Olbia. Nel corso dei consueti servizi di controllo dei mezzi trasporto merci, la Polizia di Stato ha denunciato il titolare di una nota ditta di autotrasporti poiché responsabile del reato di rimozione delle cautele atte a prevenire gli infortuni sul lavoro.
Gli agenti del Distaccamento Polizia Stradale di Olbia, durante un posto di controllo nella Strada Statale 729 Sassari/Olbia, effettuavano al controllo di un mezzo pesante, soffermandosi, in particolare, sulla verifica della strumentazione relativa alla normativa europea sui tempi massimi di guida e i periodi minimi di pausa e riposo dei conducenti.
Al fine di rendere tracciabile le tempistiche di guida, infatti, in tali veicoli è installato un computer di bordo denominato cronotachigrafo che sia i conducenti che i datori di lavoro e gli organi preposti al controllo possono e devono verificare per la propria e altrui sicurezza.
Dall’analisi dei dati registrati sono emerse immediatamente delle incongruenze che hanno insospettito gli agenti.
Da un attento e approfondito controllo, dopo aver smontato parte del cruscotto è stato rinvenuto, all’interno della plancia dei comandi, un meccanismo con accensione manuale per interrompere, all’occorrenza, le informazioni che la centralina invia allo strumento, in maniera tale da alterare il funzionamento del dispositivo per registrare l’attività di riposo mentre, in realtà, il veicolo risultava in marcia, eludendo così i tempi di guida e di riposo previsti dal Reg CE 561/2006.
La Polizia ha adottato i seguenti provvedimenti:
– ritiro della patente di guida al conducente;
– sottoposizione del veicolo a controllo presso un centro tecnico autorizzato, dove il dispositivo fraudolento è stato smontato e sottoposto a sequestro;
– sanzione amministrativa nonché deferimento alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania del proprietario della ditta di autotrasporto per il reato di rimozione delle cautele destinate a ridurre il rischio di infortuni sul lavoro.

Le pattuglie della Polizia di Stato sono impegnate quotidianamente nel controllo di tali apparecchiature che, come in questi casi, possono dar luogo a situazioni di concorrenza sleale a danno delle altre ditte di trasporto, nonché a situazioni di sfruttamento dei dipendenti a carichi di lavoro tali da generare forti rischi per la sicurezza stradale.