Si avvicina l’appuntamento con l’iniziativa promossa dalle associazioni Ora Noi Aps, Nessuno escluso OdV e UFha Sassari OdV fissato per sabato 11 febbraio a Ploaghe.
“Dopo il convegno di Santa Teresa di Gallura, inerente ai caregiver familiari, è un piacere portare a Ploaghe la macchina organizzativa di Ora Noi Aps, per discutere e sensibilizzare su un argomento di comune interesse come quello dei caregiver familiari” – afferma il presidente di Ora Noi Aps, Mario Assanti –. In questo caso, a Ploaghe, l’incontro è organizzato in collaborazione con due associazioni, Nessuno escluso OdV e U.F.Ha., con il patrocinio del Comune di Ploaghe”.
Invisibili e senza tutela legislativa, i caregiver non si occupano solo di assistere fisicamente il familiare disabile o non autosufficiente. A questo già gravoso carico si aggiunge l’assistenza indiretta ossia disbrigare pratiche amministrative dell’assistito, spesso non agevolate dall’eccessiva burocrazia. Elemento spesso ignorato, è la necessità, per i caregiver, di poter contare su un supporto psicologico, per evitare di incappare nella Sindrome del Burnout, una condizione di forte stress che si verifica nei casi in cui il familiare da assistere richieda un aiuto continuo. Ansia, insonnia, depressione, cambi di umori repentini, crisi di panico e irritabilità sono solo alcuni dei rischi possibili che possono colpire il caregiver.
“Su tanti temi fare rete è necessario per lo sviluppo di nuove idee, condividere progetti e rafforzare ancora di più la presentazione di determinate istanze – aggiunge Mario Assanti –. Soprattutto quelle dei caregiver familiari: un mondo sommerso, senza dei veri diritti e mai riconosciuti”.
Temi delicati e di cui è difficile parlare. Il convegno, sabato 11 febbraio, prenderà il via alle 16.00 al salone dell’ex convento dei Cappuccini, in via Pietro Salis 70.
Mario Assanti, presidente di Ora Noi APS, Mario Muggiolu, presidente di Nessuno escluso OdV e Giampietro Uleri, presidente della U.F.Ha. Sassari OdV, vogliono fare rete per un filo comune: dare voce a chi non ha voce. “È importante tutelare, assistere e riconoscere la figura dei caregiver – spiega Mario Assanti – e fargli capire quali sono i loro diritti, poiché spesso non ne hanno idea”.
È fondamentale organizzare convegni su temi come questi, perché servono per dare visibilità a chi vive nell’ombra. Ancora oggi, infatti, esistono famiglie in cui la disabilità viene vista come una vergogna. “I convegni hanno lo scopo di educare le persone a questa problematica – spiegano gli organizzatori – e di approfondire il tema da tutti i punti di vista, compreso quello della comunicazione con gli enti preposti all’ascolto delle esigenze dei caregiver”. “Il nostro scopo è dare un quadro generale di un mosaico complesso fatto di mille sfaccettature a volte non messe in luce, dove alcune dinamiche restano invisibili – chiarisce Giampietro Uleri –. Si parla poco della famiglia con disabilità, ma bisognerebbe provare ad immedesimarsi, perché è qualcosa che riguarda tutti”. E riguarda tutti perché si diventa caregiver all’improvviso. Quando un figlio nasce disabile o in conseguenza di un evento tragico.
Al convegno parteciperanno esponenti del mondo delle istituzioni, psicologi, assistenti sociali, educatori e avvocati. Tra loro, l’avvocato Claudio Sedda, dell’associazione Ora Noi Aps e le psicologhe Alessandra Piredda e Sara Tancredi, anch’esse facenti parte di Ora Noi Aps.
Ogni aspetto sarà sviscerato con cura; sarà un convegno ibrido, dove ci sarà la possibilità di ascoltare testimonianze in video conferenza di chi si trova ad occupare il ruolo di caregiver. Spazio anche agli aspetti positivi, che emergono nei momenti in cui tutte le sicurezze sembrano svanire, come la forza e la capacità di oltrepassare i propri limiti, anche mentali.
Un incontro che servirà per far capire il ruolo chiave che i caregiver ricoprono all’interno della società, e chiarire quali siano i loro diritti. Diritti che i caregiver devono trovare il modo di far valere. “In caso contrario – avverte Giampietro Uleri – si incorre nel rischio di cadere nell’assistenzialismo e nella carità. È importante capire che i diritti non devono essere richiesti come un favore”.
Tanti gli aspetti che saranno trattati, facenti parte di un mondo in cui i protagonisti stanno spesso all’ombra dei propri familiari disabili, dimenticandosi di avere una vita e un’identità propria.