Si è costituito anche in Sardegna il coordinamento regionale a supporto della candidatura di Gianni Cuperlo
quale segretario del Partito Democratico. Di seguito le dichiarazioni dei sostenitori: “Questo congresso è l’occasione per dare vita a un nuovo Partito Democratico. Un partito che deve riconquistare credibilità e fiducia tra le cittadine e i cittadini, in particolare tra quelle e quelli di sinistra.
Questa “costituente” non può concludersi con le primarie ma deve utilizzare questa prima fase come l’inizio
di un percorso che riporti il partito a dialogare all’interno e all’esterno, con umiltà. Promessa democratica
propone di ripartire dal basso con dei “Comitati per l’Alternativa” perché l’opposizione, soprattutto in questo
periodo storico, non può e non deve essere demandata alle sole istituzioni, il dibattito dovrà percorrere il
paese.
Si è reso evidente che senza la sinistra semplicemente il PD non esiste, senza la sinistra il PD smarrisce le
ragioni della sua fondazione e perde motivazione per la sua esistenza. Promessa democratica oggi, in una
fase costituente del PD, pone al centro del dibattito la giustizia sociale, l’istruzione e la formazione lungo
l’arco della vita, lo viluppo sostenibile e il dibattito sui cambiamenti climatici.
Promessa democratica ritiene che vada superato il Jobs Act per contrastare precarietà e disuguaglianze e
che vada affrontato il tema del salario minimo legale perché si restituisca dignità al lavoro, inteso anche
come strumento e mezzo per l’emancipazione economica e sociale di ogni persona. Tutto questo con una
posizione intransigente sui beni comuni e sull’etica pubblica contro ogni illegalità e corruzione.
Per ritrovare energia e spirito di comunità è necessario ripartire dalle nostre comunità democratiche e
restituire alla rete dei circoli, i alle iscritte e iscritti il senso profondo e l’importanza della partecipazione, con
tutti gli strumenti a disposizione e gli altri che decideremo insieme, alle scelte politiche come alla selezione
della nostra classe dirigente. È necessario affermare con forza il principio secondo il quale il segretario e la
segretaria del nostro partito sono scelti da chi, iscrivendosi, fa una scelta di impegno attivo mantenendo le
primarie aperte per la scelta del candidato premier. Serve restituire tutta la dignità e la bellezza
dell’impegno militante.
Serve un profondo rinnovamento del Partito Democratico che valorizzi la propria adesione al Partito del
socialismo europeo anche attraverso un’azione che possa aiutare il PSE a compiere lo stesso percorso di
rinnovamento. Ci siamo messe e messi in cammino con una buona dose di umiltà, per noi un nuovo PD
rimane decisivo per il futuro della sinistra. La sinistra ha già concesso troppo al leader solo e salvifico.
Il centrosinistra ha smarrito sé stesso e in un mondo che vede la democrazia indebolita e un fronte antioccidentale che include una maggioranza della popolazione globale è di fondamentale importanza che il
Partito Democratico torni a coltivare i temi della lotta alla fame, della libertà religiosa e della pace. La
ricerca continua e sistematica della Pace, con ogni mezzo possibile, deve essere – questo sì – un obiettivo
primario da perseguire”.