Cagliari. I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Cagliari, in servizio presso la Sezione Operativa Territoriale di Porto Canale, unitamente ai militari del 1°Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Cagliari, in servizio presso lo scalo portuale, nell’ambito della costante attività di repressione dei traffici illeciti, a seguito di analisi dei rischi locale, hanno sequestrato 4.770 sacchi di pellets con etichettatura commerciale A1, da 15 kg ciascuno per un peso complessivo di 71.550 kg, contenuti all’interno di 5 container provenienti dall’Egitto, pronti a essere messi in consumo sul territorio nazionale.
All’atto dell’ispezione fisica, al fine di determinare la qualità e la rispondenza alle normative vigenti della merce, venivano prelevati dei campioni per la successiva analisi presso i Laboratori Chimici di ADM.
I risultati delle analisi accertavano la non conformità all’etichettatura commerciale A1, per il contenuto di ceneri e di azoto superiori a quelli consentiti.
La libera disponibilità della merce, riportante in etichettatura le indicazioni mendaci relative alla qualità del prodotto, avrebbe permesso all’importatore la distribuzione e la vendita di merce di bassa qualità a fronte di un’alta qualità dichiarata, con conseguente induzione in inganno dei consumatori finali.
Pertanto, la merce in importazione è stata posta sotto sequestro e il legale rappresentante della Società importatrice, con sede legale a Milano e sede secondaria in Selargius (CA), è stato denunciato presso la Procura della Repubblica di Cagliari per il reato di cui all’art. 517 del C.P. (vendita di prodotti industriali con segni mendaci).
Le attività di sequestro poste in essere, miranti a contrastare il fenomeno delle illecite importazioni di pellet recante il marchio di certificazione di qualità contraffatto, sono il frutto di un’accurata attività di analisi degli scambi commerciali che interessano la filiera d’importazione e vendita del predetto combustibile, a danno della leale concorrenza tra gli operatori onesti del settore che risentono, nel particolare momento storico di difficoltà di approvvigionamento di altra tipologia di combustibile per le note vicende internazionali, degli effetti del conseguente incremento dei prezzi all’importazione del pellet che si attesta su valori superiori al 60%.