Sassari. È stata aperta questa mattina la nuova area open space del Pronto soccorso dell’Aou di Sassari. I lavori conclusi in un mese circa hanno consentito di realizzare uno spazio dedicato ai pazienti dopo il primo intervento di stabilizzazione.
La nuova area consente di snellire i percorsi all’interno del Pronto soccorso, migliorando nel contempo la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti ed è funzionale ad una riorganizzazione complessiva delle attività. L’open space dispone di nove postazioni per i pazienti, provviste di sistemi di monitoraggio e gas medicali.

L’area è stata realizzata grazie alla razionalizzazione di una serie di locali, in parte utilizzati come stanze di appoggio, spogliatoi, una sala radiologica non più in uso. L’intervento ha comportato oltre che la realizzazione di opere edili, come abbattimento e creazione di pareti, pavimentazioni, controsoffitti, infissi, anche il completo rifacimento dell’impiantistica elettrica, condizionamento, fonia/dati, rilevazione fumo, gas medicali.

«La realizzazione dell’open space nel presidio dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari e la sua entrata in funzione rappresentano il primo passo nella direzione che abbiamo tracciato – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria – verso una complessiva riorganizzazione e ammodernamento dei pronto soccorso della Sardegna, con l’obiettivo di offrire ai cittadini un servizio efficiente al passo con i tempi. Luoghi in cui le persone possano ricevere un’assistenza dignitosa e non ospedali da campo in tempo di guerra dove i pazienti siano costretti a sostare in barella nei corridoi, in condizioni di lavoro difficili per gli stessi operatori. All’interno dell’open space il paziente è più al sicuro perché costantemente monitorato e le tecnologie utilizzate consentono inoltre un’ottimizzazione delle risorse e un’organizzazione più efficiente. Anche gli altri ospedali dell’Isola stanno procedendo alla riorganizzazione degli spazi nei pronto soccorso per renderli più funzionali e sicuri, a beneficio sia dei cittadini che degli operatori».

«Le opere anticipano il più ampio intervento di ristrutturazione e ampliamento del Pronto soccorso – afferma il direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio Lorenzo Spano – che prevede un investimento di circa 13 milioni di euro, con fondi regionali e con fondi del Pnrr. L’Azienda ha già realizzato il progetto preliminare generale e siamo in attesa della definizione della pratica da parte del Ministero».

«In attesa di questi lavori – prosegue il manager – dobbiamo garantire ai pazienti le migliori cure e un’adeguata accoglienza e comfort dal punto di vista alberghiero. Sarà anche funzionale a una migliore attività lavorativa del personale sanitario. E la nuova area va proprio verso questa direzione».

I lavori per l’intervento edile e impiantistico sono iniziati poco prima di Natale e sono stati completati in un solo mese.

Il progetto è stato realizzato dall’Ufficio tecnico dell’Aou di Sassari, diretto dall’ingegner Roberto Manca, mentre i lavori sono stati realizzati dalle imprese Electrical Service srl e Se.Sa.

Un’operazione che tende a superare l’attuale conformazione del reparto, di vecchissima concezione, suddiviso in tante piccoli ambienti.

«Ci avviamo a cambiare l’organizzazione del Pronto soccorso – fa sapere il direttore della struttura Paolo Pinna Parpaglia, fuori dall’isola per un impegno inderogabile assunto precedentemente – e ci avviamo a passare da un’attività basata su ambulatori multifunzione a una basata per aree di trattamento diversificate, che vedrà zone per i codici rossi e codici gialli.

«Con gli altri lavori di ristrutturazione in programma – aggiunge – avremo anche una nuova area per i codici rosa più confortevole e percorsi per i pazienti fragili».

E la nuova area rappresenta quindi già un primo passo verso questa nuova organizzazione. Gli spazi infatti consentiranno di ospitare i pazienti con codice giallo o rosso che qui, dopo la prima fase di stabilizzazione nelle aree dedicate, proseguiranno l’iter diagnostico terapeutico previsto. «Il paziente – spiega ancora Pinna Parpaglia – si ritroverà in un’area a gestione infermieristica, così che le aree di trattamento iniziale possano liberarsi più velocemente. Riteniamo che questo modello possa contribuire a ridurre i tempi di attesa».

A questi lavori seguiranno quelli dedicati alla realizzazione di un’area d’attesa per gli accompagnatori e i parenti dei pazienti del Pronto soccorso. L’area, inserita nel corpo centrale del Santissima Annunziata e adiacente alla struttura, sarà anch’essa un open space e garantirà una migliore accoglienza. Qua sarà attivato anche un servizio h24, con personale a supporto dei familiari che potrà fornire informazioni non sanitarie in tempo reale sul percorso assistenziale del parente in Pronto soccorso, e che potrà fare anche da raccordo con il personale sanitario.