Lo sviluppo tecnologico in Italia è tra i più alti in Europa. Sono infatti moltissime le aziende internazionali che hanno sede nel nostro paese, e ovviamente non mancano start up e grossi progetti nati proprio sul nostro territorio.

Sono infatti moltissimi i settori in cui l’Italia si sta evolvendo in ambito tecnologico: infrastrutture di rete, trasporti, sicurezza, istruzione, intrattenimento e svago sono solo alcuni di quelli che nel corso degli anni hanno subito un rinnovamento grazie a questi nuovi mezzi. Tutto questo movimento fa sempre più gola ai colossi del mondo tecnologico che hanno investito nel nostro paese, come Google, Amazon e molti altri. Il problema nasce quando queste aziende rischiano di creare problemi al mercato di un paese approfittando della loro posizione economica.

Il ruolo dell’Italia nel contrastare le grandi compagnie insieme all’Europa

In questa lotta per evitare che lo strapotere delle grandi aziende vada troppo oltre, l’Italia non è da sola. La nostra nazione sta facendo fronte comune anche con altri paesi europei e proprio il parlamento pochi mesi fa ha approvato la realizzazione di un pacchetto unico digitale che servirà ai cittadini, alle piccole aziende e alle start up ad avere maggior sicurezza sull’utilizzo dei propri dati una volta finiti in rete, specialmente quelli gestiti dai colossi del digitale come Apple, Meta e Google.

Per fare un altro esempio alcuni operatori di rete nel nostro paese (insieme ad altri europei) hanno chiesto ai grossi provider di contribuire alle spese del mantenimento della rete, dato che società come Google, Netflix o Microsoft guadagnano proprio da ogni utente connesso a queste infrastrutture e occupano oltre la metà del traffico generale. La richiesta legittima verso le grandi compagnie tecnologiche è dunque quella di contribuire in parte alla gestione delle reti fisiche che, soprattutto negli ultimi anni, hanno visto un’impennata dei costi.

Lo sviluppo tecnologico in Italia: tra infrastrutture, istruzione, giochi e casinò online

Risulta facile capire come mai i grandi colossi che utilizzano internet vogliano investire nel nostro paese, dato che gli ultimi anni hanno visto un’impennata tecnologica. L’istruzione a tutti i livelli e ora sempre più gestita in remoto, le reti mobile, specialmente con l’avvento del 5G sono in crescita, e settori quali giochi e casinò online sono in continua crescita.

Specialmente questi ultimi sono sempre più diffusi e giocati in ogni parte d’Italia. Guide ad esempio come contare le carte a blackjack sono molto cercate dagli utenti che ora, grazie alla possibilità di giocare da qualunque posizione senza la necessità di trovarsi in un luogo fisico, hanno molta più liberta di scegliere come passare il proprio tempo grazie all’avanzamento tecnologico.

Il freno italiano

Il nostro paese è stato molto attento alle azioni compiute da alcuni grandi colossi internazionali, andando a intervenire, anche sanzionando, dove c’era il rischio di compiere atti che potessero nuocere alle imprese locali e ai cittadini. Ad esempio, muovendosi a livello anche europeo, sono state molte le multe per l’utilizzo poco chiaro dei Cookie sui siti internet da parte delle grosse compagnie, cosa che ha portato nel corso dei mesi a una nuova regolamentazione.

Nei mesi recenti dall’Italia è arrivata una sanzione verso Amazon per oltre un miliardo di euro, a causa di alcuni problemi di concorrenza sleale in cui il gigante dell’e-commerce avrebbe abusato della sua posizione dominante per spingere i consumatori a utilizzare i propri servizi di logistica a discapito di quelli situati nel nostro paese. Un segno forte dal nostro paese contro una multinazionale che ha fatto parlare di sé anche nel resto del mondo.

Le opportunità delle multinazionali

Questo contrasti non devono però essere fraintesi. L’Italia si muove in questa direzione, insieme anche ad altri governi europei e del mondo per evitare lo strapotere economico delle grandi multinazionali in modo che non danneggino troppo il mercato locale. Le grandi compagnie internazionali però rappresentano sempre una grande opportunità per il nostro paese, specialmente perché sono in grado di creare moltissimi posti di lavoro. Questo avviene non soltanto assumendo personale, ma anche finanziando altri settori come quello edilizio, per la costruzione di nuovi complessi, e molto altro.

Queste cosiddette Big Tech d’altronde hanno anche portato diversi utili servizi come la comodità dell’e-commerce, la creazione di datacenter nel nostro paese ampliando i servizi tecnologici legati al web e molto altro. Spesso hanno cambiato molto le abitudini degli italiani, basta pensare alla possibilità di prenotare viaggi e persino ristoranti tramite app o online, oppure facendosi servire comodamente a casa in pochi click.

Il rapporto con questi giganti della tecnologia moderna è dunque complicato da regolare, perché nonostante l’utile apporto di posti di lavoro e vantaggi di vario tipo, bisogna comunque osservare sempre che non approfittino troppo delle loro posizioni in cui spesso nel loro campo non hanno concorrenza, rischiando di schiacciare le piccole e medie imprese di un territorio. Per questo non bisogna contrastarle a priori, ma è necessario monitorarle con costanza.