Artisti dell’intreccio sardo e dell’antica arte della filigrana, sperimentatori di nuove applicazioni, maker della sartoria, della tessitura e della ceramica che progettano nuove formule per collegare passato e futuro unendo arte, tradizione e tecnologia.
Dieci giovani imprese sarde testimoniano i risultati del progetto di innovazione tecnologica e sviluppo del business “ALServ” che si conclude consolidando importanti traguardi. L’iniziativa nata nell’ambito del “Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020”, di cui è partner l’Accademia Sironi, ideata appositamente per supportare le giovani imprese artigiane attraverso percorsi di innovazione e buone pratiche mirate allo sviluppo aziendale ha rappresentato un’opportunità concreta e preziosa per gli operatori del settore regionali.
Le imprese in possesso dei requisiti richiesti dal bando hanno seguito le varie fasi del progetto mirato alla definizione di prospettive strategiche di marketing operativo, promozione e comunicazione. Un team di esperti ha seguito le aziende nel fondamentale lavoro di definizione del prodotto con attività mirate allo studio della progettazione e della proposizione sul mercato. Ogni impresa è stata inoltre supportata nella soluzione di problematiche legate ai cicli produttivi e alla gestione sostenibile ed ha potuto intraprendere un percorso di marketing e storytelling aziendale per acuire nuove strategie legate alla promozione dei propri prodotti.  “Il programma di partenariato ha dimostrato di funzionare – dice il direttore dell’Accademia Sironi Antonio Bisaccia – per questo l’Accademia Sironi proseguirà il suo percorso di terza missione coinvolgendo le aziende artigiane del settore artistico”.
Un background costruito su fondamenta di passione e competenza professionale accomuna le aziende (quasi tutte al femminile) che hanno risposto all’opportunità offerta da “AlServ” da ogni parte della Sardegna proponendo, ognuna per il suo settore, progetti di grande fascino che guardano con fiducia verso orizzonti internazionali. Lavorare l’argilla, darle forma, cuocerla, darle colore, immagine e quindi vita era il sogno di una bambina algherese Elisabetta Frau che fin da piccola costruiva pupazzi e bambole. Quel sogno si chiama ora “Betta Ceramiche” che grazie al progetto “AlServ” si apre a nuove opportunità.  Anche Viola Cusimano titolare dell’azienda “La vie en Violette” ha intrapreso nuovi   percorsi con il progetto “ALServ” così come “La drapperia” di Maria Giovanna Sechi di Porto Torres una sartoria del futuro dove creatività, tecnica e studio si fondono insieme.  Maria Mercedes Enne architetta di Olbia porta un raffinato progetto di ceramica artistica nel progetto “AlServ” mentre Rosa Salis orafa di Alghero lavora sull’essenza dei gioielli e del corallo nel suo “Goral” che ha portato un piccolo e storico laboratorio artigianale ad aprirsi al mercato online. Con filosofia simile lavora anche l’azienda “Erre” di Rosalba Piras giovane artigiana tra le ultime custodi di una tradizione antichissima che rischia di andare perduta quella dell’intreccio sardo di San Vero Milis.  Ma anche l’edilizia si trasforma in arte con “AlServ” che ha accolto nel progetto l’azienda di famiglia “Idda Costruzioni” di Sassari. Tra le aziende di “AlServ” anche quella di Luca Congia orafo di San Gavino Monreale e “Studio Pratha” di Graziella Carta che lavora sull’evoluzione, e la rivoluzione, di una delle più antiche forme d’arte al mondo: la tessitura. “Nei prossimi giorni – dice Daniele Dore, docente dell’Accademia e coordinatore del progetto – ci incontreremo a Genova con le altre realtà europee che in questi anni hanno aderito al programma Interreg. Discuteremo sui risultati ottenuti con l’obiettivo di porre le basi per nuovi progetti internazionali”.
Il progetto “AlServ” ha dato opportunità alle aziende coinvolte di usufruire dell’ArtLab di Sassari, “FabLab” e “coworking” artistici dove macchinari all’avanguardia per la prototipazione e produzione digitale incontrano le competenze di progettazione e conoscenza dei materiali. Le aziende artigiane sarde chiudono il loro percorso con un background consolidato e lo sguardo aperto verso nuovi obbiettivi.