Alghero. Ritorna M.E.M.O in Rete. È la terza annualità del progetto del Ceas Porto Conte con l’Università delle Tre Età volto a promuovere la tutela del territorio e la valorizzazione dei beni comuni. Il progetto del Ceas Porto Conte ha inaugurato negli scorsi giorni la sua terza annualità. Un nuovo ciclo di incontri rivolti all’Università delle Tre Età, per condividere esperienze e conoscenze in ambito di tutela, gestione e promozione del territorio, fruizione sociale, sensibilizzazione ed educazione ambientale.

“Le nostre aree Super-protette”, questo il tema dell’incontro presso la sede UTE di Alghero a cura di Antonella Derriu, responsabile del Ceas Porto Conte e David Pala, referente del Parco per la gestione della ZSC, introdotto dai saluti della Presidente dell’Università delle Tre Età, Marisa Castellini. Dopo un richiamo alle finalità del progetto, alle attività congiunte svolte finora, al programma previsto per quest’anno, si è entrati nel vivo dell’argomento. Evidenziati i diversi livelli di protezione delle nostre aree protette e in particolare la Rete Natura 2000 dell’UE, si è posto l’accento sul ruolo del Parco e dell’AMP nella definizione della misure di conservazione che hanno portato alla designazione prima della ZSC Capo Caccia e Punta Giglio (Zona Speciale di Conservazione) da parte del Ministero e successivamente dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte quale Ente gestore della stessa ZSC. Un importante riconoscimento che ha avviato i necessari studi e monitoraggi di specie per attivare le giuste misure di conservazione e dunque di tutela delle unicità e bellezze naturalistiche dell’area protetta.

M.E.M.O in Rete prosegue nel suo ciclo di incontri mensili per condividere con l’UTE gli stadi di avanzamento di studi e monitoraggio di specie e le azioni di riqualificazione e valorizzazione del territorio protetto. Un ricco programma che combina le attività in aula con visite guidate, escursioni didattiche ed esperienze in aziende certificate.