Ossi. “Punto di Fusione” è il titolo della mostra che sarà inaugurata domenica 7 maggio 2023 alle ore 11.00 nella cornice del Parco delle Arti di Molineddu di Ossi (SS) alla presenza degli artisti Efisio Niolu e Grazia Sini e della curatrice della mostra, Mariolina Cosseddu.

La mostra sarà visitabile fino al 21 maggio con ingresso gratuito.

Punto di Fusione nasce per mettere in luce sia una condizione materica che simbolica. La mostra racconta infatti uno scambio tra esseri affini, accompagnando il visitatore alla scoperta di linguaggi diversi ma strettamente comunicanti. Una combinazione di stili, linguaggi, materiali, pensieri e ricerca artistica che apparentemente sembrano divergenti ma che invece rappresentano un vero e proprio punto di fusione.

Efisio Niolu si muove fin dagli esordi nell’ambito di un’astrazione materica declinata su varianti compositive di essenziale e misurata sintassi. Seppure oggi la sua ricerca appare più complessa ed elaborata concettualmente, rimangono decisivi la scelta dei materiali, il loro trattamento e il sistema combinatorio. La carta intelata dipinta a olio diventa terreno fecondo per sperimentazioni meticolosamente controllate: ne seguono decollages, tecniche miste, strappi e fratture che animano le superfici scalzate dalla loro inerme condizione e trasformate in geografie ideali.
La manualità operativa rimane fulcro centrale del suo lavoro: le grandi tele in mostra, sono il risultato di fasi di lavoro paziente e meticoloso. Le carte di cui sono fatte vengono dipinte, ritagliate, selezionate in una relazione continua e differente tra loro e con lo spazio che le accoglie.

Leggeri, mobili e trasparenti sono invece gli oggetti scultorei di Grazia Sini che seducono da subito lo sguardo, invitano a ruotare attorno alla loro presenza, sollecitano dubbi e propongono interrogativi. Sono forme liricamente ambigue, mai pienamente definite, orientate in più direzioni, maneggevoli eppure delicatissimi: sintesi di movimento, catturano lo spazio circostante, si fanno attraversare dai riflessi dell’ambiente, si flettono sinuosi tra pieni e vuoti, tra luci intense e ombre accennate. Risultato sorprendente di un lungo processo di metamorfosi della materia, le strutture scultoree di Grazia Sini rappresentano la conquista di una forma modellata da mani abili, veloci e pazienti nell’assecondare la natura del materiale piegato alle proprie esigenze formali.

Efisio Niolu e Grazia Sini giocano sulle parole, sulle metafore, sulla loro diversa ma strettamente connessa ricerca artistica. Su due itinerari solo apparentemente divergenti che, ad un certo momento, hanno intercettato un equilibrato punto di fusione.

La mostra si inserisce nel circuito di appuntamenti che animano la vita artistica del Parco delle Arti di Molineddu e che richiamano un vasto pubblico di addetti ai lavori e appassionati. Tutto questo grazie all’impegno dell’artista Bruno Petretto che con costante dedizione ha trasformato un semplice terreno in una realtà artistica fuori da qualsiasi cliché consolidato. Una realtà che diventa terreno fertile per tutti gli artisti che si lasciano incantare dall’intreccio vitale tra arte e natura e nella quale il pubblico, conoscitore o meno, può sperimentare la bellezza dell’arte in tutte le sue forme.

L’obiettivo dell’Associazione Parco delle Arti Molineddu, presieduta dallo stesso Petretto, è proprio questo: omaggiare l’arte mantenendo intatta l’ identità del Parco delle Arti di Molineddu come luogo di sperimentazione artistica in costante contatto con la natura.