Foto di gruppo della Torres 2025-26 dal sito della società

di Pier Luigi Piredda

Un pareggio giusto. La Ternana ha anche fallito un rigore e
trovato il pareggio per un errore di piazzamento su calcio
d’angolo. E nel secondo tempo è stata più concreta della
Torres. Un pareggio casalingo che conferma quanto stiamo
dicendo dall’inizio del campionato: la Torres è in una fase
di rodaggio. È una squadra giovane alla ricerca di
un’identità che ancora non ha trovato. Finora si è vista tanta
corsa, tanta grinta, tanta buona volontà da parte di tutti ma
alla squadra sta mancando la qualità. E qui è necessario fare
una domanda precisa al tecnico: perché continua a tenere in
panchina l’unico uomo di qualità e dai piedi buoni? Perché
Michele Carboni, un giocatore sul quale la Torres ha fatto
un investimento importante e che a detta di tutti gli addetti
ai lavori è dotato di eccezionali qualità tecniche, viene
lasciato a soffrire in panchina? Un mistero. Se all’inizio si
poteva pensare che il ragazzo stesse lavorando per superare
i problemi fisici causati dal fastidioso problema muscolare
che l’aveva bloccato nel finale dello scorso campionato,
adesso dopo quattro giornate qual è il motivo della sua
totale assenza anche nelle rotazioni?
Eppure a nostro parere contro la Ternana sarebbe potuta
essere la sua partita. Sia perché era un ex desideroso di
dimostrare che la società umbra aveva valutato male le sue
qualità. Sia soprattutto perché la Torres avrebbe avuto, e
continua ad avere, un disperato bisogno della sua qualità a
centrocampo. Perché se la squadra rossoblù ha pareggiato è
proprio perché a centrocampo manca quel giocatore che
detta i tempi e può mettere la palla in ghiaccio nei momenti
di difficoltà. Quello che sa fare molto bene Michele
Carboni. Invece i cambi fatti dal tecnico non hanno fatto
altro che aggiungere muscoli e corsa ma niente cervello.

Un altro appunto, senza polemica ma giusto per sottolineare
quelli che, a nostro parere, sono i problemi di questa Torres:
le fasce. Abbiamo un centravanti come Musso che non
aspetta altro che scaraventare il pallone in rete, ma se il
pallone non arriva in area, non viene quasi mai messo in
condizioni di farlo. A sinistra l’ottimo Nunziatini non
affonda mai e lascia che sia Lunghi a farlo. Sulla destra
senza Zecca la squadra perde almeno il 50 per cento del suo
potenziale se non di più, nonostante Scheffer abbia fatto
una buona partita, ma non ha fatto un cross che uno in area.

PETRICCIONE 6: sta pian pianino acquisendo sicurezza.
Buone alcune parate in presa alta, bella un’uscita bassa, sul
gol non poteva fare nulla. Deve essere più veloce nel
liberarsi del pallone nelle ripartenze e deve soprattutto
continuare a educare i piedi per i rilanci
MERCADANTE 6,5: tra i migliori della Torres. Non ha
sbagliato un solo intervento, in difesa è una sicurezza. In
fase di rilancio è stato bravo a cercare la profondità sulla
fascia sinistra e crossare in area: ma non è compito suo.
IDDA 6: avrebbe meritato anche mezzo voto in più se non
avesse fatto un errore di marcatura in occasione del
pareggio della Ternana. Però… che giocatore, che
professionista. È uscito dalla panchina per sostituire
l’infortunato Antonelli e ha messo in mostra le sue qualità
di marcatore implacabile. Magari provare a farlo giocare in
una difesa a tre con Antonelli e Mercadante potrebbe essere
un’idea per blindare il reparto arretrato.
FABRIANI 5: era partito alla grande in campionato, ma si è
perso. La generosità e la grinta non si discutono, ma ha
delle amnesie incomprensibili. E in fase di rilancio e
costruzione sulla fascia destra non si può vedere. Sbaglia
anche gli appoggi più facili e quando prova a fare i cross
nell’area avversaria non riesce ad alzare il pallone.
SCHEFFER 6: esordio non male per il laterale arrivato
dall’Atalanta. Ha giocato in maniera molto disciplinata, ha
anche provato a proporsi ma non è mai riuscito a trovare il
guizzo giusto. Comunque ha qualità e intelligenza tattica.
SALA 6,5: un guerriero. Inesauribile. Ha corso per tutto il
campo, ha sradicato decine di palloni dai piedi degli
avversari. Ha anche aiutato i compagni in fase di copertura,
ma non chiedetegli di impostare un’azione. Comunque è il
centrocampista di quantità che mancava alla Torres e inoltre
ha ampi margini di crescita.
NUNZIATINI 6: ha un piede sinistro meraviglioso, vede
anche il gioco ma gli manca la sfrontatezza per puntare
l’uomo e affondare sulla fascia. Si vede che il dribbling non
è nelle sue corde, ma con quelle qualità tecniche deve
rendersi conto che può tentare giocate importanti ogni volta
che ha il pallone tra i piedi. Deve solo crederci e provarci.
MASALA 6: corre tanto, ha ottime doti tecniche ma non gli
si può chiedere di fare il regista. Dare le chiavi della
squadra a lui è un azzardo. Lui comunque ci prova con
caparbietà, soprattutto perché per la Torres lui farebbe di
tutto. Ma in quella posizione perde tutto il suo potenziale
che è fatto di corsa, incursioni intelligenti e tiro in porta.
LUNGHI 5,5: ha qualità tecniche immense e lo sa bene. Ha
anche provato qualche giocata, ma spesso si è intestardito
in dribbling senza senso quando sarebbe stato più semplice
scaricare la palla al compagno più vicino. Sa bene che ha
sulle spalle grosse responsabilità perché è l’unico che può
puntare l’avversario e superarlo, ma proprio per questo a
volte cerca di strafare cercando conclusioni impossibili.
Comunque ha messo lo zampino nella rete della Torres.
DIAKITE 6: generoso, grintoso. Nel primo tempo ha
disputato un’ottima partita e in area ha fatto sentire la sua
strapotenza fisica, anche se non è mai riuscito a trovare
l’occasione giusta. Però è cresciuto in maniera esponenziale
e tenerlo fuori non sarà facile, anche perché si è trovato a
suo agio con il compagno di reparto Musso.
MUSSO 7: un gol da centravanti vero, ma soprattutto una
partita da attaccante che gioca per la squadra e si sacrifica.
Difende il pallone con una grinta eccezionale, fa impazzire
tutti i difensori con il suo moto perpetuo in tutto l’arco
dell’attacco. Quando sarà messo nelle condizioni di poter
puntare la porta, anziché giocare di spalle, sarà uno
spettacolo e una sentenza.

BRENTAN, DUMANJ, STARITA, DI STEFANO E
ZECCA s.v.: il loro ingresso in campo non ha portato alcun
beneficio alla Torres.

PAZIENZA 5,5: ha messo in campo una formazione molto
muscolare e quindi votata alla battaglia. E per un tempo
questa scelta gli ha dato ragione, ma con il passare del
tempo e con un caldo insopportabile la Torres ha perso la
corsa che nel primo tempo le aveva permesso di non far
giocare la Ternana. A quel punto, avrebbe potuto provare a
rafforzare il centrocampo con un giocatore dalle grandi
qualità tecniche come Carboni e invece ha preferito inserire
giocatori di gamba. Che hanno corso tanto ma senza
riuscire a costruire nulla di pericoloso. È vero che le
assenze di Zaccagno e Mastinu sono pesanti, però qualche
alternativa può cercarla visto che ha una rosa numerosa.

Torres (3-4-1-2): Petriccione; Fabriani, Idda, Mercadante; Masala (Brentan dal 63’), Sala, Scheffer (Zecca dal 63’), Nunziatini (Di Stefano dal 82’); Lunghi (Dumani dal 82’); Musso, Diakite (Starita dal 69’). A disposizione: Marano, Giorico, Biagetti, Bonin, Carboni, Zambataro, Stangoni. Allenatore Michele Pazienza

Ternana (3-4-1-2): D’Alterio; Meccariello (Capuano dal 63’), Donati, Maestrelli; Bianay (Romeo dal 74), Garetto, Vallocchia, Ndrecka; Orellana (Mc Jannet dal 74’), Dubikas, Ferrante (Leonardi dal 74’). A disposizione: Vitali, Morlupo, Tripi, Brignola, Longoni, Valemti, Biondini, Durmush, Proietti. Allenatore Fabio Liverani.

Arbitro Signor Nicolò Dorillo di Torino, assistente 1 Signor Roberto D’Ascanio di Roma 2, assistente 2 Signor Alessandro Ceci di Frosinone, quarto uomo Signor Fabrizio Pacella di Roma 2, Football video support Signor Marco Pileri di Cagliari.

Reti: Musso 43’, Dubikas 62

Ammonizioni: Bianay 27’, Ferrante 31’, Masala 41’, Musso 43’, Maestrelli 57’

Spettatori: 2816