Il terzo giorno di Vinitaly si festeggia una notizia storica per la Sardegna: solo pochi mesi fa è stata ufficialmente sancita, dopo oltre 40 anni, la fine dell’embargo sull’esportazione di carni, causato dell’epidemia di peste suina africana.

Si tratta di un momento storico per gli allevatori sardi e per tutti gli imprenditori della filiera che è stato celebrato a Vinitaly con l’ospite d’onore dell’appuntamento di degustazione di quest’oggi, l’artigiano salumiere Antonello Salis.

Spinto da una grande passione, Salis si è impegnato nella promozione e nella valorizzazione dell’identità agropastorale dell’isola, collaborando attivamente con il sistema di allevamento.

Quando solo 15 giorni fa ha ricevuto il via libera e le linee guida per l’esportazione d carni suine sarde, si è buttato capofitto nella preparazione dei prodotti che ha finalmente potuto portare con sé a Verona. Tra queste, la salsiccia di suino sardo proposta con l’aggiunta di spezie in tre diverse varianti: sale e pepe, semi di finocchietto selvatico e mirto. L’arte salumiera di Salis è stata apprezzata anche tramite l’assaggio della sua mortadella di suino sardo, arricchita con mirto e miele, e della porchetta di suino sardo.

Per gli abbinamenti con le etichette selezionate dalle 72 realtà vitivinicole ospitate dalla collettiva, i partecipanti alla degustazione hanno intrapreso un viaggio intorno al Cannonau – una delle grandi varietà del mondo – partendo dalla bollicina, passando per il rosato e arrivando al rosso.

Il primo vino proposto, prodotto da una cantina di Oliena, nel cuore della Sardegna, è un Cannonau spumantizzato, il secondo, un rosato fermo, viene prodotto in Gallura, mentre il terzo è un rosso di Mamoiada, zona dove viene praticata la viticoltura di montagna, caratterizzata da un microclima perfetto.

Gli appuntamenti dedicati alle degustazioni della Regione Sardegna si chiudono domani con i prodotti della pasticceria tradizionale, accompagnati dalle parole del giornalista, scrittore e gastronomo Giovanni Fancello.