Alghero. La XXIII edizione di FestivAlguer si è aperta nel weekend con due appuntamenti che hanno confermato ancora una volta la capacità del festival di trasformare la città in un palcoscenico diffuso, capace di accendere immaginari, sorprendere e coinvolgere comunità e visitatori. Un debutto intenso per ExPop Teatro, ideatore e organizzatore del festival, fatto di poesia, energia collettiva e di quello sguardo nuovo che il tema “Stelle e strade” dedica alla città come spazio condiviso.
Sabato 6 dicembre il Don Chisciotte del Teatro dei Venti ha emozionato piazza Sulis, conquistando il pubblico con la sua forza evocativa: trampoli, macchine teatrali, musica dal vivo e una drammaturgia sospesa tra sogno e realtà hanno dato vita a un racconto capace di parlare al presente con sorprendente intensità.

La folla ha seguito con attenzione e un trasporto quasi palpabile le avventure del cavaliere errante, lasciandosi attraversare dalla sua ostinata ricerca di giustizia, dalla fragilità luminosa dei personaggi e dalla potenza visiva di una messa in scena che ha trasformato lo spazio urbano in un luogo di meraviglia. Un debutto carico di emozione, capace di toccare corde profonde e di ricordare quanto il teatro possa ancora essere un’esperienza collettiva e vibrante.
Domenica 7 è stata la volta di “Missione Roosevelt” la performance itinerante firmata Tony Clifton Circus e Teatro Necessario Circo che ha condotto pubblico e partecipanti nel cuore di un esperimento urbano fuori dagli schemi. Partita da un luogo segreto, la performance ha attraversato le vie del centro storico trasformando la città in un terreno di gioco, sorpresa e riflessione. Gli spettatori e i passanti, inizialmente incuriositi da questa insolita “missione”, si sono presto ritrovati a osservare una lunga fila di partecipanti in sedia a rotelle, organizzati come un piccolo plotone in marcia. Una visione in grado di generare reazioni contrastanti: molti hanno sorriso, altri hanno espresso stupore o smarrimento, altri ancora si sono avvicinati con delicatezza, mossi da una forma spontanea di empatia.
La performance, con il suo linguaggio irriverente e inclusivo al tempo stesso, ha scardinato simboli e convenzioni, ribaltando il significato di un oggetto considerato tabù e trasformandolo in strumento di libertà creativa. Un’esperienza corale che non ha lasciato indifferente nessuno: divertita, impietosita, confusa, la città ha osservato e reagito, diventando essa stessa parte dell’opera.
Il festival proseguirà venerdì 12 dicembre al Teatro Civico “Gavino Ballero”, che ospiterà due repliche gratuite dello spettacolo TUT70 QU3LL0 CH3 AVET3 S3MPRE VOLU7O SAP3R3 5UL VO5TRO C3RV3LLO del mentalista Andrea Redavid, in scena alle 17 e alle 21.
Sabato 13 dicembre (alle 16.30 e alle 18) e domenica 14 dicembre (dalle 10.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 18) i Giardini Manno diventeranno invece il teatro di WACKY, performance-installazione di Emanuela Savi: un’esperienza immersiva ambientata in una roulotte che si trasforma in un sorprendente salottino delle meraviglie.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 349 4127271 o inviare un’e-mail all’indirizzo expopteatro@gmail.com.
