L’iniziativa Primavere Sarde è giunta alla nona edizione. Ricchissimo programma quello di quest’anno promosso da Arvures, Assemblea Natzionale Sarda, Plastic Free Odv Onlus, Sa Domo de Totus e Teatro S’Arza per i festeggiamenti de Sa Die de sa Sardigna, che avrà il suo culmine nelle giornate di giovedì 27 e venerdì 28 aprile.
Il 27 aprile, in collaborazione con il Liceo Artistico Figari, nella sede centrale della scuola, situata a pochi metri dall’area verde di via Quarto, gli studenti incontreranno il prof. Cristiano Sabino, il prof. Franco Puddori, lo studioso Piero Atzori, l’architetto Andrea Faedda e lo storico Federico Francioni. Contestualmente è stata presentata agli studenti della scuola una “collaborazione di idee” per il recupero dell’area verde (frequentatissima appunto dagli studenti stessi), nel segno della memoria della “Sarda Rivolutzione” e, nello specifico, degli otto rivoluzionari sardi giustiziati sulle “forche vecchie”.

Alle 18.00 la manifestazione si sposterà nello Spazio S’Arza di via Guido Sieni 2M, dove le associazioni presenteranno alla cittadinanza l’intera iniziativa. La presentazione verrà aperta da Romano Foddai, direttore artistico del Teatro S’Arza e vedrà l’intervento “La caduta dell’inquisitore – Momenti, problemi e figure di storia dell’Inquisizione spagnola in Sardegna” dello storico Federico Francioni.

Il 28 aprile, con partenza da piazza Tola (dalle ore 17:00) la manifestazione si aprirà con gli interventi di Fabio Madau, Presidente Intergremio Città di Sassari e di Federico Francioni che presenterà “Sa sarda rivolutzione”. Subito dopo il Teatro S’Arza porterà in scena “Procurade de moderare”, spettacolo itinerante con partenza in piazza Tola e che proseguirà in piazza Azuni, largo Ittiri, via Francesco Cillocco, via Torre Tonda.

Lo spettacolo trae spunto da fatti storici realmente accaduti a Sassari, come la cacciata, nel 1688, dell’Inquisitore Juan Corvacho dal castello, sede dell’inquisizione sarda, descritta dallo storico Prof. Federico Francioni nel suo libro “La caduta dell’inquisitore”, e le vicissitudini sassaresi dei moti Angioyani del triennio 1793-96: l’organizzazione della rivolta da parte di Gioacchino Mundula, la presa di Sassari e la fuga del Duca dell’Asinara, l’ingresso trionfale di Giommaria Angioy nella città.

La regia dello spettacolo è di Romano Foddai, in scena Maria Paola Dessì, Clara Farina, Francesco Petretto, Stefano Petretto, Gabriella Piana, Stanislao Satta Ardisson, Silvia Scodino, Fabio Uleri. La tecnica è di Emilio Foddai. Lo spettacolo è impreziosito dalla collaborazione del Coro Amici del Canto Sardo diretto dal Maestro Salvatore Bulla e dalle basi ritmiche dei tamburi dell’Intergremio Città di Sassari.

Subito dopo lo spettacolo la manifestazione si sposterà in via Quarto, dove ALLE 19 15 verrà inaugurato il Giardino della Sarda Rivoluzione, area verde recentemente adottata dalle associazioni, ripulita e resa fruibile alla cittadinanza. Oltre all’adozione e alla cura di questo importante luogo storico, il progetto patrocinato dal Comune di Sassari, prevede anche l’intitolazione bilingue (“Giardinu de sa sarda rivolutzione” e “Corthi di la Sardha Rivoruzioni”) e l’installazione di un pannello informativo sulla storia dell’area, relativo ai moti angioyani e, nello specifico, alle otto figure dei rivoluzionari giustiziati.

Qui, dopo una performance musicale del rapper Futta, interverranno Carla Spanu di Assemblea Natzionale Sarda, Cristiano Sabino di Sa Domo de Totus e lo studioso Piero Atzori.

LA Nona manifestazione Primavere Sarde è patrocinata dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Comune di Sassari e dalla Fondazione di Sardegna e ha avuto l’importante adesione dell’Intergremio di Sassari

Nella foto: i volontari dopo aver pulito e sistemato l’area verde di via Quarto, dove tra il ‘700 e l’800 sono stati giustiziati i patrioti sardi seguaci di Angioy