Il professor Salvatore Mura

Sassari. Martedì 14 e mercoledì 15 ottobre si terrà nell’Aula Magna del Palazzo Centrale dell’Università (14 ottobre) e nell’Aula Piras del Dipartimento di Giurisprudenza (15), il Convegno di Studi “Lo Stato e la ricerca del benessere umano. Storia, diritto ed economia”, promosso nell’ambito del progetto PRIN “Human well-being in the years of extraordinary interventions in the South of Italy: historical research, cartographic representation and economic impact (1950–1992)”.

L’iniziativa, organizzata dal Dipartimento di Giurisprudenza con il patrocinio dell’Università degli Studi di Sassari e il contributo del Dottorato di ricerca in Scienze giuridiche e dall’Università degli Studi di Macerata, rappresenta una nuova tappa del percorso di analisi interdisciplinare dedicato alle politiche di intervento pubblico dal secondo dopoguerra ad oggi, con particolare attenzione al Mezzogiorno.

Il convegno vedrà la partecipazione di studiosi italiani provenienti da diversi atenei (Sassari, Macerata, Napoli Federico II, Firenze, Palermo, Roma Sapienza, Salerno, Cagliari, Bari, Foggia) che approfondiranno i molteplici aspetti dell’intervento dello Stato nell’economia e il suo impatto sul benessere umano inteso in un senso ampio: dai fondamenti teorici ai profili istituzionali e giuridici, fino agli effetti sociali, economici e ambientali.

I lavori si apriranno martedì 14 ottobre, alle ore 15.30, con i saluti istituzionali del rettore Gavino Mariotti e del direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Michele M. Comenale Pinto, seguiti dall’introduzione di Salvatore Mura, principal investigator del progetto PRIN. Alle 16.00 è previsto il keynote speech del direttore generale della Svimez Luca Bianchi, dal titolo Il Mezzogiorno nelle politiche pubbliche. La relazione del prof. Omar Chessa, Ascesa e declino del costituzionalismo democratico, introdurrà la sessione tematica. A seguire, intervengono i docenti Rita Ambrosino, Salvatore Mura, Pierluigi Totaro (Università di Sassari – Università di Napoli Federico II), con un contributo dal titolo L’intervento straordinario dello Stato disegnò un’altra geografia del Mezzogiorno? Un’analisi geostatistica. Successivamente prenderanno la parola i professori Claudio Socci, Stefano Deriu, Ludovica Almonti (Università di Macerata), con la relazione Un altro modo di misurare l’intervento dello Stato nell’economia. La stima del benessere umano. Le considerazioni conclusive saranno affidate al prof. Luigi Lacchè, già rettore dell’Università di Macerata.

Il percorso delle due giornate si articola in panel tematici dedicati sia agli aspetti storici e giuridici – come l’ascesa e il declino del costituzionalismo democratico e sociale (quale cornice privilegiata dello Stato interventista), l’evoluzione del modello di intervento statale nel dopoguerra e le figure chiave che ne furono protagoniste – sia agli strumenti di politica pubblica adottati e al loro impatto sulla realtà sociale e territoriale del Paese. Particolare attenzione sarà riservata agli indicatori di benessere (con riferimento a reddito, istruzione, lavoro, salute, istituzioni, politica, criminalità, ambiente) negli anni dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno, con l’obiettivo di offrire nuove chiavi di lettura quantitative e qualitative di quell’importante stagione dell’Italia repubblicana, segnata dalle politiche attive di intervento diretto nei rapporti economico-sociali.

Il convegno è finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, Missione 4 Componente 1, PRIN 2022 PNRR.