Cagliari. Il Coordinamento INTERSEZIONALE Sardegna*, il 25 novembre 2021 ha avviato una richiesta di “accesso civico generalizzato” presso i 377 Comuni della Sardegna, per raccogliere informazioni sulle iniziative da questi promosse per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, nel periodo 25.11.2020 – 25.11.2021.

Perché coinvolgere le amministrazioni comunali sul contrasto della violenza di genere?
Perché la violenza di genere è un fenomeno che si origina e si manifesta “in prossimità”, quasi sempre in ambito domestico, spesso nel vicinato. E le amministrazioni comunali sono il livello di impegno politico più vicino alla cittadinanza: “in prossimità”, dunque, possono leggere il pericolo, organizzare servizi di prevenzione e contrasto, sensibilizzare e formare le comunità territoriali.
Perché l’accesso civico?
Perché è uno strumento della trasparenza (art. 5, D.Lgs. 33/2013), ancora troppo poco usato, che permette a cittadini di vedere soddisfatto il loro diritto all’informazione da parte di amministrazioni pubbliche. Chi chiede ha diritto di sapere, e non deve avere per forza un interesse diretto: per le amministrazioni intervistate esiste il dovere di dare risposta scritta a qualunque cittadino che richiede (in forma scritta) dati o informazioni con questo strumento.
Cosa ci si aspettava dalla raccolta delle informazioni?
Il nostro obiettivo era costruire una mappa di come viene affrontato il problema della violenza di genere in Sardegna, a livello locale. Il report che restituiamo darà rappresentazione di ciò che si fa o non si fa ancora (o si potrebbe fare), per evitare le violenze e le sofferenze individuali e
sociali connesse al genere.
L’Azione civica ha preso il nome “Oltre le panchine rosse”, perché l’installazione o la decorazione di una panchina rossa è rituale ricorrente nelle giornate internazionali contro la violenza sulle donne, ma dal nostro punto di vista è insufficiente ad affrontare il problema.
Il Coordinamento Intersezionale Sardegna ha una motivazione orientata alla condivisione di impegno con le amministrazioni comunali già attive, ovvero, in mancanza di un impegno specifico già assunto dalle amministrazioni comunali, di predisposizione a cooperare perché tale impegno tematico emerga, qualificato e solido come servirebbe in ogni contesto locale.
Siamo convinti che per combattere la violenza di genere occorra impegnarsi tutti, sentirsi chiamati in causa tutti, ognuno nel suo ruolo e secondo le proprie capacità. Mai come in questo caso, la distrazione di una parte sociale può aumentare il numero delle vittime e il disagio delle comunità.

Sarà possibile seguire l’evento anche sulla pagina facebook del Coordinamento Intersezionale
Sardegna https://www.facebook.com/intersezionalesardegna

*Il Coordinamento INTERSEZIONALE Sardegna è un’associazione che si propone quale scopo politico, culturale e sociale il compiere in Sardegna azioni di sensibilizzazione e di contrasto delle discriminazioni e della violenza di genere, con approccio “intersezionale”.
È un’associazione democratica, fondata sui valori di libertà, giustizia e solidarietà. Si fonda sulle buone relazioni ispirate a lealtà, trasparenza, cooperazione, mediazione, rispetto, valorizzazione reciproca, corresponsabilità.
La sua attività è orientata e permeata dai valori del femminismo e dell’autodeterminazione.
Non è un partito e non si propone scopi elettorali.
La presentazione, a cura del Coordinamento Intersezionale Sardegna, è seguita da un momento di confronto, coorganizzato con l’Assemblea permanente “Non Una Di Meno” Cagliari