Alghero. Luigi Manconi, uomo, docente, politico, studioso e osservatore di spessore, sabato scorso ha ricevuto ad Alghero il “Premio Giornalistico della Sardegna” 2025 nella categoria “Le Storie – Premio Peppino Fiori” e ha lanciato, dal palco della manifestazione, un messaggio prezioso che merita di essere ripreso, amplificato e diffuso:
“Come ricordato dal presidente dell’Odg Sardegna, Giuseppe Meloni, tante sono le testate giornalistiche che hanno richiesto l’accesso allo scenario di guerra di Gaza. Niente giustifica la pulizia etnica in corso. Lo sappiamo, nessuno potrà dire: non sapevo. Se così fosse, sarebbe solo viltà.”
Il Premio Giornalistico della Sardegna è una platea importante, un’occasione preziosa per parlare di giornalismo e comunicazione. Per fare giornalismo e comunicazione.
Lo ha fatto, appunto, Luigi Manconi che, dopo aver ricordato commosso la figura di Manlio Brigaglia — “Manlio è stato un grande maestro. Un grande fratello maggiore, un grande precettore. Non doveva istruire giovani aristocratici incolti, ma scolaresche da trenta persone, casinisti e incasinatissimi” — ha focalizzato l’attenzione sulla questione palestinese:
“La libertà nasce sempre da una condizione di coercizione. L’emancipazione muove da condizioni di perdita della libertà. Dalla privazione ci si muove per affrancarsi ed emanciparsi.
In meno di due anni, a Gaza, sono stati uccisi oltre 200 giornalisti; la cifra approssimativa per difetto è 231.
Evito retorica e demagogia e uso le parole di un grande poeta tedesco del secolo scorso: ‘Quali tempi sono questi, quando discorrere d’altri è quasi un delitto, perché su troppe stragi comporta il silenzio’.
Il premio e gli applausi ricevuti, lo stare insieme, il cielo di Alghero… nulla può indurre a tacere sulle stragi di cui parlava il poeta tedesco.
Il 7 ottobre si è organizzato un pogrom antisemita. Gaza ne sta pagando i costi. Hamas è un nemico del popolo palestinese e tiene in ostaggio ancora decine di israeliani. Tuttavia, nulla giustifica in alcun modo la pulizia etnica in corso a Gaza, i crimini contro l’umanità e la massima infamia: la fame utilizzata come strumento bellico.
Tutti lo sappiamo. Nessuno potrà dire: non sapevamo. Se così fosse, sarebbe solo viltà.”
Le motivazioni del premio “Le Storie”, intitolato a Peppino Fiori, a Luigi Manconi:
Per la sua instancabile attività di narrazione, testimonianza e riflessione sulle grandi questioni civili del nostro tempo. Giornalista, intellettuale e politico, Manconi ha saputo unire rigore, sensibilità e spirito critico, contribuendo a costruire una cultura dei diritti e della responsabilità.
Nel suo ultimo libro, La scomparsa dei colori (Garzanti), affronta il tema della perdita di diversità e della crescita dell’uniformità culturale, indagando come la società contemporanea stia riducendo la sua capacità di accogliere e valorizzare le differenze, ponendo interrogativi cruciali sulla nostra identità collettiva.
Premia la giornalista Simonetta Fiori.
LUIGI MANCONI: già docente di Sociologia dei fenomeni politici, è stato presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato. Parlamentare per tre legislature, è stato portavoce nazionale dei Verdi e sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia. È stato il primo Garante dei diritti delle persone private della libertà per l’amministrazione comunale di Roma.
Nel 2001 fonda A Buon Diritto Onlus, di cui è presidente. È editorialista di la Repubblica.
Tra le sue pubblicazioni più recenti: La scomparsa dei colori (Garzanti, 2024), Poliziotto-Sessantotto. Violenza e democrazia, con G. Lettieri (Il Saggiatore, 2023), Abolire il carcere. Una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini, con S. Anastasia, V. Calderone e F. Resta (Chiarelettere, 2022), Il senso della vita. Conversazioni tra un religioso e un poco credente, con V. Paglia (Einaudi, 2021).
I premiati dell’edizione 2025:
Osvaldo Bevilacqua e Francesca Oliva (Premio Sardegna), Marino Bartoletti (Sezione Sport), Paolo Piras (Sezione Cronaca), Sigfrido Ranucci (Premio “Piero Mannironi”), Tonino Oppes (Premio “Manlio Brigaglia”), Antonio Paolini (Sezione Giornalismo Enogastronomico), Igor Tuveri (Sezione Giornalismo e Fumetti), Silvia Vaccarezza (Sezione Viaggi e Turismo), Luigi Manconi (Premio “Peppino Fiori”).
Il Premio Giornalistico della Sardegna è organizzato a cura di Genera Associazione Culturale (ETS), per la direzione artistica di Giampaolo Cassitta, con il contributo di Regione Autonoma della Sardegna, Camera di Commercio IAA di Sassari, Salude & Trigu, Fondazione Sardegna, Fondazione Alghero, Comune di Alghero, Comune di Ittiri e la collaborazione di C.L.I.P. Informale, ASP Sassari, Sistema Bibliotecario Coros Figulinas, COMES Cooperativa Mediateche Sarde, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Istituto Artistico Musicale Giuseppe Verdi di Alghero e le librerie Cyrano e Mondadori di Alghero.