal mercato del lavoro alla nascita del primo figlio”.