Ex Ospedale Civile di Piazza Fiume a Sassari

Negli ultimi mesi Sassari ha accelerato la trasformazione digitale con un progetto Smart City realizzato insieme a WINDTRE, presentato il 18 settembre 2025: l’intesa punta su connettività, sensoristica urbana e piattaforme per la gestione dei servizi, dalla mobilità alla sicurezza, con l’obiettivo di rendere il territorio più efficiente e inclusivo. In parallelo, il Comune ha strutturato un’unità dedicata a “Innovazione tecnologica e Smart City”, che coordina reti, data center e la digitalizzazione dei processi interni. Queste iniziative si innestano sui finanziamenti del PNRR, che nel territorio di Sassari coprono missioni chiave come digitalizzazione, infrastrutture e transizione ecologica, con progetti mappati e monitorati pubblicamente. 

La digitalizzazione riguarda anche la vita quotidiana delle persone, dall’accesso ai servizi pubblici online fino ai consumi culturali e all’intrattenimento via internet. In questo contesto, anche il tempo libero si sposta sulle piattaforme: streaming, gaming e, nel rispetto delle normative e del gioco responsabile, il gambling regolamentato. È in questa cornice che si inseriscono portali come Domusbet, sito legale di giochi da casinò online, esempio concreto di come l’ecosistema digitale stia ampliando l’offerta di intrattenimento disponibile ai cittadini, a fianco di servizi educativi, culturali e sportivi.

Mobilità sostenibile: ciclabili, zone 30 e intermodalità

Sul fronte della sostenibilità, Sassari ha potenziato negli ultimi anni le politiche per la mobilità attiva. Il progetto “SassarInBici”, rilanciato a gennaio 2025, mira a integrare nuove ciclostazioni (anche per e-bike) nei nodi turistici e nei punti di interscambio del trasporto pubblico, collegando aree come Platamona, Porto Ferro, Argentiera, la Nurra e il centro urbano. Contestualmente, il programma MO.S.S. (Mobilità Sostenibile a Sassari) ha esteso le “zone 30” in diversi comparti, con interventi approvati tra il 2023 e il 2024 per moderare il traffico, aumentare la sicurezza e incentivare gli spostamenti dolci. A supporto delle ciclovie, nell’aprile 2025 la Regione ha stanziato 4,2 milioni di euro per completare e razionalizzare la rete urbana, con collegamenti verso quartieri come Latte Dolce, Sant’Orsola, Sacro Cuore, Carbonazzi, Baddimanna e Caniga.

Questi interventi puntano a creare una città più vivibile, limitando l’uso dell’auto privata e favorendo intermodalità e micro-mobilità. Il disegno è coerente con i progetti PNRR sulla mobilità ciclistica e con le pianificazioni che vedono Sassari impegnata nel rafforzamento della rete ciclabile urbana e metropolitana, anche in relazione alla comunità universitaria. 

Rifiuti ed economia circolare: obiettivi e passi avanti

La gestione dei rifiuti resta un cantiere aperto ma in evoluzione. A fine 2024 il Comune ha ribadito la strategia per centrare (e superare) l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata, anche rafforzando la collaborazione tra settore ambiente e polizia locale. Nel 2023 Sassari si è fermata attorno al 61% di RD, tra i pochi capoluoghi sardi sotto soglia, ma il trend regionale vede un calo dei rifiuti destinati a smaltimento e un consolidamento della differenziata, che offre margini per recuperare terreno. Sul territorio comunale, intanto, si sono moltiplicate le iniziative operative, come i punti di raccolta periodici per gli ingombranti e i canali informativi dedicati. 

L’orizzonte è quello dell’economia circolare: oltre al riciclo, riduzione e riuso, la strategia comprende educazione ambientale e filiere locali per valorizzare i materiali recuperati. In questa direzione, la digitalizzazione dei servizi ambientali—dalle app informative agli sportelli online—può migliorare partecipazione, tracciabilità e qualità del conferimento.

Risorsa idrica: una sfida cruciale

Tra le criticità più note spicca la dispersione idrica: secondo “Ecosistema Urbano 2024”, Sassari registra perdite stimate al 64,8%, dato che richiama investimenti urgenti in reti e monitoraggi intelligenti. La componente “smart” della transizione—sensori, telecontrollo, data analytics—può qui fare la differenza, consentendo interventi mirati di manutenzione e riducendo gli sprechi. Collegare il capitolo acqua ai progetti Smart City significa, in prospettiva, rendere più resiliente un servizio essenziale per famiglie, imprese e turismo. 

Innovazione, scuola e competenze digitali

La transizione non è solo infrastrutture: richiede competenze. Nel mondo dell’istruzione, finanziamenti del PNRR per la formazione del personale scolastico sulla transizione digitale sono atterrati anche in istituti del territorio, con percorsi dedicati a didattica innovativa, sicurezza informatica e uso avanzato delle tecnologie. Questi tasselli aiutano a creare una base di competenze diffuse, indispensabili perché i servizi digitali siano davvero inclusivi e accessibili. 

Sul piano amministrativo, l’unità comunale per l’innovazione presidia rete dati, telefonia e sicurezza informatica, contribuendo a standardizzare processi e interfacce, oltre a proteggere i sistemi. Una macchina pubblica più digitale e sicura rende più semplice per cittadini e imprese accedere a servizi, bandi, pagamenti e pratiche, con ritorni concreti in termini di tempi e qualità. 

Uno sguardo d’insieme: la comunità al centro

Sassari sta costruendo un modello di sviluppo che unisce sostenibilità e digitale: ciclabili e zone 30 per la mobilità quotidiana; strategie per migliorare raccolta differenziata e ridurre gli sprechi; un progetto Smart City che connette servizi, dati e infrastrutture; competenze diffuse per usare la tecnologia in modo consapevole. Restano sfide importanti—come la dispersione idrica e l’esigenza di superare stabilmente il 65% di RD—ma la traiettoria è impostata, con il supporto del PNRR e di partnership pubblico-private. 

Il quadro più interessante, però, è quello sociale: la comunità sassarese sta dimostrando capacità di adattamento e partecipazione, dalle scuole che innovano alla cittadinanza attiva che sperimenta nuove forme di mobilità e di cura degli spazi. In una città dove cultura, università e impresa convivono, la modernità non è un fine ma un mezzo per migliorare la qualità della vita: quartieri più sicuri e vivibili, servizi pubblici più semplici, opportunità economiche e culturali più accessibili. Se la rotta rimarrà questa—collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini, attenzione ai dati e responsabilità ambientale—Sassari potrà consolidare un modello “a misura di persona”, in cui sostenibilità e digitale si rafforzano a vicenda, giorno dopo giorno.